Un popolo distrutto

“Fuori la Lega dalla Sardegna”: il Carroccio contestato a Cagliari


Un lancio di oggetti contro il senatore Castelli, e gli allievi che attaccano l’insegnante candidata: non sembra tutto rose e fiori lo sbarco del partito del Senatùr nell’isola.
Persino una professoressa leghista candidata con il Carroccio alle prossime elezioni amministrative, è stata contestata dai suoi studenti durante il comizio della Lega Nord nel pomeriggio di fronte al Bastione di Cagliari. Maria Grazia Floris, docente di Lettere all’Istituto Agrario, mentre dai dimostranti arrivava lo slogan «Fuori la Lega dalla Sardegna» ha preso il microfono e ha salutato i suoi «ragazzi». «Sì – ha detto indicando dalle scalinate del Bastione il gruppo dei contestatori dietro il cordone di polizia - lì ci sono anche i miei allievi». Ma la professoressa ha promesso che domani, al ritorno in classe, non se la prenderà con loro.MAESTRA MAGNANIMA, ANARCHICI MENO - «Molti di loro nei giorni scorsi mi hanno incoraggiato, applaudito e convinta ad andare avanti- ha detto al termine del comizio- singolarmente condividono la mia scelta , ma, evidentemente, quando sono in gruppo è diverso». «Domani, niente ramanzina o interrogazioni a sorpresa?», le hanno chiesto i giornalisti. «Tranquilli, domani faremo la pace». Il comizio dei rappresentanti della Lega, iniziato alle 18 con l’intervento del sottosegretario Roberto Castelli si è concluso poco prima delle 19:30. Molti slogan, fischi e striscioni e solo qualche momento di tensione quando alcune bandiere della Lega sono state bruciate da un gruppo di contestatori. I manifestanti, circa 300, hanno scandito slogan contro la Lega Nord e Lega Nord Sardinia. Un cordone di poliziotti e carabinieri ha separato manifestanti e partecipanti al comizio. Quanto a Castelli, che ha sostituito Umberto Bossi il cui intervento era stato annunciato come possibile fino a ieri, ha tentato di spiegare che col federalismo la Lega Nord punta di ottenere i risultati al quale hanno sempre aspirato i padri del sardismo i manifestanti, tra i quali molti appartenenti all’area dell’estrema sinistra e dell’anarchismo, hanno intensificato le urla e gli slogan, soprattutto «fuori la Lega dalla Sardegna».ESKIMO SARDO? - Durante la contestazione a Cagliari in occasione di un comizio della Lega Nord c’è stato anche un lancio di oggetti contro i relatori, ha il senatore leghista Cesarino Monti. «Dopo gli insulti dei manifestanti dei centri sociali è cominciato un lancio di oggetti contro i relatori Roberto Castelli, Fabio Rizzi e il senatore candidato presidente Piergiorgio Massidda – racconta Monti – e una bottiglia piena d’acqua ha colpito prima me e poi mia moglie che mi stava accanto. È la solita manfrina contestatrice di questi violenti a cui dà fastidio l’ampio consenso che sta avendo il nostro movimento sull’isola e non solo». «È stato comunque un successo – conclude Rizzi, che è il commissario della Lega nell’isola – perchè dove siamo andati, Ogliastra, Campidano, Maddalena, Olbia, Sassari, Tortoli e altre località, la gente è con noi, la vera gente non certo questi radical chic con eskimo ritrovato».                      TRATTO DA Giornalettismo.com