Lamezia Terme - Diverse associazioni lametine hanno aderito alla carovana dei briganti-migranti, "Un percorso che va da Caulonia a Teano". In particolare, hanno aderito l'Arci, la Caritas Diocesana, la Fish Calabria onlus e altri importanti sodalizi. Per l'occasione, giovedì, nell'ambito dell'iniziativa che si svolgerà a Teano, interverranno il sindaco Speranza e don Giacomo Panizza. «La Calabria, il Sud non sono solo lo sfruttamento, l'umiliazione e la deportazione dei fratelli migranti dei campi rosarnesi – hanno spiegato gli organizzatori dell'evento – sono il silenzio, le sotterranee collusioni mafia-istituzioni, sono la mentalità mafiosa, sono la mattanza delle faide, sono l'omertosa fertilità del crimine, sono la cronica disoccupazione, sono la frustrazione dei cervelli privati di prospettive, sono la migrazione, la fuga, la resa. Sono la bruttezza. Sono il voltarsi dall'altra parte. Ma sono anche terre che iniziano a germogliare e a diffondere virus di rottura e insurrezione, anche se ancora troppo spesso nelle solitudini di chi prova a cambiare un mondo che non ci piace. Sono la fraterna ospitalità di Riace e Caulonia, sono le reti e i comitati che b lottano contro le ingiustizie sociali. Sono le organizzazioni che accompagnano i malati a fare dialisi, che aiutano gli anziani e i disabili, che lottano contro gli incendi e l'inquinamento».
IL SINDACO DI LAMEZIA E DON GIACOMO PANIZZA OSPITERANNO LA CAROVANA DEI BRIGANTI MIGRANTI
Lamezia Terme - Diverse associazioni lametine hanno aderito alla carovana dei briganti-migranti, "Un percorso che va da Caulonia a Teano". In particolare, hanno aderito l'Arci, la Caritas Diocesana, la Fish Calabria onlus e altri importanti sodalizi. Per l'occasione, giovedì, nell'ambito dell'iniziativa che si svolgerà a Teano, interverranno il sindaco Speranza e don Giacomo Panizza. «La Calabria, il Sud non sono solo lo sfruttamento, l'umiliazione e la deportazione dei fratelli migranti dei campi rosarnesi – hanno spiegato gli organizzatori dell'evento – sono il silenzio, le sotterranee collusioni mafia-istituzioni, sono la mentalità mafiosa, sono la mattanza delle faide, sono l'omertosa fertilità del crimine, sono la cronica disoccupazione, sono la frustrazione dei cervelli privati di prospettive, sono la migrazione, la fuga, la resa. Sono la bruttezza. Sono il voltarsi dall'altra parte. Ma sono anche terre che iniziano a germogliare e a diffondere virus di rottura e insurrezione, anche se ancora troppo spesso nelle solitudini di chi prova a cambiare un mondo che non ci piace. Sono la fraterna ospitalità di Riace e Caulonia, sono le reti e i comitati che b lottano contro le ingiustizie sociali. Sono le organizzazioni che accompagnano i malati a fare dialisi, che aiutano gli anziani e i disabili, che lottano contro gli incendi e l'inquinamento».