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La Coccidiosi del Tacchino
La coccidiosi, patologia tra le più importanti dal punto di vista economico nell'allevamento del pollo e del tacchino, spesso è sottovalutata in quest'ultima specie, forse per il fatto che molto raramente si presenta in una forma clinica grave.Recenti studi tuttavia hanno dimostrato che anche a bassi livelli di infezione, i coccidi nel tacchino sono responsabili di riduzione dell'assorbimento di sostanze nutritive con conseguente peggioramento delle performances zootecniche.Sono sette le specie di coccidi appartenenti al genere Eimeria, descritte nel tacchino:E. adenoidesE. dispersaE. gallopavonisE. innocuaE. meleagridisE. meleagrimitisE. subrotonda.Solo tre di esse sono considerate patogene:E. adenoides - localizzata nei ciechiE. meleagridis - localizzata sia nel tratto intermedio dell'intestino che nei ciechiE.meleagrimitis - localizzata sia nel tratto iniziale che nel tratto intermedio dell'intestinoUna quarta specie, la E. gallopavonis, presente esclusivamente negli Stati Uniti, è recentemente materia di discussione tra i ricercatori circa la sua patogenicità.Sintomatologia e DiagnosiIl problema maggiore riscontrato nel tacchino è la difficoltà di stabilire una diagnosi di coccidiosi. Innanzitutto la malattia non causa sintomi specifici ed il quadro clinico è quello tipico di tutte le forme enteriche.I soggetti colpiti mostrano sensibilità al freddo, prostrazione, anoressia, assumono la posizione a palla, chiudono o socchiudono gli occhi, presentano piume arruffate e sporche, ali cadenti e taluni posano la testa sotto l'ala. Pigolio al quinto giorno dall'infezione, che scompare il giorno successivo. La sensibilità al freddo induce gli animali ad ammassarsi, causando spesso morti per soffocamento.Per formulare una diagnosi possiamo avere un aiuto se ci troviamo in presenza di feci diarroiche, striate di muco o di sangue: E. adenoides, E. meleagrimitis.Dal punto di vista anatomopatologico, raramente, possiamo osservare stampi di fibrina nei ciechi e petecchie emorragiche sulle pareti intestinali. Il più delle volte però, come precedentemente detto, l'infezione si manifesta in forma sub-clinica.La conta periodica delle oocisti nelle feci può essere un indicatore, ma non è determinante per stabilire una diagnosi: solo un quadro più articolato, che metta in correlazione sintomi, conta oocistica, calo di performances ed esame anatomopatologico, può in pratica condurci ad un'ipotesi più concreta di infezione da coccidi.