Libreria LdPV

FERRUCCIO VIOLA


Ferruccio Viola nacque nel 1877.  Fu una grande figura di educatore. A sei anni ebbe la sventura, con i fratelli minori, di rimanere orfano di entrambi i genitori. Visse assieme al nonno paterno, dimostrando interesse per gli studi, specie per le discipline scientifiche, cosicchè si iscrisse alla facoltà di Matematica presso l’Università di Padova, laureandosi nel 1898. Successivamente conseguì anche la laurea in ingegneria civile, che gli permise di ampliare i suoi interessi connessi all’attività di lavoro e alla carica di preside dell’Istituto Edmondo De Amicis.Nel 1904 la Giunta Municipale di Rovigo, presieduta da Amos Bernini, approvò il progetto per la graduale fondazione nel capoluogo di un Istituto Tecnico, comprendente tre sezioni: Fisica e Matematica, Ragioneria e Agrimensura. Come sede provvisoria furono utilizzati alcuni cameroni in via Trento, di proprietà dei Luoghi Pii. Di tutta l’operazione il principale artefice fu sicuramente il prof. Ferruccio Viola, divenuto poi l’anima stessa del nuovo istituto, che nel 1907 fu trasferito nel più decoroso palazzo Montalti, già sede della Regia Prefettura Austriaca fino alla conclusione della Terza Guerra di Indipendenza.Quando nel 1922 il complesso scolastico divenne Istituto Tecnico Provinciale “De Amicis”, il primo preside fu il prof. Viola, che nel ‘34 fu parte attiva nell’organizzazione dei festeggiamenti del trentennale.Il prof. Ferruccio Viola non si interessò soltanto del capoluogo, ma spese le sue energie anche per l’alto ed il basso Polesine, facendo aprire scuole tecniche a Badia ed Adria. A Rovigo l’evoluzione del complesso scolastico fondato nel 1904 conosce una nuova tappa nel 1941: in occasione della “Giornata Nazionale della Tecnica”, festeggiata il 4 Maggio, si inaugura il “Laboratorio-Scuola”, primo nucleo dell’Istituto Tecnico Industriale Provinciale. Il Laboratorio-Scuola fu attivato nelle officine di Celio Ricchieri, fatte espressamente restaurare ed attrezzare con macchine adatte per la preparazione e la formazione di “fabbri-meccanici”, poi “meccanici-elettricisti”. Per dare impulso al nuovo indirizzo industriale Ferruccio Viola fu instancabile nella ricerca delle macchine più idonee. Compì numerosi viaggi a Roma ed in altre città per procurare le attrezzature necessarie, fossero un trapano, un tornio o una lavagna, riuscendo sempre, grazie al suo impegno, a far crescere l’istituto. Si era circondato di validi collaboratori, come valenti ingegneri per la tecnologia, la meccanica e l’elettronica, ed artigiani di indiscussa capacità per i laboratori e le officine. Per tutti nutriva rispetto, stabilendo rapporti di amicizia.I suoi studenti di allora lo ricordano come maestro, ma ancor di più per la sua umanità e sensibilità. All’inizio dell’anno scolastico radunava le classi nella “Sacra Aula della Rimembranza” per la Santa Messa. Spesso il ticchettio del grande orologio in ferro battuto a sbalzo, opera unica di Celio Ricchieri collocata nella presidenza, accompagnava le lezioni gratuite di matematica che Viola impartiva ai suoi allievi.Una vita la sua passata ad insegnare, oltre alla matematica, l’onestà e la dedizione al prossimo: un seme che non può non dare frutti.I suoi allievi sono sparsi per il mondo, come insegnanti nelle università di Padova, Pavia e all’estero. Io ricordo in particolare Renato Bruson che in bicicletta raggiungeva l’Iistituto Tecnico Industriale da un paese della padovana: ora è “ingegnere del bel canto” e gira il mondo come baritono, con nel cuore il ricordo della bontà e della generosità del suo amato professore di matematica.Nel 1945 il prof. Viola fu anche incaricato come reggente del Provveditorato agli Studi di Rovigo. Una vita dunque spesa per la scuola e la crescita culturale del Polesine. Si spense il 31 luglio 1966, quasi novantenne, assistito dalla moglie Maria Bellini, dalla figlia Luisa e dal genero ing. Tullio Silvestri.Nel frattempo i frutti dell’albero piantato nel 1904 sono maturati: l’Istituto Tecnico divenuto Statale si è trasferito in Commenda Est, dove può fruire di ampi spazi e servizi adeguati e fregirasi di un nome significativo: I.T.I.S. “FERRUCCIO VIOLA”.FONTE VENTAGLIO NOVANTA