BRIGANTI MIGRANTI

I BRIGANTI A LAMEZIA


 A Teano, luogo emblematico del processo dell' unità d' Italia per l' incontro avvenuto 150 anni fa tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II, approderà la Carovana dei Briganti Migranti che partirà da Caulonia.A Teano la Carovana si fermerà dal 22 al 26 ottobre prossimo con lo scopo di stringere un nuovo patto tra gli italiani e una nuova Unità alla presenza anche dei rappresentanti degli stranieri in Italia e di significative espressioni lametine quali il sindaco Gianni Speranza e don Giacomo Panizza. L' incontro, in particolare, si prefigge di promuovere e rilanciare progetti di accoglienza e unità in un' ampia dimensione che va al di là dei confini italiani. La carovana "Briganti/migranti", come si legge in una nota, « passerà e sosterà a Lamezia Terme il 14 ottobre prossimo alle ore 17 e sarà accolta da tutti gli enti che hanno promosso l'accoglienza di rifugiati politici e richiedenti asilo, attivando il progetto «Sprar - Mal casa», presso un bene confiscato alla criminalità, sito in via Foderaro 163. Nella stessa sede sono previste una serie di iniziative, tra cui proiezioni di documentari e filmati, mostra fotografica, e una tavola rotonda sul senso della marcia». Aderiscono all'iniziativa: Arci Lamezia Terme Vibo Valentia, Arci Servizio Civile Lamezia Terme Vibo Valentia, Associazione Mago Merlino, Cooperativa Il Delta, Cooperativa Inrete, Associazione IntegrAzioni Calabria, Comunità Progetto Sud, Circolo Martin Luther King, Circolo Buster Keaton, R-Evolution Legalità, Lila Calabria, Caritas Diocesana di Lamezia Terme, Associazione La Strada, Cooperativa Ciarapanì, Fish Calabria Onlus. L' iniziativa nasce dalla constatazione che la Calabria si presenta come una medaglia con due facce: una positiva ed un' altra negativa. Due aspetti contrastanti in cui al malaffare e alla mafiosità si contrappongono la lotta e la resistenza, il riscatto e la disubbidienza. Quindi una Calabria animata dalla voglia di accoglienza e solidale generosità, una Calabria costellata di sacrifici e speranze, una Calabria «di donne e di uomini che ancora hanno i sogni». Ma nel Sud c'è anche altro: i delittuosi respingimenti verso la Libia, lo sfruttamento, l'umiliazione e la deportazione dei fratelli migranti nei campi rosarnesi della vergogna, il silenzio, le sotterranee collusioni mafia-istituzioni, la mentalità mafiosa, la mattanza delle faide, l'omertosa fertilità del crimine, la cronica disoccupazione, la frustrazione dei cervelli privati di prospettive, la migrazione, la fuga, la resa. Per fortuna, però, tra tanta criticità si avvertono i segnali di cambiamento come quello «della fraterna ospitalità di Riace e Caulonia, le reti e i comitati che battagliano con grinta e passione contro le ingiustizie sociali e lo stupro del territorio, le associazioni che denunciano, le organizzazioni che accompagnano i malati a fare dialisi, che aiutano gli anziani e i disabili, che lottano contro gli incendi e l'inquinamento, gli amministratori che dicono di no, le cooperative che tra attentati e intimidazioni generano sapori e lavoro dai terreni confiscati alle mafie».Lina Latelli NuciferoFonte: Il Quotidiano