Un popolo distrutto

IO NON FESTEGGIO!


Io oggi ho il cuore listato a lutto. E il mio pensiero corre alle migliaia di meridionali che hanno pagato con la vita l'amore per la propria terra. Ai milioni di “terroni” sparsi per il mondo, apolidi per sempre, per sempre privati di radici, per sempre lontani da ciò che hanno di più caro. Solo chi ha dovuto abbandonare il luogo in cui è nato e cresciuto sa quanta fatica costa ricominciare tutto daccapo, in una terra straniera, senza i profumi e i sapori dei luoghi dell'infanzia. Perciò oggi io accenderò una candela per ricordare che il benessere di questo Paese è stato costruito con il sangue di tutti noi meridionali. Questa nazione che ci umilia e non ci riconosce come cittadini ma ci tratta come sudditi ha un debito enorme con noi, perché senza le nostre braccia, il nostro sudore, i nostri sacrifici, senza le nostre lacrime, oggi l'Italia non esisterebbe. Perciò tremate politici tutti, che nemmeno una parola avete dedicato a questo tributo che la mia gente paga da 150 anni. Che continuate a fingere che i Savoia abbiano portato benessere e progresso al Sud.  Una nuova generazione consapevole ed informata si affaccia al mondo: la mia.  Per anni abbiamo vissuto nell'oblio e nell'ignoranza storica, grazie ai revisionisti che hanno scritto falsità sul Risorgimento. Ma adesso sappiamo e la conoscenza è un'arma potente e indistruttibile. Tremate, perché la resa dei conti è vicina.(PATRIZIA PENNA)