Un popolo distrutto

Tenente Giuseppe di Bello eroe del nostro tempo


Giuseppe Di Bello è un tenente di polizia forestale lucano, che sta lottando per difendere la propria terra dall’avvelenamento e dalla morte per inquinamento.
E’ stato sospeso dal servizio di polizia in quanto denunciato dell’allora Assessore regionale all’ambiente Avv. Santochirico per aver reso pubbliche delle analisi sull’inquinamento delle acque del Pertusillo, invaso che fornisce acqua potabile a Lucania e Puglia.Il supposto reato è la rivelazione di segreti d’ufficio, eppure, sui reati ambientali che mettono in pericolo la salute pubblica non può esserci segreto d’ufficio, dice il tenente, anche per quanto stabilito dalla Convenzione di Aarhus ratificata dall’Italia nel 2001. La vicenda del Sig. Di Bello presenta risvolti legali giudiziari di interesse rilevante, e senz’altro interessanti risultano anche gli aspetti ambientali e sanitari delle sue denuncie, ma a noi interessa la vicenda umana di quest’uomo, padre di famiglia di 4 figli, con un buon lavoro ed un buono stipendio, in una terra che offre poco o niente sul piano occupazionale, tutte motivazioni che inducono generalmente un individuo a starsene tranquillo, e magari a chiudere un occhio se si vede qualcosa che non va per il verso giusto o se c’è qualche irregolarità come si dice “che la dobbiamo cambiare noi l’Italia” e poi ancora “chi si fa i cazzi suoi campa cent’anni”. Ebbene il Sig. Di Bello operando nel campo del monitoraggio ambientale, osservando a suo avviso dei livelli di inquinamento non compatibile con l’uso potabile dell’acqua ha proceduto senza esitazione ad eseguire privatamente le analisi ed a diffondere l’allarme per la salute dei lucani e dei pugliesi e per la tutela del territorio, essendo ben conscio che taluni non avrebbero gradito. E se gli si chiede ma perché l’avete fatto Sig. Di Bello? lui risponde senza esitazione: per amore del mio territorio e del mio popolo.A queste parole poco altro da aggiungere, diciamo solo che di queste persone e di questi atti eroici abbiamo bisogno per il riscatto del nostro territorio, a prescindere dall’appartenenza e colore politico.Scritto da Angela DinuzziForza e Onore al compatriota Giuseppe Di Bello