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Di necrofilie, esorcismi e truffe


Il prossimo giovedì 24 aprile sarà esposta, a San Giovanni Rotondo, la salma di Padre Pio.Tutta la necrofilia cattolica emerge nelle parole del vescovo di San Giovanni Rotondo-Manfredonia-Vieste, Domenico D'Ambrosio, delegato per la Santa Sede per le opere di Padre Pio:"Sin dall'inizio - ha riferito - si vedeva chiaramente la barba. La parte superiore del teschio è in parte scheletrita, il mento è perfetto, il resto del corpo è conservato bene. Si vedono benissimo le ginocchia, le mani, i mezzi guanti, le unghie. Se padre Pio mi permette, è come se fosse passato un manicure".Non ci dilungheremo sulla vicenda, rinviando ad un articolo di Massimo Ortalli sul settimanale anarchico Umanità Nova dove bene vengono individuati i due significati dell’evento: Naturalmente una notizia così clamorosa, che coinvolge emotivamente milioni di fedeli aggrappati al superstizioso mito del cappuccino del Gargano (quante insopportabili gigantografie del frate sui camion e quanti santini accuratamente conservati fra la tessera della Coop e quella del Bancomat!) non poteva passare inosservata, anzi, era prevedibile che avrebbe suscitato non poche polemiche. E non tanto fra gli innocenti "credenti", ai quali, in un modo o nell'altro se ne propinano di ogni, quanto, ovviamente, fra coloro che su questo gigantesco imbroglio ci speculano. Economicamente e spiritualmente. Da un lato, dunque, la curia, intenzionata attraverso l'opera del vescovo locale, a sottrarre influenza e prebende ai frati; dall'altro i frati Cappuccini, che sul culto del prezioso sodale hanno impiantato un affare miliardario (in euro); e poi, da terzi incomodi, alcune associazioni di fedeli in cerca di protagonismo e i parenti del frate, "obbligati" a dire la loro.[…]Si sbaglierebbe, però, se si riconducesse questa grottesca e squallida vicenda a un fatto meramente economico. Che è importante, certo, anche importantissimo, ma non il solo motore, a mio parere, del bizzarro trasloco. Da tempo, infatti, si cerca di riportare all'interno di una comunità di fedeli troppo a lungo influenzata, e quindi indebolita, dal "razionalismo materialista" della chiesa conciliare, uno spirito irrazionale e miracolistico, fortemente intriso di elementi fideistici e sovrannaturali, necessario a ristabilire un forte senso di appartenenza e a dare più forza alla struttura clericale.Da Padre Pio a Francesco (Saverio) BazzoffiVogliamo qui porre in evidenza invece una vicenda che emerge a latere di Padre Pio, ma che dal medesimo spirito irrazionale e miracolistico trae origine, e che riguarda, ancora una volta, l’arcidiocesi di Firenze.Scrive il 17 marzo Marco Neirotti su La Stampa:C’è anche un sacerdote tra le 10 persone su cui indaga la procura fiorentina, per una truffa basata su falsi esorcismi, compiuti in una casa di preghiera vicino a Firenze per raccogliere soldi dai fedeli. Accuse respinte dagli indagati che parlano «di semplici benedizioni». L’ipotesi di reato è quella di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Il sacerdote indagato è don Francesco Bazzoffi, direttore dell’Ufficio matrimoni della Diocesi fiorentina e responsabile regionale dei gruppi di preghiera di Padre Pio (n.d.r.: 123 gruppi in Toscana). La Finanza ha effettuato diverse perquisizioni, una nella casa del prete.Immediata la solidarietà di Angelo Passaleva, presidente del Movimento per la Vita fiorentino e da Marcello Masotti, Presidente dell' Associazione Scienza e Vita di Firenze, mentre la curia è certa che tutto si risolverà in una bolla di sapone. “Il sacerdote — fanno sapere gli ambienti ecclesiastici — non è un esorcista e non è stato incaricato del discernimento di anime disturbate, le quali 99 volte su cento hanno bisogno di un sostegno medico e non di un prete.”Ma chi è Francesco Bazzoffi? E’ un esorcista che afferma di operare come tale da vent’anni ma che, oltre ad essere inquadrato nella diocesi fiorentina all’Ufficio matrimoni, è responsabile regionale dei gruppi di preghiera di Padre Pio.Oggi si difende affermando che si tratta di semplici “benedizioni”… Ma se così fosse, che bisogno ci sarebbe stato che, un anno fa, il cardinale fiorentino Antonelli  scrivesse direttamente al Bazzoffi per vietargli per l’appunto di esercitare esorcismi? E a invitarlo a una corretta gestione dei suoi bilanci milionari?Secondo La Nazione, fin dagli anni novanta accorrono fedeli a farsi “benedire” dal Bazzoffi:Sono accorse da questo sacerdote carismatico centinaia e centinaia di persone. Secondo la procura della Repubblica, alle benedizioni che concludevano le messe avrebbero partecipato quattro persone che «avrebbero finto di essere indemoniati»: tutte sarebbero state raggiunte da un avviso di garanzia. Ma come mai un prete così “imbarazzante” viene messo a dirigere un ufficio in Curia, anziché lasciarlo semplice parroco di Pietramala, un piccolo centro montano nel comune di Firenzuola, quasi al confine con la Romagna? E perché proprio ad un personaggio così ambiguo vengono lasciati i gruppi di preghiera che fioriscono intorno al mito di Padre Pio, rilanciato in grande stile con l’esposizione del cadavere? Non è venuto all’arcivescovo il sospetto che tale operazione potesse creare ulteriori inconsapevoli vittime di pratiche anomale?La Nazione parla di prete carismatico…Che siano i medesimi carismatici all’ombra dei quali si sono consumati parecchi episodi di abusi sessuali su bambini e donne ad opera dell’altro prete carismatico Lelio Cantini, il cui scandalo venne alla luce esattamente un anno fa? Perché solo dopo questo scandalo la lettera di Antonelli a Bazzoffi? Si tratta forse dei medesimi carismatici da cui proviene il “vescovo più giovane d’Italia”, ordinato a soli 44 anni, e ausiliare di Firenze, Claudio Maniago? Un anno fa anche su Maniago furono disposti accertamenti dalla magistratura. Le due vicende Bazzoffi-Cantini hanno dei punti in comune?Rimane il fatto che a Barberino del Mugello, in località Santa Lucia, si trova la Casa Santi Arcangeli, sul bivio per l'Acqua Panna (tel. 055-84.23.152), aperta nel 1991 ed inaugurata dal cardinale Silvano Piovanelli, ed è giusto lì che Bazzoffi gestisce (gestiva?) il suo gruppo di preghiera per Padre Pio ed esplica la sua attività carismatica per cui è noto in tutto l'Appennino tosco-emiliano, nonché una fiorente attività di albergatore.Rimane pure il fatto che il notevole giro di denaro intorno al Bazzoffi lo ha trasformato da prete di montagna in direttore di un ufficio della Curia e Rettore del Convitto La Calza, ed è a lui che viene attribuita la realizzazione dell’auditorium in occasione del Giubileo. C’è chi mormora che abbia deciso di mettersi in proprio, e che questo non sia piaciuto. Su answers di yahoo si può trovare questa risposta proveniente dal nick FREE MYDEVICE!! che risale a un mese fa: è un po’ la dimostrazione di cosa dice la vox populi in zona… "su a Barberino del Mugello c'è una comunità di nome "Casa Santi Arcangeli" all'interno della quale c'era una chiesa dove un prete aveva il permesso vescovile di fare esorcismi comunitari. Durante la Messa il prete diceva frasi in aramaico durante le quali succedeva veramente di tutto e di più. Che sia stata isteria di gruppo, suggestionabilità delle persone, finzione ...non so. Mi è rimasta in mente la scena di una donna molto anziana che si è messa ad urlare frasi sconnesse con voce da uomo ed erano in 5 ragazzoni a tenerla ferma... Ora il prete (Don Saverio Bazzoffi) non è più lì, di conseguenza non so se praticano ancora esorcismi... – Riferimenti: ero lì."Dunque, esorcismi o benedizioni? Lo dovrebbe scoprire la magistratura, anche se viene da chiedersi con quale avanzata prova scientifica sarà possibile valutare se si sia trattato o meno di reali possessioni diaboliche...Domanda per chi legge: Che differenza c'è fra Padre Pio e il Bazzoffi?