Un popolo distrutto

ANCHE SE SEI ONESTO SEI TERRONE QUINDI PAGA ANCHE QUELLO CHE NON TI SPETTA


Se sei un automobilista residente al sud e ti chiedi:Perché devo pagare di assicurazione più di chi ha la mia stessa classe di rischio ma risiede al nord?Perché se sono in prima classe devo pagare di più di un automobilista del nord che è in terza classe mentre invece dovrei essere premiato perché sono in una zona a più alto rischio?Perché mi devo sentire giudicato dal resto d'Italia "truffatore delle assicurazioni", e quindi discriminato anche socialmente, mentre ho il vago sospetto che il truffato sia io?Perché non si trova un metodo di valutazione del rischio assicurativo che tenga conto della effettiva ed oggettiva capacità individuale di guida che non discrimini le persone perbene? CONTRO LA DISCRIMINAZIONE ECONOMICA E SOCIALE IN ESSERE NEI CONTRATTI DI ASSICURAZIONE RC AUTO DA PARTE DELLE ASSICURAZIONI ED ALLA QUALE SONO SOGGETTI I CITTADINI ITALIANI RESIDENTI AL SUD ITALIA RISPETTO AI RESIDENTI AL NORD. Tale disparità di trattamento è assolutamente iniqua e discriminante in quanto cittadini italiani con analoga capacità di guida e storia infortunistica sono soggetti a condizioni economiche assicurative completamente diverse. Tale discriminazione è, allo stato attuale, una discriminazione “di Stato”, in quanto l'assicurazione RC auto è, per legge, obbligatoria per poter circolare. Ad oggi è assolutamente impossibile per un automobilista napoletano, che si trova ad esempio in prima classe di rischio, trovare condizioni economiche pari, o almeno simili, a quelle di un connazionale residente nel Trentino che ha la medesima classe di rischio. Ancora più assurdo che lo stesso automobilista paghi più di un automobilista residente in Trentino che si trova, ad esempio, in quarta classe di rischio in quanto risiedere in una città, per così dire, ad alto rischio assicurativo e essere in prima classe dovrebbe essere per l'automobilista non penalizzante, bensì premiante. Tale discriminazione è inoltre odiosa in quanto discrimina socialmente i residenti di una vasta area del paese che si trovano ad essere genericamente considerati “truffatori del sistema assicurativo” dai residenti nel resto dell'Italia alimentando luoghi comuni e divisioni sociali e territoriali. Chiediamo pertanto che venga posto termine al metodo di valutazione del rischio assicurativo attualmente in essere a favore di altra soluzione che tenga conto della effettiva ed oggettiva capacità individuale di guida e che non discrimini parte egli italiani. Questa non è una petizione portata avanti da chi vive al sud, è una petizione di chi si ritiene, e sente, cittadino italiano.                                                           Luciano Colella e Antonio Catalano, cittadini italiani residenti al sud.Se ritieni giusto firmare linka: http://www.petitiononline.com/cogito01/petition.html