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Un blog creato da sanguevita67 il 11/03/2010

L'ANIMA DEL CONTE.

TORNAI A CERCAR SANGUE.A MEZZANOTTE,TRA LE TENEBRE DELLA TRANSILVANIA,USCII DALLA TOMBA.NELLA PENOMBRA DEL MIO CASTELLO,STESI IL MANTELLO NERO E SPICCAI IL VOL NEFASTO,NELL'OSCURITA'DEL CIEL STELLATO.LE LUCI MI GIUNGEVANO SOLE E VANE,NELLA CITTA' BUIA,IN UNA GELIDA NOTTE,NON RIUSCII PIU' A VOLARE,IN QUEL ELETTRICO MECCANISMO!!!NON VERA SANGUE NELLE VENE DEGLI AUTOMI;SOLO VUOTO E MORTE.SOLLEVAI CON FURIA IL MANTO BRUNO!VOLAI VIA,VERSO LA LUNA,PER ACCALDARE LE TENEBRE.

 
 

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TU CHE SEI IL MIO VAMPIRO

 


Tu che sei il mio vampiro
mi hai incatenata
in questa fredda oscurità
per sempre legata
dal tuo nodo di sangue.
Priva della speranza di salvezza,
di ogni illusione di felicità
vago inquieta e solitaria;
mai più ammirerò la luce,
le tenebre si aprono a me d’innanzi.
Vedo,nel buio,
ciò che nessun altro può
ciò che nessun uomo vorrebbe:
lo svelarsi di un male che
incontrastato regna.
Adesso è qui il mio posto:
ove i colori si confondono,
ove le sensazioni si fanno
indistinte e la paura
dilaga trionfante.
Il rosso è rabbia e non amore
il bianco vuoto e non purezza,
non è passione il tuo bacio,
non è calore il tuo corpo,
non è sentimento il tuo cuore.
Sola con me stessa,
pregando la fine,
maledicendo il destino,
implorando la morte
per un abbraccio fatale.
E’ così che lascerò il mondo,
con il rimpianto nel cuore,
la sofferenza nell’animo
e la gioia nel ricordo
pronuncerò il mio addio.
Quando l’ultima lacrima mia
avrà toccato la dura terra
non sarò che memoria,e tu,
mio crudele vampiro,
mi avrai presa per sempre.

 

NOTTE DI NUTRIMENTO

Artigli,
lunghi e pericolosi,
mortali al semplice tocco...

Occhi,
occhi rossi come brace ardente,
sguardo malefico e bramante di sangue...

Zanne,
affilate come rasoi,
pronte a penetrare, a strappare la carne viva,
a mordere con tutta la loro forza.

Sangue,
sangue che schizza dalla giugulare recisa,
sangue copioso del rosso pi� acceso,
sangue dolce e puro...

Sangue e carne,
notte di nutrimento...

 

LEIDENSCHAFT

 


Mi nutro del suo liquido scarlatto
Lasciando divorare anche me stesso Assaporo ogni centimetro della sua pelle
Non si può vivere senza tale goduria
Ho sulla lingua il sapore acido della sua essenza
Nulla è mai stato così bello
Il sangue è passione estrema
Nessuna dichiarazione d'amore è alla pari di questo
Possono togliermi la vita
Ma il suo liquido vitale non oseranno toccarlo
 

CRISALIDE

Rinchiusa in un bozzolo
non ho il coraggio di uscire
ad affrontare il mondo.
Ma dentro questa prigione
non può uscire nemmeno la rabbia
che provo per questa fottuta terra.
Avvolta nell’angolo del muro
da una coperta bianca di seta,
i capelli ricadono sulle spalle.
Solo il mio viso di tanto in tanto
si può muovere, alzo la testa
e il mio sguardo si posa nel vuoto.
Attorno il nulla della notte nera,
quel buio più angosciante della morte,
che riesce metter ansia anche a me.
Quando sarò libera da questo guscio,
spalancherò le mie ali e non risparmierò
nessuno…solo la totale morte.
Perché non riesco a sopportare i visi,
questi volti sfigurati che mi passano davanti,
ma il vero demone non sono loro…

 

NO TIME

Guardi ma non vedi
questi occhi su di te
Osservi ma non credi
in questa lacrima per me
Le spine della rosa
nella tua carne, gemono
Il dolore delle stelle
e la speranza misteriosa
Nel tempo di coloro che non temono
della morte le alate ancelle

16 aprile �03

 

IL DEMONE

Ho sognato il demone...
L'ho sognato...
ed era bellissimo: e l'ho amato.
Non leggevo il male
nelle grigie tempeste dei suoi occhi...
Lui ha pianto per me,
aveva lacrime profonde e stupende
per la dolorosa solitudine della mia anima.
Mi ha amato
e non ho mai ricevuto nulla di piu'puro e perfetto
da tutti coloro che dicevano di amarmi.
Aveva labbra lussuriose,
e con quelle ristoratrici ha baciato le mie ferite
rendendo potere il mio risentimento.
Mi ha offerto il suo regno
Ed io ho accettato...
da regina...
Ho sognato il demone...
Ed era diverso dalle favole cristiane...
ho sognato il demone...
e lui ha pianto per me...

 

 

BUON NATALE A TUTTI.

Post n°24 pubblicato il 17 Dicembre 2010 da sanguevita67

BUON

 
 
 

IL RICHIAMO DI UN VAMPIRO

Post n°23 pubblicato il 04 Maggio 2010 da sanguevita67

Ascolta il canto angelico dei vampiri,
lasciati cullare fre le loro braccia.
Ascolta la mia voce,
guarda dentro i miei caldi cupi verdi occhi
non ti ipnotizzare per il loro magnetismo
ma per il mio enigmatico parlato ti incanti
non lo sai...
senti calore sulla tua anima...
ti sto gi� baciando

 
 
 

NERO ARALDO DELLA NOTTE

Post n°22 pubblicato il 23 Aprile 2010 da sanguevita67

Un altro giorno. Il sole muore ancora una volta.
La Luna sale sul suo trono di ombre.
I Figli della Notte accompagnano il Risveglio.
I Neri cancelli tra la Vita e la Morte,
tra il Sogno e la Realta' si aprono.
Ed il Nero Araldo della Notte, lo Scudiero del Buio,
cammina ancora tra gli uomini.
Ed e' di nuovo dominio, di nuovo caccia,
di nuovo la Danza Oscura sul filo della lama.

Cercare, seguire, trovare la preda agognata...

Il Calice Scarlatto si colmera' ancora per saziare la Sete Rossa,
tra Passione e Desiderio, tra Amore e Morte.

Cavlcare sull'Abisso,oltre l'Abisso,
seguendo antichi sentieri ed ancestrali richiami,
assaporando conoscenze perdute,
senza mai smarrire e dimenticare la Via Oscura ed il Sentiero dell'Acciaio.

Sempre, Nero Araldo della Notte.

 
 
 

SANGUE VERSATO:VALENZE SIMBOLICHE

Post n°21 pubblicato il 18 Aprile 2010 da sanguevita67

A livello simbolico, il sangue versato viene spesso inteso come sacrificio in grado di dare alimento ad un terreno da cui potranno nascere nuovi germogli.
E' ad esempio il caso dei testimoni delle varie fedi religiose o dei martiri che si immolano per una ideolologia: nel loro gesto vi e' la speranza, se non la certezza, che il proprio sangue possa dare alimento alla fede che professano, all'Idea di cui sono seguaci, ai valori per cui combattono.
L'atto di versare il sangue, quindi, assume il significato di una rinuncia alla propria vita per offrire nuova linfa alla propria idea o ai valori di cui si fa portatore il gruppo sociale a cui ci si sente di appartenere.

Col sacrificio di se stessi si testimonia l'attaccamento ai propri valori, si offre un esempio a chi condivide la stessa fede in una ideologia o in una idea ed infine si rende piu' coeso il gruppo di riferimento perche' vincola i membri al sacrificio del martire.
Il sangue versato, dunque, rigenera. E' la morte che rida' vigore alla vita. Il sangue versato e' la ceralacca che sugella legami piu' stretti all'interno del gruppo di cui il martire faceva parte ede' un credito morale acceso dal martire nei confronti dei membri del gruppo che continuano la loro esistenza terrena.

 
 
 

CAMILLA IL FASCINO DEL MALE

Post n°20 pubblicato il 16 Aprile 2010 da sanguevita67

 

Carmilla, Mircalla, Millarca e' la creatura nata dalla prolifica penna di Sheridan Le Fan:giovane donna dal fascino irresistibile; un mix di innocenza e crudelta' occulta.
Carmilla appare nella descrizione di Le Fan come una classica fanciulla dell'ottocento: giovane ed indifesa, dal lunghissimi capelli castano scuro dai riflessi dorati, snella ed aggraziata con una sorta di languido torpore che ne avvolge le movenze.
Da un ritratto di Mircalla datato 1698 si puo' dedurre che questa piu' o meno fosse il reale periodo in cui visse come fanciulla umana, nel romanzo.
Successivamente ricompare come Millarca e poi ancora come Carmilla.
Secondo la teoria di Le Fan alcuni vampiri hanno una sorta di limitazione: non possono avere sempre la medesima "identita'" ma non sono neppure del tutto liberi nella scelta del nome che deve comunque essere un anagramma del loro nome di battesimo.
Questo forse era dovuto alle teorie ebraico-cabalistiche che vedono nel Nome di cose o persone una sorta di potere occulto, basta pensare alla leggenda del Golem.
Questo fatto e' stato ripreso anche da altri scrittori o sceneggiatori di film che hanno anagrammato il nome del famoso conte Dracula trasformandolo in Alucard.
La trama di questo romanzo vede gli "aiutanti" della nobile vampira ingannare le vittime, i padri di giovani avvenenti fanciulle, facendoli ospitare Mircalla. La giovane poi seduce le ragazze con il suo fascino e l'ambigua femminea seduzione virginale.
Trasposto in numerose pellicole cinematografiche, alcune particolarmente aderenti al romanzo, altre piu' fantasiose non ha perso il fascino sedotti di questa giovane vampira.
Ritroviamo la figura della vampira-bambina in Claudia di Anne Rice, come Mircalla per la sua giovane eta' non puo' essere libera di agire da sola nella societa' del tempo, ma deve sempre essere supportata da un adulto compagno/a vampiro o servitore/succube.
Colpisce come possa essere seduttivo il fascino di un'adolescente (una sorta di Lolita ottocentesca) e di quale crudele determinazione riescano a possedere per raggiungere il loro scopo.
False indifese, crudeli predatrici che fanno della loro debolezza un'arma letale con la quale colpire le loro vittime.
Lady Karnstein denota anche la capacita' di gestire la sua caccia in maniera totalmente autonoma di essere, per l'epoca in cui e' stato scritto il romanzo ed ambientato il romanzo, una vera donna libera che, pur atteggiandosi a languida Lady priva di protezione ed apparentemente bisognosa, e perfettamente in grado di gestire e dirigere la situazione a suo favore.
Gli adulti/servitori infatti non le servono realmente se non per andare incontro alle aspettative della societa' nobile del tempo.

 
 
 
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IL PASTO

IL CONTE

sangue rappreso sul bavero
testimone scomodo del mio pasto
ricordo d'estasi nelle mie fauci
verdetto di morte per la mia vittima.
ancora il battito dell'umano cuore
rimbomba nella mente,nelle vene,negli occhi
magnifico martello che lento si ferma
dolcissimo frutto da bere alla goccia.
nessuna remora,nessun rimorso
è la natura che compie il suo corso
si danna forse il leone sulla del daino carcassa
ne mai si vide la giraffa piangere per i verdi arbusti.
è la mia via, non v'è alternativa alcuna
rubare la vita per essere immortali
donare la morte in una stretta d'amore supremo.
 

SQUARCIO

squarcio

Imperturbabile nella bufera impetuosa lo sguardo
sfreccia tra le raffiche, sul nero velo della notte
scivola penetrando
muri porte persone emozioni.
Calma la mente predante al gelo
trepidante la bocca che anela il rosso caldo,
l'istante magnifico in cui inghiotte la vita
un attimo abbagliante di perfetta estasi,
perfetto omicidio, perfetto amore!
Tutto in un unico dolce, violento,
terribile e maestoso scuarcio:
fontana di vita, cascata di morte
invade la bocca, le labbra, la gola,
le membra ritemprandole,
colmandole!
Riverso al suolo l'involucro,
la botte del vino più buono,
l'ampolla col nettare divino
la fisso con attenzione e stupore
per l'immane bellezza che trasmette
anche così, anche priva della scintilla vitale
che ora è dentro di me,
mi turba e mi affascina
repulsione e attrazione duellano nell'ego...
...nessun vinto nessun vincitore,
soltanto una domanda: perchè?!?!?.
 

FURIA D'INNOCENZA

Una piccola anima smarrita:
semplice, indifesa, impaurita,
in cerca di aiuto
respinta, calpestata, scacciata.
L'odio e il risentimento
Crescono in un abisso
di disperato dolore,
la furia ribolle
nel sangue spento
di quest'anima dannata.
Quelli stolti
hanno dato inizio alla fine
...moriremo tutti!...
La piccola anima implacabile
ha fiutato il fetore del nostro sangue
inesorabilmente macchiato del peccato.
...Sta arrivando!
...moriremo tutti!...

sangue

 

ED ECCO L'ALBA

Tic-tac tic-tac
Fissa silente le lancette dell’immemore tempo…
Tic-tac tic-tac
Raggi di luce attraversano timidamente le antiche finestre…
Tic-tac tic-tac
Resta immobile davanti al sublime scorrere dei ricordi…
Tic-tac tic-tac
Ma ormai è giunta l’ora di farla finita…
Tic-tac tic-tac
Il cuore che non palpita più da secoli è stanco e amareggiato…
Tic-tac tic-tac
Ora finalmente raggiungerà la pace tanto agognata…
Tic-tac tic-tac

Ed ecco l’alba…

 

NUOVA VITA NELLA MORTE

 

nuvole di temporale sulla mia testa
sferzante il vento a questa quota.
grondante di sangue osservo
con animo sbigottito m rannicchio.
le piume del grosso volatile
proteggono e fanno da appiglio,
il mio padre immortale silente e affettuoso
governa il vermiglio rock con maestria.
la nuova vita mi cambia ogni istante
milioni di dettagli milioni di suoni
percezioni di un dio tra i cirri.
tremenda la fame, tutta nuova e terrificante
esaltante la sazietà cremisi che a fiotti sgorga,
sorridente e compiaciuto il mio maestro
osserva il neofita bramoso ed impacciato
riverso sulla facile preda.
un breve pasto, una rapida verifica
e poi di nuovo fra le nubi
più in alto d'ogni altro vampiro,
due anime ed un sogno
di potenza e immortalità,
di fuga e libertà,
di odio e ribellione,
che nessuno può fermare

vita

 

FIGLIA DELLA NOTTE

 

Lacrime di cristallo scendono dal cielo cupo illuminato dalla flebile luce della luna

 


Mi bagnano i capelli,il viso,il corpo
Come minuscole gocce di rugiada bagnano i petali sanguinanti di una rosa nera
Ecco in lontananza la melodia di un canto meraviglioso che scandisce i fremiti del mio dolore
Che canto dolcissimo e malinconico!
Si avvicina un�antica figura che rifulge ai raggi della luna
Ecco da dove viene la voce struggente!
Ti avvicini a me
Che buon profumo che emani!
Mi perdo nel profondo dei tuoi grandi occhi scuri
Nelle tue carezze,nei tuoi abbracci
Mi abbandono alla tua candida figura
Le tue labbra ,oddio le tue labbra!
Come vorrei baciarle�
Mi lascio trasportare dall�oblio del tuo cuore
Ora sono tua
E lo sar� per sempre�
Mio dolcissimo amore!
Mi prendi per mano ed insieme ci avviamo verso l�eterno�
Perch� ora sono come te, mio vampiro, una figlia della notte
 

UNA BREZZA LEGGERA

 

Una brezza leggera accarezza il mio volto,
la luce gelida della luna trafigge la notte immobile;
ad un tratto i miei occhi scorgono una flebile speranza,
quella cui è aggrappata disperatamente la mia fragile anima,
e come in un sogno vengo rapita dalle oscure e dolci tenebre del tuo cuore…
 

IL BUIO DEL BOSCO

 

Nel buio pi� oscuro
della notte vivi,
cavalcando un�ambra nera,
con l�elmo e la spada,
aleggia tutto il tuo potere.
La luce argentea della luna
sui tuoi armamenti
e il sordo rumore degli zoccoli,
in una delle tante notti
che ti appartengono.
Attraverserai il buio del bosco,
la tranquillit� delle radure,
e il mistero della palude,
fino a giungere al lago,
uno specchio d�acqua nera,
che conferisce ombre.
Se incontrerai qualcuno
sar� la sua fine,
perch� nulla ti deve disturbare,
mentre evochi le forze
del buio e delle notte.
 

IL DONO OSCURO

Quella notte lui mi trasmise il suo dono oscuro,
la mia anima non esiste pi� da allora,
brucia per l'eternit� tra le fiamme dell'Inferno...


Sono forse maledetto?
Sono forse al pari di Satana,

 

il Signore del Male,
per via del dolore che porto in giro?
Per via del sangue di cui mi nutro?


No...
Io sono un figlio delle tenebre,
un vampiro immortale,
un essere libero,
senza pensieri e preoccupazioni...
Un essere che per vivere si nutre di vitale sangue,
sangue...


Il dono oscuro mi ha reso ci� che sono...
La notte � mia!

 

ARCHER ED IL NON MORTO

 

E l’ignaro umano,
si dirige con i suoi effetti,
percorrendo sentieri scoscesi e frastagliati,tra canali eruscelli,
moldavi e transilvanici;
e gli và cercando,
il maniero avito,
del conte Dracul,
che un tempo gli uomin villici,
han chiamato l’impalatore.
E si emette in cammino,dalle isole anglosassoni,
compiendo un viaggio aspro e periglioso;
ed ecco apparire il villaggio di Borgo Pass.
Il viandante si ferma ad una locanda.
I commessali sono pochi,
dentro il ristoro,tra povere cose rumene semplici
e parche;
le donne con le cuffie,l’oste,
con aria arcigna.
Poi,Archer dice che deve andare,
al castello di Dracul;
e tutti si fanno il segno
della croce e lo benedicono.
E dipoi,riparte il giorno dopo,
e la gente e i servitori,
gli fanno dono
di colane d’aglio.
E Archer ,procede turbato,
verso il suo destino,
verso il fato;
verso Dracual,che attende
con un ghigno satanico,
attende da secoli;
e che gli umani stiano attenti,
finche non muore il giorno,
e s’alza la dea luna;
e si risveglia Vlad dal suo sogno,
insieme alle bestie e
demoni della notte.
E in mezzo alla scia delle nuvole nere
Della notte;
giunge Dracula,
il mai morto;
e le potenze delle tenebre lo seguono,
passo,passo.

 

IL CALDO BACIO

Amo la notte, cosi tranquilla e tenebrosa,
abbagliante nella sua luce notturna,
dormono tutti nelle loro case, nelle loro tane,
coltivando la loro piccola esistenza.
Un esistenza che volge al termine,
qundo viene attraversata dal signore della notte.
Quando passa la sua ombra, non cessa la tua vita,
ne inizi un'altra,
quella in cui si vedono le stelle piu lucenti,
comprendi il linguaggio degli animali
come fosse il proprio,
e... si e' piu' consapevoli della propria piccola esistenza
nei confronti dell'universo.
Piccoli, semplici granelli di sabbia, nel pieno del deserto.

 

SCOLPITO NELL'ETERNO

Non c' e' riflesso per ricordarmi com ' ero
Non esiste luogo nel quale possa tornare
Non c' e' tempo o era che mi ricordi
Esisto da sempre
Esistero' per sempre
Nell oscurita' muovo i miei passi
Lenti e silenziosi senza traccia
Fatto di nebbia e ghiaccio il mio corpo non invecchia
La mia forza non si spegne come una candela
Ma cresce piu' forte di un incendio
Distruttivo come la piu' grande delle tempeste
Desideratemi e odiatemi
Chiamatemi ma non con l' ulrlo della morte
Chiamatemi ma non con la forza dettata dal terrore
Ma con parole serene
Perche' e' con esse che mi avvicino a voi mie prede
E' con esse che vi attiro nel mio abbraccio gelido
Vi dare solo cio' che mi chiederete
La vita e la morte
La forza e la debolezza
Lo splendore e l' oscurita'
La bellezza e l' orrore
Ho viaggiato in ogni epoca e voi non mi potete ricordare
No lo potrete mai fare
E forse non lo vorrete mai fare

 

REGINA DELLA MORTE

Io sono in te con la morte,
fratello di notti inattese
nei tuoi giorni rispecchiava la gloria.
Hai combattuto per il cielo
hai pianto per i mortali
nei tuoi giorni bui
ti scrutavo da lontano
e mi compiacevo dei tuoi limiti.
Ora sei qui
cosciente della tua natura
e resti solo a guardare
dall�alto di questo mondo
la disperazione della gente
e la invidi desideroso di una fine.
Nient�altro che un desiderio
cos� dolce come l'abbandono dell�ultimo respiro
quando non porti che la morte.
Dolce mia creatura
schiavo dell'incomprensione
questo � il castigo per chi ha baciato la notte
hai vinto qualcosa di pi� grande
di un premio non voluto.
Ed ora la tua stella si � spenta
come la speranza
e torni a vivere brancolando nel buio
nel silenzio della

 

tua immortalit�.
 

IL DEMONE E LA VAMPIRA

Lascia che beva il buio, in fondo ai tuoi occhi
Lei sussurrava lascer� un tatuaggio di baci di fuoco sulla tua pelle di luna
Il suo mormorio confuso di amante
Scandalizziamo le stelle
Che si coprano gli occhi con stracci di nuvole
Mentre stravolgiamo le leggi del mondo e
laceriamo la notte che ci fa da giaciglio
scalda il sangue nelle mie vene e muori lentamente
con il viso nascosto nei miei capelli
dividi con me l'oblio
drogati come dall'assenzio
intrecciamo le membra
e consumiamoci le labbra
ebbre di miele e sangue...


 
 
 
 

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