Un popolo distrutto

Risorgimento contro l’identità italiana


Quest’anno ricorre il 150° anniversario dell’attacco che la Rivoluzione sferrò contro i popoli italiani con l’ausilio dello Stato sabaudo, al quale la massoneria internazionale aveva affidato il ruolo di portabandiera.Furono invasi manu militari - e senza dichiarazione di guerra - territori pacifici e spodestati i legittimi regnanti; furono annessi ai possedimenti piemontesi con falsi plebisciti; furono depredati tesori di Stato e ricchezze private; furono commesse violenze inaudite ancora nascoste nel segreto di archivi inaccessibili.L’esito fu la scomparsa di regni millenari, come quello Pontificio, o dalla storia gloriosa e secolare, come le Due Sicilie, e la nascita di un nuovo Stato concepito da chi “pensava all’inglese e si esprimeva in francese” con l’intenzione di cancellare le identità dei singoli popoli italiani ed in particolare quei connotati spirituali che, soli, erano i fili che le legavano tutte: la fede e la tradizione.Quel che è seguito è la radice dei “mali italiani” – etici, culturali, politici ed economici -, della mancanza di un’identità nazionale nella quale riconoscersi, della demonizzazione e dell’emarginazione di intere parti del Paese, della permanente spaccatura in fazioni che ha caratterizzato la storia di quest’ultimo secolo e mezzo.Il Seminario 2011 di Fraternità Cattolica, prende in esame gli eventi del 1860-61 per ritrovare gli autentici elementi, le note distintive, dell’identità italiana. Incontri:   ore 18.30  - Via Crispi, 36 A - Napoli venerdì 25 febbraio - Miguel Ayuso - Il legittimismo di fronte alla Rivoluzione italianalunedì 7 marzo - Guido Vignelli - Italia, l’identità tradita dal Risorgimentolunedì 21 marzo - Gennaro de Crescenzo - Due Sicilie, il Regno che poteva esserelunedì 4 aprile - Pucci Cipriani - La reazione dell’Italia pre-unitaria: il Granducato di Toscanalunedì 18 aprile - Antonella Grippo - Il brigantaggio, guerra nazionale e religiosa lunedì 2 maggio - Mario Montalto - Due Sicilie, l’aggressione militare La S. V. è invitata