IL "TEMPIO" DELLE NOSTRE CONVINZIONIA scanso di equivoci, voglio subito evidenziare che i termini da me utilizzati in questo documento quali “fede” e “credenza”, sono esclusivamente intesi come convinzione di un nostro qualsiasi pensiero rivolto a qualsiasi cosa o qualcuno. Invito pertanto gli utenti ad evitare di attribuirli esclusivamente al riconoscimento di una qualsiasi religione, anche se non si può escludere che possano essere contemplati in una convinzione di questo tipo. Bene, proviamo ora a domandarci: cos’è una credenza? Sappiamo che noi generiamo continuamente dei pensieri e che questi sono il frutto di infinite connessioni che determinano la formazione di complessi circuiti nervosi attraverso i quali viaggia l'informazione. Ma non tutti i nostri pensieri sono da noi considerate informazioni su cui fondiamo i nostri principi, la nostra fede, verso concetti specifici della vita.Ad esempio quando si parla di cambiamento di un’abitudine, spesso si pensa che sia sufficiente la sola volontà di farlo, ma forse poi ci rendiamo conto che non è poi proprio così. Un’abitudine, qualsiasi essa sia, al di la dell’automatismo acquisito, è sorretta anche da convinzioni forti che non è possibile sciogliere con il solo volere.Le convinzioni sono qualcosa di potente, sono la fede, la credenza in qualcosa o qualcuno e sono radicate dentro di noi. La differenza tra un pensiero forte nel quale crediamo fermamente e per il quale siamo anche pronti a combattere, a sostenerne la causa ed un altro pensiero qualsiasi al quale non diamo assolutamente un rilievo fondante, è che questo ultimo non poggia su una base ben solida come il primo.Mi spiego meglio, potremmo dire che il semplice pensiero che si trasforma nel tempo in una credenza, è come un filamento di seta che ogni giorno si unisce a quello precedentemente già creato, per arrivare a sviluppare una corda ben consistente alla quale è legato ora il nostro pensiero sotto forma di convinzione/fede.Vorrei fare ora un esempio ancora più pratico e vi invito quindi a prendere un foglio di carta e a disegnare nella parte alta un triangolo che possa contenere una frase. In mezzo a questa figura geometrica scriveteci una vostra convinzione, qualcosa in cui credete fermamente. Qualcosa di cui vi sentite integralmente convinti, irremovibili. Potrebbe essere qualsiasi cosa, qualsiasi affermazione, sia essa positiva che negativa per voi, ma qualcosa in cui credete. Di seguito suggerisco alcune espressioni che possono rendere meglio l’idea, potete utilizzare queste frasi se rientrano in una vostra convinzione forte oppure e credo che questo sia ancora meglio, potete utilizzare la vostra personale convinzione di cui ne conoscete bene la consistenza: “Mi ritengo un bravo genitore”; “Dio esiste”; “Sono ateo”;“I soldi sono tutto nella vita”;“Sono una persona fortunata”; “L’amore è la vita”; “L’amore non esiste, tutti sono egoisti ed opportunisti”; “La vita è solo sofferenza”; “Mio figlio (partner) mi rende infelice (felice)”;“Sono capace ….(sostituisci i puntini con qualcosa di cui ti senti sicuro, capace)”;“Sono incapace ….(sostituisci i puntini con qualcosa di cui ti senti insicuro, incapace)”;
Post N° 13
IL "TEMPIO" DELLE NOSTRE CONVINZIONIA scanso di equivoci, voglio subito evidenziare che i termini da me utilizzati in questo documento quali “fede” e “credenza”, sono esclusivamente intesi come convinzione di un nostro qualsiasi pensiero rivolto a qualsiasi cosa o qualcuno. Invito pertanto gli utenti ad evitare di attribuirli esclusivamente al riconoscimento di una qualsiasi religione, anche se non si può escludere che possano essere contemplati in una convinzione di questo tipo. Bene, proviamo ora a domandarci: cos’è una credenza? Sappiamo che noi generiamo continuamente dei pensieri e che questi sono il frutto di infinite connessioni che determinano la formazione di complessi circuiti nervosi attraverso i quali viaggia l'informazione. Ma non tutti i nostri pensieri sono da noi considerate informazioni su cui fondiamo i nostri principi, la nostra fede, verso concetti specifici della vita.Ad esempio quando si parla di cambiamento di un’abitudine, spesso si pensa che sia sufficiente la sola volontà di farlo, ma forse poi ci rendiamo conto che non è poi proprio così. Un’abitudine, qualsiasi essa sia, al di la dell’automatismo acquisito, è sorretta anche da convinzioni forti che non è possibile sciogliere con il solo volere.Le convinzioni sono qualcosa di potente, sono la fede, la credenza in qualcosa o qualcuno e sono radicate dentro di noi. La differenza tra un pensiero forte nel quale crediamo fermamente e per il quale siamo anche pronti a combattere, a sostenerne la causa ed un altro pensiero qualsiasi al quale non diamo assolutamente un rilievo fondante, è che questo ultimo non poggia su una base ben solida come il primo.Mi spiego meglio, potremmo dire che il semplice pensiero che si trasforma nel tempo in una credenza, è come un filamento di seta che ogni giorno si unisce a quello precedentemente già creato, per arrivare a sviluppare una corda ben consistente alla quale è legato ora il nostro pensiero sotto forma di convinzione/fede.Vorrei fare ora un esempio ancora più pratico e vi invito quindi a prendere un foglio di carta e a disegnare nella parte alta un triangolo che possa contenere una frase. In mezzo a questa figura geometrica scriveteci una vostra convinzione, qualcosa in cui credete fermamente. Qualcosa di cui vi sentite integralmente convinti, irremovibili. Potrebbe essere qualsiasi cosa, qualsiasi affermazione, sia essa positiva che negativa per voi, ma qualcosa in cui credete. Di seguito suggerisco alcune espressioni che possono rendere meglio l’idea, potete utilizzare queste frasi se rientrano in una vostra convinzione forte oppure e credo che questo sia ancora meglio, potete utilizzare la vostra personale convinzione di cui ne conoscete bene la consistenza: “Mi ritengo un bravo genitore”; “Dio esiste”; “Sono ateo”;“I soldi sono tutto nella vita”;“Sono una persona fortunata”; “L’amore è la vita”; “L’amore non esiste, tutti sono egoisti ed opportunisti”; “La vita è solo sofferenza”; “Mio figlio (partner) mi rende infelice (felice)”;“Sono capace ….(sostituisci i puntini con qualcosa di cui ti senti sicuro, capace)”;“Sono incapace ….(sostituisci i puntini con qualcosa di cui ti senti insicuro, incapace)”;