how to say goodbye

16 maggio


16 giugno, 16 luglio, 16 novembre, 16 dicembre. Date di vita e date di morte.Oggi c'è il sole ma si è alzato un vento dispettoso che mette disordine nei pochi pensieri sani che ancora mi restano . Di quelli malati invece ne fa un mucchio compatto, solido, tanto che potrei giocarci a calcio se solo potessi infilarmi un piede nel cervello ma è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago prima che qualsiasi altra cosa riesca ad entrare nel mio blindatissimo cervello del quale un giorno buttai via la chiave , non prima di essermi assicurata di aver chiuso bene tutte le porte (uscite di di sicurezza comprese).E mi ricordo che quel 16 maggio di 6 anni  fa ce la mettesti proprio tutta per tirare fino a sera di modo che restassimo soli, io e te, così da andartene anche tu e mi lasciati sola a guardarti nel tuo trapasso, dispettoso che non fosti altro! Dispettoso come questo vento che ha spazzato via le nubi ma rompe le palle al mio stendino che ho dovuto legare al balcone e adesso sbatte in continuazione contro la ringhiera e pure lui rompe le palle e mi agita , mi dà il tormento esattamente come il rumore della lavatrice in centrifuga che parte sempre quando sono intenta ad ascoltare qualche cosa che  mi interessa e va a finire che qualche parola me la perdo sempre come ho perso da un pezzo la capacità di concentrazione...ritmo...velocità...concentrazioneritmovelocità (batti tre volte le mani )concentrazioneritmovelocità (batti tre volte le mani)(continuare)...concentrazione ...ritmo....velocità...(batti tre volte le mani).......ciao GHIC.(odo in lontananza clacson di auto impazziti)(OVVIO. C'è SOLO L'NTER!).