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Personaggi del 600 e 700 polesano


Personaggi del 600 e 700 polesano Tra le tante figure di polesani che si segnalarono in patria e fuori in quest’epoca ricordiamo anzituttoGiambattista Conti di Lendinara(1741-1820). Dopo aver studiato legge a Padova viaggiò a lungo e risiedette per diverso tempo in Spagna apprendendo la lingua e sviluppando la conoscenza della letteratura spagnola. Per i suoi scritti e il suo operato fu chiamato a far parte dell’Accademia di Spagna. L’interesse per la letteratura e la poesia non diminuì dopo il suo ritorno in Polesine ove ricoprì incarichi pubblici.  Altro personaggio stimato al di fuori del Polesine fu il marcheseFederico Manfredini che trascorse lunghi anni alla corte del granduca Leopoldo di Toscana distinguendosi per le non comuni capacità politiche e diplomatiche. Apprezzata è stata Cristina Roccati, nata nel 1732, un periodo felice per la vita culturale della città: l’Accademia dei Concordistava rinnovando le proprie strutture per rispondere alle esigenze culturali del tempo, si infittivano scambi di idee, di libri fra il centro palesano e le maggiori città dello stato veneto e Pontificio: Verona, Padova, Venezia, Ferrara, Bologna. Dopo aver appreso i primi elementi della cultura dell’abate rodigino Pietro Bertaglia, Cristina raggiunse Bologna a soli 15 anni per seguire gli studi filosofici; e anche lì ebbe modo di distinguersi. Ottenuta con pieni voti la laurea a Bologna, seguì le lezioni di fisica all’Università di Padova. Negli anni 1754-1755 fu eletta Principe dell’Accademia dei Concordi. Purtroppo per problemi familiari, subì una lungo periodo buio fino alla morte avvenuta nel 1797.  Altro personaggio importante fu Camillo Silvestri (1645-1719), storico e letterato, traduttore di opere latine e autore dell’opera in 4 volumi manoscritti “Storia agraria del Polesine”. Della famiglia Silvestri, degni di menzione sono anche Carlo Silvestri, figlio di Camillo, autore dell’opera “Le antiche paludi adriane” e Gerolamo Silvestri, principe dell’Accademia dei Concordi, studioso di storia agraria polesana.  Originario di Lendinara è l’autore del “Dizionario del Dialetto Veneziano”, testo importante per lo studio della lingua veneta, giurista e linguistaGiuseppe Boerio. Nel campo architettonico importanti furono due fratelli: Francesco Baccari, il quale abbracciò la vita religiosa nella congregazione di S. Francesco de Paoli, e dobbiamo a lui il progetto del campanile di S. Sofia a Lendinara; Giacomo Baccari, anche lui sacerdote, a cui dobbiamo, fra l’altro, la chiesa di S. Biagio di Lendinara, quella di Saguedo, la ristrutturazione del Santuario della Madonna del Piastrello ed il disegno della nuova Cattedrale di Adria.  Da ricordare anche due pittori, di Ficarolo il primo, Giuseppe Ghedini, attivo in Ferrara nella metà del settecento, e Francesco Ferrari diFratta.