Un popolo distrutto

La guerra delle arance


Nei giorni scorsi il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che dà
 il via libera, sostanzialmente, alle importazioni di prodotti agricoli e ittici dal Marocco. Abbassando notevolmente i dazi, infatti, le merci dell’altra sponda del Mediterraneo saranno libere di arrivare sui nostri mercati. Il rischio, ovviamente, è che saremo invasi da tonnellate di agrumi marocchini, comperati a basso costo dai rivenditori, che invece noi continueremo a pagare come sempre. Un accordo scellerato, quello approvato a Strasburgo, per favorire gli scambi con Rabat. Ci sono due aspetti gravi: non tutti gli europarlmentari italiani si sono schierati contro l’accordo; nessuno ha fatto nulla in questi giorni, nemmeno una protesta piccola piccola.  Eppure, si tratta di una notizia drammatica per l’agricoltura italiana, in particolare Meridione, come hanno sottolineato le associazioni di categoria. Ogni anno migliaia di tonnellate di arance siciliane o calabresi vanno al macero e noi cosa facciamo? Comperiamo agrumi dal Marocco. Assurdo!  Sul piede di guerra alcuni movimenti, come Noi Meridionali di Enzo Maiorana, ma è bene organizzarsi per una protesta ampia per far sentire la voce di un comparto, l’agricoltura, che è vitale per l’economia del Sud Italia.     E' evidente che questo accordo distruggerà ancora di più l'agricoltura meridionale a vantaggio delle grandi imprese del nord che si sono assicurate l'esportazione di prodotti industriali. Per amore di verità tra i pochi che hanno votato contro c'è stato Mastella e senti senti La Lega nord.  Solo una unione di tutti i movimenti e delle persone che vogliono difendere i diritti degli agricoltori e degli interessi e della Dignità dei meridionali potrà avere ragione di questi politici che definire miserabili è una generosità. Enzo Maiorana di Noi Meridionali .In Portogallo e Spagna ci sono state reazioni compatte contro il provvedimento votato, mentre in Italia siamo impegnati a pensare alla farfallina di Belen.