Un popolo distrutto

Lutto cittadino nei comuni vesuviani contro la discarica


É lutto cittadino oggi nei comuni della zona vesuviana. Tutta la popolazione si è riunita pacificamente questa mattina alle nove in piazza Vargas a Boscoreale, per protestare contro l'apertura della seconda discarica nel comune di Terzigno. I cittadini di Trecase, Boscoreale, Boscotrecase e Terzigno hanno deciso di chiudere scuole, negozi e qualsiasi altra attività per celebrare un vero e proprio funerale. Tutte le città sono state tappezzate da manifesti funebri su cui è stato scritto “ Dopo una lenta e lunga agonia è morto avvelenato dai rifiuti tossici della discarica, il Parco Nazionale del Vesuvio”.
Un coro unanime si è alzato da parte di tutta la popolazione, guidata in testa dai sindaci e accompagnata da uomini donne e moltissimi bambini. La manifestazione inoltre, è stata appoggiata da molte scolaresche del circondario e tanti studenti delle scuole superiori di Torre Annunziata e Pompei hanno voluto dimostrare la loro solidarietà ai cittadini partecipando alla protesta. Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, che da poco ha terminato lo sciopero della fame, è intervenuto durante il corteo: «Stiamo assistendo ad una straordinaria partecipazione della città che dalle prime delle ore della mattinata sembrava spettrale a causa della chiusura di ogni attività e che si è ravvivata con la presenza di migliaia di cittadini, a cominciare dai bambini, che stanno sfilando per le strade per rivendicare il diritto alla salute. Voglio dire grazie a tutti per la vicinanza e la solidarietà manifestataci in giorni difficili. La battaglia va avanti finché non avremo sventato definitivamente il pericolo della apertura della seconda discarica ». Una protesta pacifica e compatta, che ha visto schierato in prima linea anche il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalme, che ieri sera ha presieduto una veglia di preghiera in piazza Pace a Boscoreale, conclusasi con una fiaccolata. Oggi intanto, è previsto un incontro tra i sindaci dei quattro comuni interessati e il consiglio provinciale.