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Post N° 12


C A L A B R I A                   ABUSIVISMO L’assalto alla Costa degli Dei (Ricadi) “Costa degli Dei”, il bellissimo promontorio di Capo Vaticano, deturpato dal cemento selvaggio. Proprio lungo il litorale del Comune di Ricadi, a seguito di un’attenta ricognizione area, gli uomini del Comando Stazione Forestale di Spilinga hanno sottoposto a sequestro penale venti immobili perché realizzati in assenza dei necessari atti autorizzatori e in violazione delle normative. La gran parte degli edifici si trova all’interno di villaggi turistici o in prossimità di essi e ricade in zone sottoposte a vincolo paesaggisticoambientale. I proprietari delle strutture, del valore di circa due milioni e mezzo di euro (pari ai cinque miliardi delle vecchie lire) e alcuni liberi professionisti sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria. In totale i forestali hanno denunciato 25 persone. In seguito al sequestro, effettuato il 13 maggio del 2004, sono state poi arrestate altre 4 persone per violazione dei sigilli. In relazione ad alcuni immobili è intervenuta la sanatoria mentre gli altri sono in attesa che vengano demoliti, dopo l’ordinanza del Comune. Orchidea selvaggia (Grisolia – Cosenza) Si chiama “Orchidea” l’immenso villaggio - camping sequestrato l’8 aprile 2005 nel comune di Grisolia, in provincia di Cosenza e risultato interamente abusivo. La struttura turistica, situata nella splendida Riviera dei Cedri, si trova immersa nel verde e si affaccia direttamente sulla spiaggia, ricoprendo un’area di circa 30.000 metri quadrati. Il complesso, comprensivo anche di bungalows e mini appartamenti, di ogni tipo di confort e servizio, a seguito dei dovuti accertamenti, è stato trovato sprovvisto delle necessarie autorizzazioni. In particolare gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Maratea, nell’ambito di una vasta operazione di monitoraggio volta a contrastare lo sfruttamento indiscriminato delle coste, hanno denunciato il titolare della struttura contestando diverse ipotesi di reato: dall’abusiva occupazione di suolo demaniale marittimo alla realizzazione di opere edilizie in assenza di concessione per costruire in zona sottoposta a vincolo paesaggistico/ambientale e facente parte del demanio marittimo. Proprio in considerazione dei gravi illeciti riscontrati la Capitaneria di Porto di Maratea ha eseguito il provvedimento di sequestro d’urgenza, che è stato convalidato pochi giorni dopo dal giudice per le indagini preliminari della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Paola.Fonte: Golettaverde – Legambiente. Roma, 30 giugno 2005TORNA ALL’ARTICOLO PRINCIPALE