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STORIA E PERSONAGGI DEL POLESINE E DI ROVIGO 4


Dal '400 al '500 Nonostante gli Estensi conservassero alcuni privilegi sul Polesine, i veneziani utilizzando l’arte diplomatica e militare, iniziarono ad esercitare una grande influenza sul territorio; l’imposizione fiscale però aggravava le condizioni economiche della popolazione già pessime per le inondazioni e le difficoltà per la manutenzione del territorio. Nel 1405 un accordo, che verrà rinnovato nella pace di Bagnolo del 1484, stabilì l’abbattimento delle fortificazioni; il territorio ne risentì perché divenne campo libero di confronto tra gli eserciti. Dal 1438 al 1478 i Marchesi d’Esteripresero in mano le sorti del Polesine apportando migliorie significative ma la guerra del 1482-1484 ristabilì il dominio veneziano. La Repubblica favorì i commerci e la regolamentazione del flusso fluviale, elemento fondamentale per l’economia e i proprietari terrieri approntarono interventi di bonifica. Il miglioramento delle condizioni economiche favorì l’immigrazione difamiglie bergamasche, bresciane e lombarde. L’amministrazione cittadina di Rovigo, Lendinara, Badia ed Adria era esercitata da consigli locali con a capo gli esponenti di tali famiglie, legate a vincoli di vassallaggio agli Estensi. A ciò si accompagnò la costruzione e l’ampliamento di edifici a carattere religioso. Alla fine dei cinquant’anni di dominazione estense i veneziani adottarono un atteggiamento morbido nei confronti del Polesine per evitare ripercussioni. Tra i provvedimenti in questo senso venne istituita nel 1482 una Fiera annuale che si svolge tutt’ora. In questa congiuntura economica favorevole spiccò l’importanza della produzione della lana. Ma la potenza della Serenissima preoccupava gli stati europei che nel 1508 stipularono a Cambrai un trattato segreto contro la Repubblica e la trascinarono in guerra. Lo stesso Duca di Ferrara Alfonso I, nell’intento di riconquistare il Polesine, dichiarò guerra a Venezia. Venne assediata anche Padova, l’imperatore non la spuntò e si ritirò aVicenza mentre gli Estensi e i Veneziani combatterono sul territorioPolesano, ma nonostante la distruzione della flotta i veneziani mentennero il controllo. Adria che dal 1484 era in mano agli Estensi fu occupata dai veneziani del 1509. La guerra di Cambrai si protrasse fino al 1515 e solo negli anni successivi si verificò una lenta ripresa della situazione socio-economica favorita dai traffici con le vicine Ferrara, Mantova, Vicenzae Padova. Il controllo della Serenissima avveniva nel pieno rispetto delle consuetudini infatti i Podestà governavano le maggiori città della zona. L’azione di bonifica del territorio continuò ed estese aree incolte vennero recuperate. Alla metà del 1500 risale l’istituzione dei consorzi di bonifica. Le spese necessarie per l’attuazione della bonifica, le spese militari e le frequenti carestie furono causa di nuove crisi. In conseguenza di ciò migliaia di contadini cedettero la propria terra a pochi nobili venezianie facoltosi cittadini, e diventarono braccianti. Per far fronte alla crisi sorsero tra il 1545 e il 1554 i Monti di Pietà ma non ebbero vita facile e la loro azione di assistenza si intrecciò con quella dei banchieri ebrei. Nel 1597 Alfonso II d’Este duca di Ferrara morì senza lasciare eredi e il papato incorporò il territorio nello Stato Pontificio. Negli stessi anni si sviluppò la scuola pubblica, dove esercitavano precettori di rilievo quali Giovanni Mazzi ed Antonio Riccoboni, e la scuola religiosa. Ad Adria Luigi Groto promosse l’Accademia degli Illustrati e a Rovigonacque l’Accademia degli Addormentati che però verrà chiusa pochi anni dopo sull’onda intollerante della Controriforma. Nel 1580 iniziarono gli incontri dell’Accademia dei Concordi, Cesare Campo ed altri illustri personaggi favorirono il sorgere di altre istituzioni simili e venne aperto il Seminario. Anche Palazzo Pepoli di Fratta Polesine, attorno alla figura di Lucrezia Gonzaga, divenne un polo culturale di attrazione per le famiglie illustri che avevano costruito villein Polesine (vi operò anche il Palladio) e investito ingenti capitali nella bonifica delle terre. L’Ariosto soggiornò a Bagnolo Poe il Guarinicostruì una dimora a Castelguglielmo. Venne migliorato l’aspetto delle città e numerosi furono gli interventi anche nelle periferie sia per ciò che riguarda gli edifici pubblici, privati e religiosi. Verso la fine del secolo però l’ondata della Controriforma che vedeva nel cardinale Giulio Canani l’esecutore, spazzò il Polesine. Il religioso fondò il Santuario della Madonna del Pilastrello a Lendinara, tuttora meta di pellegrinaggio e Rovigo iniziò nel 1594 la costruzione del primo santuario Madonna del Soccorso detto La Rotonda