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« HELL AND HEAVEN capitolo 1I'm Back »

capitolo 2

Post n°23 pubblicato il 26 Novembre 2009 da stelladelvespro81

Un altro giorno passò noioso e arrivò di nuovo sera. Di nuovo lo incontrò. Questa volta però parlarono. Dopotutto era un ragazzo, pensò Morgana. Magari scopri che non è male. “ E’ una richiesta strana il Glen Moran..almeno per questo locale..” La guardò dagli occhiali “ Perché?” “Beh…prima di tutto è un whisky scozzese..e lei non mi sembra scozzese..e poi qui sono tutti da birra..” lui sorrise, un sorriso micidiale!! “Come fa a capire le persone da quello che bevono??” “E’ il mio lavoro..ho un ottimo odorato sui whisky..e poi sono scozzese..il Glen Moran è prodotto in poche quantità…” ne rimase colpito. Era un’intenditrice di whisky. Si tolse gli occhiali. Morgana ci rimase. Bello come un Dio greco! Dov’era nascosta una creatura simile?? Aveva gli occhi scuri, penetranti, sembrava ossidiana liquida. Ma lo sguardo nel profondo era triste. Sentì che il suo cuore aveva iniziato a battere velocemente. “ L’avevo immaginato che fosse scozzese…ha un’ottima conoscenza del suo lavoro..posso accompagnarla a casa??” lei lo guardò “No, grazie..me la cavo da sola..!” lui non insistette ma sapeva che avrebbe avuto bisogno del suo aiuto prima  o poi. Uscì alle 3.30 quella sera. Mentre tornava a casa, qualcuno la seguiva. Era un balordo che la prese e la sbattè contro il muro, la minacciò con un coltello. Si avvicinò e lei diede un calcio nelle palle e scappò. Ma il tipo la fece cadere. Era in balia dell’uomo e chiuse gli occhi aspettandosi il peggio. Non sentì più niente. Quando li riaprì vide lo sconosciuto del locale che aveva preso l’uomo e lo aveva pestato facendolo scappare. “Tutto bene??” Lei si alzò, sarebbe scoppiata a piangere ma non lo fece. “Sì…credo di sì..grazie..” la vedeva che era scossa e tremava. “Può accompagnarmi a casa??” lui lo fece…d’altronde voleva questo. In questo modo stava guadagnandosi la sua fiducia. Arrivati, lei lo ringraziò di nuovo “Come si chiama?” “Angel..chiamami..Angel…” “Grazie Angel..io sono Morgana…” sparì nel portone. C’era riuscito, ma doveva sbrigarsi. Nel suo profumo c’era anche imminente quello della transizione. Quando si svegliò la mattina si sentiva strana. Era già da un po’ che aveva questi sintomi. Mal di testa atroce, appetito sovrumano, le facevamo male gli occhi quando c’era troppa luce, aveva la nausea. I suoi istinti sessuali erano repressi, non aveva mai conosciuto un uomo e il suo corpo reclamava, lo sentiva. Andò al lavoro. Ricevette un invito per quella sera.

 

Mi piacerebbe che questa sera venissi a cena da me.. ti manderò a prendere…A.”

 

L’aveva invitata?? Aveva un appuntamento?? Conoscere qualcuno non poteva farle male…magari quello che aveva visto era solo apparenza. Indossò un vestito nero lungo al ginocchio, aveva uno spacco da una parte non tanto profondo. Le spalline sottili e scollato. I capelli li raccolse. Al collo mise la sua catenina di platino con la croce. Quando uscì dal portone c’era una limousine nera che l’attendeva. Un uomo scese e la fece sedere dentro. Arrivarono ad una casa immersa nel verde, in stile 800. molto bella ed enorme. Quando vi entrò rimase stupita dei mobili e del resto, molto lussuoso…doveva essere uno ricco. Il maggiordomo (che era l’autista) “Benvenuta signorina..io sono Henry…il signor Angel l’attende in sala da pranzo..” Ogni stanza era enorme con un sacco di cose belle e pregiate. Lui era lì, sulla soglia della sala. Bello come un Dio. Indossava dei pantaloni neri, una camicia nera di seta e una giacca nera a ¾. La camicia era leggermente aperta sul collo e anche se era pallido come un lenzuolo sembrava abbronzato. Lui ci rimase nel vederla. Era veramente bellissima. E assomigliava al padre. “Benvenuta” lei gli sorrise “Tu abiti qui??”  “Si e no..questa casa è di un mio amico..ora non c’è..vogliamo cenare??” La fece accomodare. Sentì il suo profumo, quasi svenne. Iniziarono a mangiare. “ Non credevo che fossi così esperta di whisky..” “Beh..è il mio lavoro…ma sai..credo sia stato mio padre  infondermi questa passione…anche se non ricordo nulla di lui..” Angel la vide rattristarsi “Come mai sei venuta in America??” “Volevo cambiare aria…e poi me la sono sempre cavata da sola da quando avevo 16 anni..mia madre è morta, mio padre non so che fine abbia fatto e sono stata messa in orfanotrofio..però il mio cognome l’ho mantenuto….tu??” “Io mi occupo  di antiquariato…” “Non è la prima volta che vieni al BLOODY HELL??” “No..” “E gli altri tuoi amici??” “Collaboratori…” Arrivò il dessert, fragole con panna. Ne mangiò 1 e il succo le colò da un angolo, stava per pulirselo quando lui le si avvicinò e glielo leccò istintivamente. Lei non disse nulla, anzi rabbrividì, quando si scostò lei aprì gli occhi. “Vieni con me…devo dirti alcune cose…” Si diressero verso un quadro che raffigurava un Angelo, spinse 1 lato della cornice e si aprì 1 passaggio segreto. Una scala conduceva di sotto. Completamente buio, illuminata da alcune lampade.

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Un blog di: stelladelvespro81
Data di creazione: 30/10/2005
 
 

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