Le bolle di oggi...

La bolla delle dot.com o bolla speculativa della new economy.


Le Dot.com sono quelle società di servizi che sviluppano la maggior parte del proprio business tramite un sito internet. Il nome deriva da siti appartenenti al dominio di primo livello.com. Queste società, eccessivamente fiduciose nelle potenzialità della rete, si illusero di poter facilmente espandersi, ma si trovarono  a dover fare i conti con la mancanza di idee innovative, di esperienza e di capacità gestionali.Proprio per questo le Dot-com furono le protagoniste, in negativo, della bolla speculativa della new-economy all'inizio degli anni 2000, quando, numerose di esse, fallirono generando una vera e propria recessione della New Economy.Oltre a queste vi sono ovviamente Dot-com che riuscirono, grazie ad una buona iniziativa imprenditoriale ed alla capacità di offrire servizi più interessanti ed innovativi, a sopravvivere alla bolla speculativa ed a svilupparsi nel corso degli anni. Oggi la maggior parte di queste è acquisita dai grandi operatori del mercato (come ad esempio Google, Microsoft e Yahoo).La new economy si differenzia dall'economia industriale perché offre la possibilità di operare in un mercato globale, abbattendo i costi di gestione e consentendo alle imprese di non essere vincolate a unospazio definito quale può essere la sede fisica, in quanto lo spazio di una società è nella rete ed è virtuale. Nel corso degli anni 2000 la generalistica "Economy", anche a seguito dell'affermarsi del concetto di New Economy, ha via via iniziato ad assumere nuove connotazioni legate a fasi caratterizzate da precise tendenze, come il caso della Soft Economy o della Clean Economy.Alcuni esperti continuano a usare il termine New Economy per descrivere gli sviluppi contemporanei nel mondo degli affari e l'economia.