BRIDAL SHOWER

XKE'SPOSARSI A 23ANNI?????

Rileggendo il mio sfogo sui preparativi di nozze, mi sono accorta che mancava  la descrizione sulla parte più bella della cerimonia che, forse, sul mio blog, non poteva mancare.

Cosa significa sposarsi a soli 23 anni (XDIPIU' NN ANCORA COMPIUTI:MANCA1MESE) nel 2005? La mia amica Pina me l'ha domandato. Più o meno. Ed io c'ho pensato tutti i giorni, o quasi, da quando l'abbiamo deciso.

Inutile dire che è il sogno di ogni donna. Non lo è più. Si fa a gara per restare liberi, per autoaffermare la propria indipendenza. Ed è vero che ti cambia, stravolge la vita, ma per prima cosa, muta e disordina il tuo modo di agire.

Da individuo che ragiona per sè, si inizia a moltiplicare tutto per 2, per 3, per 4.

Io, poi, sono proprio una persona "particolare". Ogni tanto sfuggono perfino a me stessa le dinamiche dei miei pensieri. Una cosa, tuttavia, la riconosco.

Sono sempre in bilico fra il giusto e la follia. Fra il razionale e l'istinto. In me convivono due personalità che si completano in maniera simpatica e travolgente. Mi spiego. Da bambina giocavo con le barbie. Le facevo sposare con Ken, ma il giorno dopo le trasformavo in donne in carriera. Una era una ballerina, una faceva l'attrice, l'altra la scrittrice...sempre in giro per il mondo.

Sognavo il bambino della classe vicina, "morivo d'amore per lui", ma se poi si avvicinava scappavo. Insomma, per me l'amore era un ideale per preciso in testa, ma non volevo che si concretizzasse.

Per questo ho trascorso tutti gli anni della mia adolescenza e maturità alla ricerca di qualcosa di più, dando la sensazione ( a chi mi stava accanto), di non essere mai abbastanza per me.

E' che io non so guardare il mondo se non in prospettiva. Non vivo alla giornata, non dico frasi o promesse che poi dimentico. Non mi sono mai concessa con facilità(forse solo apparentemente), sono gelosa di me.

Poi, ad un certo punto, dopo gioie, ansie, dolori, battiti del cuore, illusioni e disillusioni, incontro un uomo talmente colmo di opposti, come me, da incastrarsi alla mia vita, come nessuno era  riuscito a fare.

Ci siamo sistemati alle estremità di un filo e ci siamo sfidati. Chi molla per prima la presa? Chi sale per primo rischiando di cadere?

Alternanza. Forza. Coraggio. Sensibilità. Allegria. Amore per la vita.

Questo ci ha uniti.

Poi lui non ha tutto ciò che io non avrei mai più voluto da un uomo. Non sopportavo l'idea di convivere con  qualcuno di introverso, di criptico o di leggero.

Così, io e il neosposo, ci confrontiamo, ci diciamo spietate verità, ci facciamo l'esame di coscienza e ci chiediamo scusa.

Mi piacciono gli uomini che sanno dichiarare il proprio amore con parole forti, intense. Che si commuovono, che sbagliano, che ripartono da me senza dover dimostrare di essere machi.

Poi, naturalmente, nessuno è perfetto. Ma bisogna diffidare da chi tende alla perfezione.

Ecco perchè, nel 2005, una ragazza che avrebbe potuto ancora girare come una libellula per il mondo, decide invece di posarsi su un ramo costruendo un piccolo nido.

MI sono sposata perchè ho incontrato una persona con la quale vale la pena mettersi in gioco. Ci conosciamo da neanke due anni, ma abbiamo tanto, ancora, da scoprire.

Non pensate che io non abbia mai avuto paura. Ma la mia paura nasce ogni volta ke io faccio una scelta in cui coinvolgo non solo me stessa.

La paura è nata già il giorno in cui ho pronunciato la parola ti amo. Perchè lì dentro ci sono io. Ci sono promesse e speranze. Lì ci sono i sogni di una bambina che giocava con le barbie e non sapeva che ruolo attribuire alle sue bambole mute. Di una fanciulla che sognava una letterina dal compagno di scuola e che non ha mai smesso di credere nell'ideale dell'uomo perfetto non in generale, ma per sè. Di quella ragazza che è una tavolozza di mille colori...che si addormenta, guarda la persona che le tiene la mano e pensa: Dio grazie, c'è qualcuno che mi resterà accanto per sempre. C'è qualcuno che la bacia sotto la pioggia, che l'abbraccia pure se fa caldo, che la guarda e la vede bella il mattino appena sveglia. Ecco perchè, anche se è una sfida: monogamia (inutile chi dice che non ci pensa), ai tuoi nervi: pensate al tuo bellissimo servizio di piatti (uno lo lancerai prima o poi), alle restrizioni che comunque ti verranno imposte, se non dal coniuge, da altre mille situazioni...Io combatto.

E non pensate che non esista la paura perfino che il per sempre non esista. Io, ripeto, ho voglia di provarci. Non è questa la sfida a cui siamo chiamati venendo al mondo?

Siamo condannati a morire, ma non per questo non viviamo al meglio... :)

Questo ho dentro oggi. E tutto e'appena iniziato...