Le isole Tremiti o «Isole Diomedee» sono un arcipelago dell'Adriatico, sito a 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano. Diomede l'eroe greco, nel sec. XI a C., reduce dalla guerra di Troia, giungesse a Tremiti e poi nel Promontorio, sbarcando a Rodi e dirigendosi in Puglia, l'antica Ausonia, dove costruì città cui impose nomi di sua origine. Fondò le città di Vico del Gargano, Lucera, Arpi, a otto chilometri da Foggia, Siponto, presso Manfredonia ed altre città, che vamiti, coi compagni e colto da morte, fosse seppellito quivi, probabilmente nei pressi del sepolcreto greco-romano. La leggenda racconta che nacquero per mano di Diomede, quando gettò in mare tre giganteschi massi (corrispondenti a San Domino, San Nicola e Capraia Insulae Diomedeae), portati con sé da Troia e misteriosamente riemersi sotto forma di isole. Qui approdato, l'eroe ebbe il primo contatto con la Daunia, prima di sbarcare sul Gargano, nei pressi di Rodi alla ricerca di un terreno più fecondo, peregrinando per la regione dauna e unendosi in matrimonio con la figlia (Euippe, secondo alcuni Drionna, secondo altri Ecania) di Dauno, re dei Dauni. La leggenda non vuole solo la nascita delle Tremiti legata a Diomede, ma annota anche la sua morte nell'arcipelago pugliese. Molte narrazioni diverse tra loro sono accomunate dal collocare il luogo della scomparsa dell'eroe nelle isole Tremiti. Alcune parlano della morte avvenuta in seguito ad un naufragio, ma la versione più comune della leggenda narra del ritiro di Diomede, insieme ai suoi compagni, sull'arcipelago, dove andrà incontro alla morte. Sull'isola di San Nicola vi è una tomba di epoca ellenica chiamata ancora oggi tomba di Diomede.
Le isole pugliesi dove si parla l'ischitano.
Le isole Tremiti o «Isole Diomedee» sono un arcipelago dell'Adriatico, sito a 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano. Diomede l'eroe greco, nel sec. XI a C., reduce dalla guerra di Troia, giungesse a Tremiti e poi nel Promontorio, sbarcando a Rodi e dirigendosi in Puglia, l'antica Ausonia, dove costruì città cui impose nomi di sua origine. Fondò le città di Vico del Gargano, Lucera, Arpi, a otto chilometri da Foggia, Siponto, presso Manfredonia ed altre città, che vamiti, coi compagni e colto da morte, fosse seppellito quivi, probabilmente nei pressi del sepolcreto greco-romano. La leggenda racconta che nacquero per mano di Diomede, quando gettò in mare tre giganteschi massi (corrispondenti a San Domino, San Nicola e Capraia Insulae Diomedeae), portati con sé da Troia e misteriosamente riemersi sotto forma di isole. Qui approdato, l'eroe ebbe il primo contatto con la Daunia, prima di sbarcare sul Gargano, nei pressi di Rodi alla ricerca di un terreno più fecondo, peregrinando per la regione dauna e unendosi in matrimonio con la figlia (Euippe, secondo alcuni Drionna, secondo altri Ecania) di Dauno, re dei Dauni. La leggenda non vuole solo la nascita delle Tremiti legata a Diomede, ma annota anche la sua morte nell'arcipelago pugliese. Molte narrazioni diverse tra loro sono accomunate dal collocare il luogo della scomparsa dell'eroe nelle isole Tremiti. Alcune parlano della morte avvenuta in seguito ad un naufragio, ma la versione più comune della leggenda narra del ritiro di Diomede, insieme ai suoi compagni, sull'arcipelago, dove andrà incontro alla morte. Sull'isola di San Nicola vi è una tomba di epoca ellenica chiamata ancora oggi tomba di Diomede.