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.. quando aboliranno l'inferno?


«L'amore di Dio non fa differenza fra il neoconcepito ancora nel grembo di sua madre, e il bambino, o il giovane, o l'uomo maturo o l'anziano. Non fa differenza perché in ognuno di essi vede l'impronta della propria immagine e somiglianza. Non fa differenza perché in tutti ravvisa riflesso il volto del suo Figlio Unigenito, in cui ci ha scelti prima della creazione del mondo, predestinandoci a essere suoi figli adottivi secondo il beneplacito della sua volontà»Postato daPapa Benedetto XVIUhm. Fino a non molto tempo fa (si parla dell'ordine di mesi) le disposizioni della chiesa sui bambini nati morti erano chiare: nessun battesimo, nessuna estrema unzione. La loro sorte era il limbo, una sorta di alternativa al sistema pena-espiazione-premio di inferno-purgatorio-paradiso. Non avrebbero sofferto in eterno, ma sarebbero stati per sempre lontani dall'amore di dio (e per un cristiano questa sorte è solo un gradino più in alto dell'inferno).Dal momento che la chiesa non praticava i sacramenti sui feti nati morti, si presume che per tutto il periodo compreso tra il concepimento e la nascita essa non li considerasse "degni di salvezza".Ora, però, cambio di registro. Non solo i feti nati morti vanno in paradiso - affidati all'infinita misericordia di dio -, ma il limbo non esiste più! (e adesso dante dove li infila i vari platone socrate virgilio e soci???)In questo modo, la chiesa elimina nel più semplice dei modi una critica che le avevano sollevato nel periodo referendario: "Se l'embrione è già vita, perché non gli concedete la salvezza eterna?". E allora, condoniamo! Amnistia! Ragazzi, fuori dal limbo!, si va al piano di sopra!Personalmente, non sopporto quando la chiesa (e la religione in generale) vuole imporre il suo pensiero su temi sociali. Non sa nemmeno farlo con coerenza. E sicuramente non può farlo con obiettività (né con la coscienza pulita). A ognuno il suo ruolo.Postato dakeisthai