Un popolo distrutto

Nuova toponomastica, le strade montesi dicono addio ai Savoia


Si terrà mercoledì 10 marzo alle 18 presso la sala consiliare "Ludovico Quandel" del Comune di Monte di Procida la conferenza di presentazione della nuova toponomastica cittadina.Dopo un lavoro durato circa tre anni la commissione che ha portato avanti i lavori ha dato vita alla nuova nomenclatura stradale montese seguendo un lavoro scrupoloso ed attento che ha portato alla stesura di volume che rappresenta un punto di partenza per chi in futuro si immergerà in nuovi studi.Il presidente della Commissione straordinaria per la revisione straordinaria per la Toponomastica di Monte di Procida, dott. Giovanni Lubrano di Scorpaniello, in occasione della presentazione del libro  “Le strade e i toponimi di Monte di Procida”, ha detto: “I più importanti indirizzi della Commissione consistono nei seguenti elementi fondamentali. Non stravolgere, nel complesso, l’impianto toponomastico cittadino esistente con tre eccezioni: la prima, di rilevanza storica, è la decisione di abolire il cognome dei Savoia e del ramo cadetto Aosta dalle strade di Monte di Procida. Si rileva con soddisfazione come l’Amministrazione comunale stia già procedendo in tale direzione. La seconda riguarda il patriarca dell’Autonomia comunale, il cav. Ludovico Quandel cui sarà dedicata l’intera via Panoramica, dal cippo attuale fino a Cappella. La terza concerne la frazione Cappella: qui l’omonima via sarà intestata a Vincenzo Illiano, tra i fondatori del Comune con Coppola (1° sindaco) e Quandel. E, sempre a Cappella, la piazza ove è stata scoperta e valorizzata una importante necropoli militare romana, sarà insignita del nome di “Misenensis classis area” per rimarcare lo stretto collegamento esistente tra questa zona e la vicina rada del Misero, ove ormeggiava la flotta romana del Tirreno, sia in epoca repubblicana che in quella imperiale .A tali orientamenti - ha proseguito il dott. Lubrano – si unisce quello di procedere alle titolazioni delle pertinenze comunali senza nome, quali traverse di vie principali, belvedere, parcheggi, sporgenti del porto, piazza del cimitero, campo sportivo, strade interne ai plessi di case popolari, esclusivamente con cognomi e nomi di cittadini montesi che in Italia e all’estero hanno illustrato il proprio sito natio”. Avviandosi alla conclusione Lubrano ha ricordato che la Commissione ha iniziato a mettere ordine nella complessa ripartizione straordinaria montese precisando nel dettaglio ciò che è pubblico , ossia demanio comunale, compresi alcuni ultracentenari “cellai” o casali, e quanto è privato. E che i Commissari, grazie soprattutto alla signora Marisa Fevola, hanno “riscoperto” usi, costumi, antico dialetto montese attraverso la scelta di più interessanti toponimi da assegnare a luoghi di infinita bellezza.”