Ogni aspetto della vita della città di Napoli è strettamente legato alle acque che la bagnano; così gli stessi miti sulla nascita di queste coste sono simbolo della vita che sorge dal mare. Quella del mare è una presenza indissolubilmente legata alla storia, alle leggende e ad ogni attività della vita quotidiana della città di Napoli. L’immagine del golfo, con le pendici del Vesuvio sullo sfondo che degradano piano verso la costiera Sorrentina, è il biglietto da visita di questi luoghi, il panorama che attira qui turisti da tutto il mondo. Commercio, pesca, turismo; la sopravvivenza stessa di Napoli, come accade per tutte le città portuali, è stata scandita nei secoli dall’incessante e insistente cozzare dei flutti che ho di fronte. La nascita stessa dei primi centri abitati qui ha a che fare con il mare; e le leggende con cui quegli eventi ci sono arrivati dal passato sono state unite per sempre al destino della città, incise in eterno nel suo stesso nome.L’appellativo “Partenopeo”, infatti, deriva dal nome di colei che nelle leggende locali è identificata come la fondatrice di queste terre, Parthenope. Personaggio ricco di fascino, legata a questi luoghi da leggende che risalgono a popolazioni greche del III secolo a.C., Parthenope, per sua stessa natura, richiama l’idea del mare: altro non era, infatti, che una sirena.Non certo l’unica sulle coste della Campania, Parthenope era la tipica sirena delle leggende greche: un essere dalla testa di donna e il corpo di uccello rapace, diverso dalla donna dalla coda di pesce, immagine che nascerà solo nel medioevo. Il luogo in cui si diceva vivesse, insieme alle sorelle, è stato identificato con il piccolo arcipelago de Li Galli, al largo di Positano. I tre isolotti che compongono l’arcipelago erano, infatti, noti nell’antichità come “Le Sirenuse”, proprio ad indicare il luogo come dimora di queste straordinarie creature.
Il mito della nascita della città di Napoli
Ogni aspetto della vita della città di Napoli è strettamente legato alle acque che la bagnano; così gli stessi miti sulla nascita di queste coste sono simbolo della vita che sorge dal mare. Quella del mare è una presenza indissolubilmente legata alla storia, alle leggende e ad ogni attività della vita quotidiana della città di Napoli. L’immagine del golfo, con le pendici del Vesuvio sullo sfondo che degradano piano verso la costiera Sorrentina, è il biglietto da visita di questi luoghi, il panorama che attira qui turisti da tutto il mondo. Commercio, pesca, turismo; la sopravvivenza stessa di Napoli, come accade per tutte le città portuali, è stata scandita nei secoli dall’incessante e insistente cozzare dei flutti che ho di fronte. La nascita stessa dei primi centri abitati qui ha a che fare con il mare; e le leggende con cui quegli eventi ci sono arrivati dal passato sono state unite per sempre al destino della città, incise in eterno nel suo stesso nome.L’appellativo “Partenopeo”, infatti, deriva dal nome di colei che nelle leggende locali è identificata come la fondatrice di queste terre, Parthenope. Personaggio ricco di fascino, legata a questi luoghi da leggende che risalgono a popolazioni greche del III secolo a.C., Parthenope, per sua stessa natura, richiama l’idea del mare: altro non era, infatti, che una sirena.Non certo l’unica sulle coste della Campania, Parthenope era la tipica sirena delle leggende greche: un essere dalla testa di donna e il corpo di uccello rapace, diverso dalla donna dalla coda di pesce, immagine che nascerà solo nel medioevo. Il luogo in cui si diceva vivesse, insieme alle sorelle, è stato identificato con il piccolo arcipelago de Li Galli, al largo di Positano. I tre isolotti che compongono l’arcipelago erano, infatti, noti nell’antichità come “Le Sirenuse”, proprio ad indicare il luogo come dimora di queste straordinarie creature.