L'ANIMA DEL CONTE.

CAMILLA IL FASCINO DEL MALE


 Carmilla, Mircalla, Millarca e' la creatura nata dalla prolifica penna di Sheridan Le Fan:giovane donna dal fascino irresistibile; un mix di innocenza e crudelta' occulta.Carmilla appare nella descrizione di Le Fan come una classica fanciulla dell'ottocento: giovane ed indifesa, dal lunghissimi capelli castano scuro dai riflessi dorati, snella ed aggraziata con una sorta di languido torpore che ne avvolge le movenze.Da un ritratto di Mircalla datato 1698 si puo' dedurre che questa piu' o meno fosse il reale periodo in cui visse come fanciulla umana, nel romanzo.Successivamente ricompare come Millarca e poi ancora come Carmilla.Secondo la teoria di Le Fan alcuni vampiri hanno una sorta di limitazione: non possono avere sempre la medesima "identita'" ma non sono neppure del tutto liberi nella scelta del nome che deve comunque essere un anagramma del loro nome di battesimo.Questo forse era dovuto alle teorie ebraico-cabalistiche che vedono nel Nome di cose o persone una sorta di potere occulto, basta pensare alla leggenda del Golem.Questo fatto e' stato ripreso anche da altri scrittori o sceneggiatori di film che hanno anagrammato il nome del famoso conte Dracula trasformandolo in Alucard.La trama di questo romanzo vede gli "aiutanti" della nobile vampira ingannare le vittime, i padri di giovani avvenenti fanciulle, facendoli ospitare Mircalla. La giovane poi seduce le ragazze con il suo fascino e l'ambigua femminea seduzione virginale.Trasposto in numerose pellicole cinematografiche, alcune particolarmente aderenti al romanzo, altre piu' fantasiose non ha perso il fascino sedotti di questa giovane vampira.Ritroviamo la figura della vampira-bambina in Claudia di Anne Rice, come Mircalla per la sua giovane eta' non puo' essere libera di agire da sola nella societa' del tempo, ma deve sempre essere supportata da un adulto compagno/a vampiro o servitore/succube.Colpisce come possa essere seduttivo il fascino di un'adolescente (una sorta di Lolita ottocentesca) e di quale crudele determinazione riescano a possedere per raggiungere il loro scopo.False indifese, crudeli predatrici che fanno della loro debolezza un'arma letale con la quale colpire le loro vittime.Lady Karnstein denota anche la capacita' di gestire la sua caccia in maniera totalmente autonoma di essere, per l'epoca in cui e' stato scritto il romanzo ed ambientato il romanzo, una vera donna libera che, pur atteggiandosi a languida Lady priva di protezione ed apparentemente bisognosa, e perfettamente in grado di gestire e dirigere la situazione a suo favore.Gli adulti/servitori infatti non le servono realmente se non per andare incontro alle aspettative della societa' nobile del tempo.