Un popolo distrutto

“L’UNITA’ D’ITALIA, UNA STORIA DA RISCRIVERE”


NOVITA' EDITORIALE di Gianfranco Padula
A 150 anni dall’Unità d’Italia, e il Paese non è mai stato diviso come ora. Le celebrazioni per “rievocare” la sanguinosa conquista del Sud da parte dei Savoia risultano quanto mai inopportune, perché nonostante ormai da anni un’ampia storiografia, documentazioni, libri, ricerche abbiano portato alla luce una verità ben diversa da quella che ci hanno insegnato a scuola, ancora oggi ipocritamente si vogliono attribuire allo sterminio di un milione di persone, uomini, donne, vecchi e bambini, pagine gloriose della storia d’Italia, con falsi Eroi, come Garibaldi, Vittorio Emanale II, Cavour ed altri noti “briganti”. Ciò vuol significare che l’Italia è ancora in mano ai giochi della massoneria. L’Italia non è mai stata divisa come oggi: Nord, Centro, Sud, una frantumazione politica, storica, economica, ma anche culturale: lingue diverse, altro che dialetti. Tradizioni diverse.Oggi come mai il popolo italiano paga lo scotto di un’Italia che non c’è mai stata, ovvero che è stata fatta con il sangue di popolazioni innocenti.. Le mafie, insieme all’emigrazione sono una delle “figlie” dell’invasione del Meridione senza una dichiarazione di guerra. Ne seguirono persecuzioni, devastazioni, incendi, fucilazioni. Una vicenda molto simile a quella dei Nativi d’America, che furono sterminati per la sete di conquista degli invasori delle verdi e incontaminate praterie: episodi messi in parallelo nel libro, con date riferimenti agli eventi accaduti. Il titolo del libro è “L’unità d’Italia, una storia da riscrivere – Meridionali sterminati come gli Indiani d’America”, nelle librerie edito dalla Casa editrice Global Press Italia.Giancarlo Padula, noto giornalista e scrittore, in questa suo nuovo libro inchiesta, agile e fruibile a tutti, intende offrire elementi di riflessione e dibattito, sotto altri punti di vista. 685.000 persone uccise nel Meridione, 500.000 arrestate, molti delle quali deportate nei lager sabaudi a Finestrelle, località a 2000 metri in Piemonte, dove i prigionieri morti venivano sciolti nella calce viva; 62 paesi distrutti e dati alle fiamme. Processi sommari, impiccagioni, il fenomeno dell’Insorgenza Popolare definito brigantaggio con bandi simili a quelli dei nazifascismi durante la seconda guerra mondiale. Lo stesso Antonio Gramsci scrisse che il popolo del meridione fu ”crocifisso” dal nuovo Stato italiano. Un’invasione che è stata una vera e propria rapina del ricco e colto, all’epoca, Meridione. Le banche letteralmente svaligiate, terre confiscate, tesori preziosi confiscati. Questo è stato il Risorgimento italiano. Il Risorgimento è stata un’invenzione a tavolino della massoneria internazionale, per ridisegnare gli assetti politici e geografici dell’epoca.                       (Per richiedere il libro scrivere un’e-mail all’editore Global Press Italia:egidio.lisci@email.it ; Tel: 0744- 29.23.08 ).