Un popolo distrutto

MOSTRA SUI PADRI FONDATORI


È costata solo 250 mila euro la Mostra “I Padri Fondatori”, dedicata al cosiddetto Risorgimento e considerata l’inizio delle celebrazioni ufficiali per i 150 anni dell’unificazione dell’Italia.Organizzata dall’Istituto per la Storia del Risorgimento ed allestita dal 7 giugno al 1 agosto a Palazzo Madama, sede del Senato, che ha finanziato l’iniziativa, la Mostra è stata poi prorogata dall’11 settembre al 15 ottobre. Ai 250 mila euro del Senato vanno aggiunti i contributi degli sponsor dell’iniziativa, la Snai, società di scommesse on-line, le assicurazioni Sai ed il gruppo Bnl-Paribas. Sui costi esorbitanti della Mostra un’ interrogazione parlamentare è stata presentata dalla senatrice Adriana Poli Bortone, dell’Udc, che ha denunciato anche «la mancanza di un comitato scientifico adeguato» e «l’impossibilità di avere notizie sugli organizzatori della mostra e sugli altri soggetti coinvolti». Tra questi ultimi vi sarebbe stato il giornalista televisivo Bruno Vespa. «Non si sa come siano stati utilizzati i soldi (al Senato per esempio, non risultano compensi a Vespa) dalla società chiamata ad organizzare l’evento», ha scritto il settimanale l’Espresso.La società scelta per allestire la Mostra è la Comunicare Organizzando srl, di Roma, nella quale sono azionisti Alessandro Nicosia e Maria Cristina Bettini, cugina di Goffredo Bettini, dirigente del Pd romano, e stretto collaboratore di Walter Veltroni (l’Espresso, 30.9.2010). (tratto da Lettera Napoletana 32/10)