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STORIA E PERSONAGGI DEL POLESINE E DI ROVIGO 5


Personaggi del quattocento polesanoTra le figure di Rovigo e del Polesine che in questo secolo emergono per cultura o per importanti incarichi ecclesiastici e politici ricoperti, ricordiamo anzitutto il cardinaleBartolomeo Roverella. Nato nel 1406, divenne vescovo di Adria nel 1444 ed arcivescovo di Ravenna nel 1446. Fratello di Nicolò, abate generale degli Olivetani, favorì l’insediamento dei monaci di monte Oliveto a San Bartolomeo di Rovigo.Di Ariano è l’umanista Fino Fini (1431-1517) che dopo aver studiato lingua e letteratura greca con Guarino da Verona, operò presso la corte estense. Un suo studio, “Confutazione contro gli ebrei”, frutto di molti anni di ricerche, venne pubblicato postumo nel 1537 in un volume di oltre 1200 pagine corredato dagli elogi dei contemporanei.Lendinara ha dato i natali ai Genesini o Canozi, il più noto dei quali,Lorenzo fu apprezzatissimo maestro d’intarsio, pittore e tipografo. Sono frutto dell’ingegno artistico di Lorenzo e del fratello Cristoforo il grandioso coro della basilica del Santo di Padova distrutto da un incendio nel 1749, tarsie del duomo di Modena, la pubblicazione con i caratteri mobili delle opere di Aristotele in volumi che le biblioteche conservano con estrema cura. La figura del Canozio espressione della vivacità e delle capacità dell’uomo rinascimentale consente di qualificare ed evidenziare maggiormente lo sfondo sociale del Polesine quattrocentesco, ambiente aperto a molteplici influssi e ricco di fermenti culturali e civili.Altro grande esponente della cultura polesana del secolo XV è Ludovico Ricchieri più noto come Celio Rodigino. Tradusse autori latini e greci, insegnò nelle università di Ferrara e Milano, scrisse una summa poderosa: “Antiquarum lectionum libri triginta”, che conobbe numerose edizioni in Italia e all’estero. Insegnò pure nella scuola pubblica diRovigo ma ebbe contrasti con gli amministratori locali.