BRIGANTI MIGRANTI

DIARIO BRIGANTE DEL 30 OTTOBRE 2010


La sveglia stamattina suona presto per i Briganti. Alle 6 Giulia e Daniela partono da Reggio Calabria per andare a recuperare Giovanni Cienfuegos a Campo Calabro e allo stesso orario Giuseppe (autore di Cuba Oggi) parte col furgone Francesco da Canolo, Aspromonte, per raggiungere la costa ionica. Alle 8 l’auto di Daniela e il furgone Francesco sono a Caulonia a prendere Giovanni Maiolo (che è sempre l’autore di Elisewin) che li porta a fare una mega colazione con Daniela che ci da dentro di brutto.
Francesco con a bordo i 3 briganti maschi è seguito dall’auto di Daniela e Giulia. Stavolta non si sta insieme perchè le ragazze e Cienfuegos devono rientrare a Reggio la sera. Giovanni M. non resiste alla voglia di rompere le palle alla brigantA assente e sveglia al telefono Adelaide che è sempre felice di sentirci. Un paio di ore con una sola pausa pipì e i briganti cominciano a intravede le decine e decine di pale eoliche che assediano Crotone. Tutti a favore delle energie alternative, ma qui si esagera…
Nel luogo del sit-in contro i velENI di stato si ritrovano vecchi e nuovi compagni di lotta.
I briganti restano sorpresi quando vedono sbucare con la loro maglietta rossa un compagno!
Il brigantaggio prende piede…
Un cane indossa la mascherina contro l’inquinamento
e ritroviamo Silvio Messinetti, giornalista de “il Manifesto”.
Gli interventi al megafono si susseguono e indicano tutte le buone ragioni per sostenere le battaglie ambientaliste che vanno dallo Stretto al Pollino.
Per il pranzo i briganti, che hanno bisogno di un momento di riflessione, si staccano dagli altri militanti e in una strada di Crotone dall’aspetto molto sudamericano individuano una bottega dove rimediare qualche panino da consumare in strada appoggiati a Francesco. Poi puntata all’assemblea ambientalista dove Giovanni M. viene intervistato da Radio Ciroma di Cosenza su vari temi tra cui il lavoro e il brigante illuminato si lancia nella disquisizione che non è vero proprio per nulla che il lavoro nobilita l’uomo, soprattutto quando si tratta di lavori arrangiati e senza diritti, quelli a cui è costretta la nostra generazione precaria per riuscire a campare. E invoca il reddito di cittadinanza per tutte e tutti.
 Quando l’assemblea annuncia che il sindaco di Lamezia Gianni Speranza (che aveva accolto nella sua città i Briganti Migranti durante la carovana verso Teano) ha fatto un’ordinanza che impedisce ai camion che trasportano rifiuti di altre regioni di attraversare il territorio della sua città (in Calabria si stanno portando 300 tonnellate al giorno di rifiuti campani, quelli, per intenderci, che a Terzigno non hanno voluto, facendo insorgere la popolazione) scatta automatico ma convinto l’applauso. Bravo Gianni!All’assemblea restano Giulia, Daniela e Cienfuegos. Giovanni M. e Peppe si staccano e, dopo avere scambiato ancora qualche contatto con altri compagni, riprendono la 106 in direzione Corigliano, patria della brigantessa Adelaide. Lungo il percorso restano esterrefatti per le gigantografie di S. Pio e di madonne varie piazzate ai bordi della statale. Mentre la compilation dei Briganti Migranti, prodotta in serie limitata da Cienfuegos, gira e rigira nel lettore di Francesco, Giovanni M. si perde al telefono con Elisabetta e si organizza il prossimo fine settimana a Torino, dove porterà l’esperienza dei briganti e da cui tornerà solo per fare la valigia e partire per il Perù.I due arrivano a Corigliano ma Adelaide è ancora a Lamezia per un’assemblea Anpas e a Giovanni M. e Peppe non rimane che fare i turisti e camminare e camminare…Quando finalmente rientra Adelaide gli da appuntamento a Cantinella e va a recuperarli guidando l’ambulanza della sua associazione. Casa di Adelaide è bellissima
e il suo terrazzino ancora di più. Ci sono anche Assunta, Mariella e Marcella a gustare l’ottima cena e il successivo cazzeggio che dura fino a quando i briganti non cedono alla stanchezza.
Ma prima di dormire i briganti che hanno finalmente ritrovato Adelaide sentono la nostalgia di Cienfuegos e Giovanni M. gli telefona facendosi raccontare in vivavoce una delle sue barzellette politicamente scorrette (e chi lo ha conosciuto sa di cosa parliamo!).Adelaide si addormenta leggendo “L’ultima riga delle favole”, Giovanni M. leggendo “Internazionale” e Peppe…  già dorme alla grande!