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BLOG: CHI C'E' DIETRO QUEL NICKNAME?


PSICOBLOG: MASCHERARE LA PROPRIA IDENTITA’ Oscar Wilde diceva: Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.Spesso, dietro ad un nickname “maschera”, si nascondono persone che vivono la frustrazione della propria identità, vincolati dentro involucri psicoemotivipersonalità, pervertiti o altro, anche se credo che nel web ne navighino molti, ma a quelle persone che soffrono il confronto diretto con l’altro/gli altri, per cui internet, diventa un motivo di appagamento dei propri bisogni, appunto emotivi, una valvola di scarico. La timidezza ad esempio, per chi la vive, sappiamo che è sinonimo di una forte concetrazione su di sé oltre che insicurezza, è sentirsi sempre al centro dell’attenzione anche se nella realtà, chi circonda il timido, non gli presta consciamente nessuno sguardo. E’ il timido stesso che crea dentro di sè situazioni che lo vedono “protagonista”, di solito come soggetto da criticare negativamente. Certo è difficle valutare chi si nasconde realmente dietro un’icona (foto, immagine, disegno) ed una serie di dati personali fittizi. Questo è quello che si chiama però democrazia, libertà e diritto di privacy. Personalmente, trattando argomenti di attualità e di interesse sociale, prefersico mettere la mia foto e descrivermi per quello che sono, anche se questo potrebbe non piacere a qualcuno. La cosa che più mi intristisce però, è quella per cui molti giovani oggi, apparentemente forti caratterialmente, probailmente per mancanza di attenzione e dialogo in famiglia (laddove esista), passano ore davanti al PC in chat, evitando il confronto diretto con i propri coetanei. Questo se da una parte offre l’opportunità di comunicare con più tranquillità celandosi dietro un nome inventato, dall’altra, prevarica la possibilità di crescita e sviluppo armonico della propria personalità. L’interazione reale, non virtuale, in particolare nei giovani, è elemento indispensabile per la loro crescita: devono imparare a confrontarsi, ricevere dei “no”, trovare soluzioni ai piccoli disguidi tra loro coetanei, socializzare insomma…Spesso per evitare questo però, utilizzano l’interazione virtuale, dove, nel caso in cui la comunicazione non è più gradita, per qualsiasi motivo, basta un click per chiuderla…e tornare poi on-line con un nuovo nickname, pronti a rinavigare… Come tutte le cose, anche internet, quale mezzo teconologicamente avanzato delle comunicazioni, ha i suoi lati positivi e negativi, spetta sempre alla coscienza degli uomini usare tali teconologie per migliorare la propria qualità di vita anzichè “deturpare” la propria e, ahimè, in alcuni casi, quella di altri esseri umani. destabilizzanti. Non mi sto riferendo a soggetti con forti disturbi diNe parliamo?Cordialmente Massimo Catalucci