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Post N° 22


IPNOSI…..UN FENOMENO NATURALE? Quando sentiamo pronunciare questa parola, ci troviamo a discutere con chi crede che la forza di volontà possa ostacolare le capacità comunicative di qualcuno, impedendogli di avere un’influenza significativa nei propri confronti; altre persone credono invece che i messaggi subliminali fatti ad arte possono condizionare chiunque, nessun escluso; altre persone ancora affermano di aver provato l’ipnosi e c’è anche chi sostiene di non averne mai provato gli effetti.La maggior parte però, in qualche modo, guarda con una certa distanza all’ipnosi. Forse perché se ne è sempre parlato come una risorsa affiancabile al plagio. Si pensa di solito all’ipnosi come un processo comunicativo indotto da qualcuno per avere il sopravvento su di noi. Si ha insomma un po’ paura.Eppure… e qui sta il bello, l’ipnosi, che potremmo chiamare anche stato alterato di coscienza, trance, comunicazione emotiva, sonno ad occhi aperti e chi più ne ha… più ne metta, è un fenomeno naturale che tutti abbiamo in qualche modo provato.Sarà sicuramente capitato anche a voi, almeno una volta,  di trovarvi a camminare per strada a piedi o in macchina e rendervi conto solo dopo qualche metro (talvolta anche centinaia di metri), di aver percorso il tragitto senza che ve ne siate coscientemente resi conto. È come se avessimo inserito in quel momento il nostro pilota automatico interiore. Ad esempio in macchina, siamo in grado di manovrare il volante a destra o a sinistra, mettere le frecce direzionali, spingere la frizione e mettere le marce, frenare, accelerare, ascoltare la radio, vedere i segnali stradali, ecc.; ma ci potrebbe capitare di non far caso a tutte queste manovre e solo dopo che abbiamo percorso un bel po’ del nostro tragitto, ci rendiamo conto di aver guidato l’auto, di essere arrivati da qualche parte, mentre la nostra mente era assorta in altri pensieri che nulla avevano a che fare con l’attenzione conscia di guida di un’auto.Come chiamereste voi questo fenomeno? Sovrappensiero? Sbadataggine? Disattenzione? Incoscienza? Irresponsabilità?Potremmo chiamarla come meglio desideriamo, fatto sta che, questo stato emotivo nel quale abbiamo percorso un certo tragitto, ci ha fatto trovare, fisicamente e mentalmente, seduti nella nostra auto e contemporaneamente da qualche altra parte. Stavamo in sostanza vivendo due stati completamente veri ed anche se potremmo affermare che consciamente non ricordiamo nulla di quello che è accaduto, sia mentre eravamo alla guida, sia mentre ci eravamo proiettati mentalmente da qualche altra parte,  ovvero avvertire la sensazione di essere totalmente presi dai nostri pensieri che l’attenzione conscia alla guida era in quegli attimi andata perduta,  siamo stati in grado di crearci in automatico un bello stato ipnotico. Ecco perché, come già affermato da molti luminari in questa disciplina  (vedi ad esempio: Milton Erickson, Richard Bandler), sostengo che l’ipnosi è uno stato naturale che tutti abbiamo in qualche modo provato. Quello da me riportato, quando siamo alla guida della nostra auto, è solo un esempio per dimostrare che tutti siamo passati più di una volta, attraverso uno stato ipnotico.Personalmente, considero lo stato ipnotico un momento di alta concentrazione, dove la nostra completa attenzione viene focalizzata in un determinato punto, lasciando che le funzioni vitali controllate dal nostro sistema nervoso continuino a funzionare, ma facendo in modo che il mondo esterno venga pian piano allontanato dalla nostra coscienza, dando spazio ad una nuova realtà del qui ed ora e che può anche essere qualcosa che ha a che fare con il nostro presente e/o passato e/o futuro. Quest’altro esempio potrebbe venirci in aiuto: quando siamo emotivamente coinvolti in una conversazione, pur trovandoci in un ambiente con molte persone che parlano (un party) e ci sentiamo attratti dall’argomento che stiamo affrontando e magari anche fisicamente dal nostro interlocutore, siamo in grado di focalizzare la nostra attenzione esclusivamente su quello che in quello specifico momento a noi interessa, escludendo la ricezione conscia di tutti gli altri suoni (voci, rumori), immagini (persone, contesti). È uno stato di “focus” sul nostro interesse del momento.Allora se l’ipnosi (oppure chiamatela come volete) è qualcosa che già naturalmente facciamo, perché la maggior parte ne ha paura?Sono convinto che i messaggi pubblicitari (Tv, radio, stampa) abbiano un forte impatto sulla nostra emotività, stimolando ad arte i nostri istinti, i nostri valori, i nostri desideri, portandoci ad acquistare qualsiasi prodotto.  D’altra parte chi crea spot pubblicitari, sa quanto importante sia lasciare che il consumatore  consideri la sua scelta libera, ma allo stesso tempo sa che è importante stimolarlo dal suo interno (istinti, valori, desideri) affinché inconsciamente lo stesso possa indirizzare il suo acquisto verso un prodotto piuttosto che un altro.Anche il rilassamento psicofisico è in qualche modo uno stato ipnotico. Molte persone riescono a raggiungere stati più o meno profondi di rilassamento psicofisico emotivo, grazie alla visualizzazione autoindotta di alcune immagini e la sovrapposizione di altre submodalità legate al nostro sistema sensoriale.Per concludere, non credo che  esistano persone non ipnotizzabili, penso piuttosto che vi siano esseri umani facilmente o difficilmente ipnotizzabili. Considero altresì l’ipnosi come uno “strumento” utile per il superamento di alcuni disagi psicofisici emotivi accusati dagli esseri umani, ma anche, nella sua forma più leggera (rilassamento) uno strumento capace di dare maggiore serenità e tranquillità a chi ne fa uso.Rimane naturalmente la considerazione che l’ipnosi può essere imparata da chiunque e pertanto come tale può essere praticata su chiunque ad insaputa del ricevente, ecco perché scuole serie di ipnosi si assicurano che tali tecniche vengano insegnate a professionisti e dagli stessi utilizzate nel rispetto della professione che svolgono e della categoria che rappresentano. Massimo Catalucci