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Post N° 108

Post n°108 pubblicato il 18 Novembre 2008 da myrevengenow

Morire lavorando.

 

Buongiorno bloggers, scrivo perché c’è chi si è scandalizzato, soprattutto in subordine all’accusa di omicidio volontario per l’Amministratore Delegato, per il rinvio a giudizio dei dirigenti della Thyssen Krupp.

 

Ora chiedo: perché scandalizzarsi? Sono morte sette persone, sette lavoratori e “l’incidente” è stato appurato essere l’esito di una serie di negligenze e violazioni delle Leggi dello Stato (L. 626/94), poste in essere proprio da chi era preposto al controllo generale dello stato degli impianti e della sicurezza.

 

Perché questi signori, lautamente pagati (a differenza degli operai morti) per il lavoro che avrebbero dovuto eseguire, oggi che si cerca di appurare le responsabilità non dovrebbero rispondere delle loro azioni od omissioni?

 

Troppo comodo fare gli amministratori delegati o ricoprire ruoli di responsabilità, dimostrandosi magari particolarmente “efficienti” nel “tutelare” gli interessi della Proprietà, attraverso omissioni, sottovalutazioni, violazione delle Leggi, tagli di spesa, eccetera, considerando ed espletando però la propria funzione “a senso unico”, cioè cogliendo solo l’aspetto “utile”, quello conveniente delle retribuzioni favolose e di tutti i privilegi del caso, avendo però la pretesa di non essere considerati responsabili quando poi si verificano eventi drammatici, che hanno causato la morte di sette lavoratori e che sono  riconducibili all’esercizio delle loro responsabilità.

 

Davvero troppo facile così, del resto, questo è il “Paese dei balocchi” per la classe dirigente, un Paese dove è possibile fare, ad esempio, speculazione selvaggia, in barba a tutte le regole deontologiche e non solo, in barba alla morale ma, soprattutto, in barba ai lavoratori (caso recente ed emblematico è quello di Alitalia).

 

Insomma, è da una quindicina d’anni almeno che la classe dirigente, a gran voce, ha preteso l’introduzione la flessibilità (leggi: precariato), accusando i “conservatori” (frange contrarie a tale introduzione, sia del sindacato che delle forze politiche), che avrebbero affossato il Paese e la sua economia. La nostra economia.

 

Ebbene? Sono stati accontentati e l’esito di tali concessioni, certo, non è stato virtuoso né per i lavoratori né per l’economia del sistema Paese: totale perdita di potere contrattuale dei lavoratori, oggi costretti ad accettare il pesante ricatto delle indegne condizioni contrattuali (contratti a progetto, a tempo determinato, collaborazioni, apertura delle partite IVA e, sempre, sottoretribuzione) e, come contropartita sarebbe aumentata l’occupazione, peccato però per le connotazioni, appena descritte  di quest’ultima. Quanto allo stato di salute della nostra economia, si sappia che L’Italia, ad oggi, è il Paese dell’Unione Europea col peggior rapporto fra PIL e debito. Si gioca coi numeri, si gioca con la vita delle persone. E non ce la raccontano mai giusta …

 

Ed oggi che c’è la crisi, ci fanno  ancora soffrire (non bastasse quanto già soffriamo) ed uno come Tremonti, intervistato da Riotta, Direttore del TG1, sostiene che questa crisi è tutta colpa della “deregulation selvaggia” della finanza, che ha fatto e disfatto come gli è parso e piaciuto per almeno vent’anni … Eppure io ben mi ricordo che Tremonti, come tantissimi altri di quell’entourage, era uno di quelli che gridavano della necessità di tale deregulation, sempre allo scopo di non affossare l’iniziativa, di permettere di lavorare ai nostri imprenditori senza l’assillo di regole limitanti, castranti, deprimenti.

 

Dai, ricorderete anche voi quante feroci obiezioni mosse a chi si dimostrava reticente alla deregulation: “Liberticida” è stato il l’epiteto più utilizzato per queste persone, per chi diceva “No”. “Lasciamoli lavorare”, era il motto di quella scuola di pensiero e né lo Stato, né i sindacati, né le forze politiche avrebbero dovuto interferire, perché  con le loro reticenze, avrebbero agito da veri e propri “irresponsabili”, avrebbero causato l’aumento del tasso di disoccupazione, reso la nostra economia non competitiva a livello mondiale …

 

Ma Riotta, queste cose non se le ricorda??? Non ha mosso nessuna obiezione al Ministro Tremonti quando, durante l’intervista che gli stava facendo, lo sentiva asserire esattamente il contrario di quanto aveva da sempre sostenuto e rivendicato … e qui potremmo aprire un capitolo relativo all’informazione, al controllo dei media o allo stato di salute della Giustizia nel nostro Paese (vedi sentenza “macelleria messicana” scuola Diaz) … ma non lo farò ora, può bastare quanto ho scritto … e ieri pomeriggio sono morti altri due lavoratori vicino a Bologna, per via di un’esplosione …

 

Si continua a morire lavorando, per guadagnare stipendi insufficienti a vivere dignitosamente.

 

Ora, c’è qualcun’altro che abbia voglia scandalizzarsi per il rinvio a giudizio dei vertici della Thyssen Krupp ??? …

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