Prendi un napoletano e un londinese. Roba da barzelletta, coppia che più scoppiata non si può. Ma è bastata una partita di calcio per rendere l’uno un po’ più simile all’altro e viceversa. La vittoria del Napoli sul Chelsea ha ispirato i sudditi di Sua Maestà. E sui giornali di ieri e nelle corrispondenze televisive era tutto un fiorire di omaggi alla cultura napoletana e campana. Il Vesuvio (un’arrampicata da niente in confronto alla scalata di Champions League che ora il Chelsea si ritrova di fronte, sostiene il Sun) è il più citato. Seguono le rovine di Pompei (quelle in cui si trova ora Andrè Villas-Boas che sta per perdere il posto, paragona il Guardian), la pizza e persino O’ surdato ‘nnammurato, citazione colta del Daily Mail che avvicina le sfortune del soldato che scrive la sua ultima lettera a quelle dell’allenatore del Chelsea, probabilmente in panchina per le ultime ore. Nel calderone finisce anche il detto vedi Napoli e poi muori. Che diventa: «Gioca contro il Napoli e poi muori» per il Mirror, mentre per l’Independent assume tutto un altro significato dopo aver assistito alle prodezze di Lavezzi e Cavani, che hanno assassinato senza pietà la difesa dei Blues. Lode dunque ai giornalisti inglesi, che si sono informati e sono andati finalmente oltre ai soliti stereotipi di Napoli città violenta e pericolosa, alimentati non poco dal Manchester City, che istruiva i suoi fan sulla trasferta con gli stessi patemi d’animo che si riservano a chi parte per il fronte in Afghanistan. I Blues hanno invece lasciato il compito a due tifosi che hanno vissuto per un po’ a Napoli e che hanno segnalato sul sito della squadra i posti più belli da visitare e i migliori ristoranti.
I sudditi di Sua maestà osannano Napoli
Prendi un napoletano e un londinese. Roba da barzelletta, coppia che più scoppiata non si può. Ma è bastata una partita di calcio per rendere l’uno un po’ più simile all’altro e viceversa. La vittoria del Napoli sul Chelsea ha ispirato i sudditi di Sua Maestà. E sui giornali di ieri e nelle corrispondenze televisive era tutto un fiorire di omaggi alla cultura napoletana e campana. Il Vesuvio (un’arrampicata da niente in confronto alla scalata di Champions League che ora il Chelsea si ritrova di fronte, sostiene il Sun) è il più citato. Seguono le rovine di Pompei (quelle in cui si trova ora Andrè Villas-Boas che sta per perdere il posto, paragona il Guardian), la pizza e persino O’ surdato ‘nnammurato, citazione colta del Daily Mail che avvicina le sfortune del soldato che scrive la sua ultima lettera a quelle dell’allenatore del Chelsea, probabilmente in panchina per le ultime ore. Nel calderone finisce anche il detto vedi Napoli e poi muori. Che diventa: «Gioca contro il Napoli e poi muori» per il Mirror, mentre per l’Independent assume tutto un altro significato dopo aver assistito alle prodezze di Lavezzi e Cavani, che hanno assassinato senza pietà la difesa dei Blues. Lode dunque ai giornalisti inglesi, che si sono informati e sono andati finalmente oltre ai soliti stereotipi di Napoli città violenta e pericolosa, alimentati non poco dal Manchester City, che istruiva i suoi fan sulla trasferta con gli stessi patemi d’animo che si riservano a chi parte per il fronte in Afghanistan. I Blues hanno invece lasciato il compito a due tifosi che hanno vissuto per un po’ a Napoli e che hanno segnalato sul sito della squadra i posti più belli da visitare e i migliori ristoranti.