Un popolo distrutto

-Napolitano: "Bisogna reagire ai detrattori dell'Unità d'Italia"-


Da "REPUBBLICA" Il monito viene dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che stamane ha tenuto all'Accademia dei Licei di Roma una conferenza dedicata al 150/esimo anniversario dell'Unità d'Italia. "Il più grave motivo di divisione e debolezza che insidia la nostra unità nazionale è la divaricazione e lo squilibrio tra Nord e Sud".Incominciasse a dire qualcosa di vero su come fu fatta l'Unità d'ItaliaCaro Presidente, non so quante volte ti ho scritto, specialmente quanto ti vai a fare tutte le "putechelle" (tu, da napoletano, mi capisci) delle commemorazioni dei vari eventi relativi ai defunti (pace a loro). Mai, però, che tu abbia ricordato i 700.000 morti per essersi opposti alla "piemontisazione del Sud" che da terza Nazione Europea è diventata la "cloaca" d'Italia, anche grazie a tutti i politici che si sono succeduti fino ad oggi. Diciamolo e senza remore, nelle scuole, nei convegni, nei congressi, ovunque, che i guai del Sud si sono enormemente accentuati con la sua "annessione" allo stato sabaudo. Diciamole le verità, non dobbiamo avere timore di esse e di dirlr. D'altronde tutte le nefandezze combinate stanno venendo fuori, non si può più, tenerle nascoste. I 700.000 morti, per un ideale, e i 30 milioni circa di emigranti,  aspettano e chiedono giustizia. Fino a quando rimarranno nell'oblio e non sarà reso loro giustizia non vi potrà mai essere una vera unità nazionale. Quindi, il 2011 non sarà ricordato come" il 150/esimo anniversario dell'Unità d'Italia", ma solamente come il 150/esimo anniversario delle stragi perpetrate dai "fratelli d'Italia "( sardo/piemontesi) sui Fratelli Italiani di tutto il Sud.  Smettiamola dunque con la retorica e dedichiamoci alle cose serie. E diciamolo veramente da dove è iniziata la "divaricazione e lo squilibrio tra Nord e Sud". di Nupo da Napoli tratto da Comitati Due Sicilie