librini e cappuccini

Piccolo massaggino dell'ego


Ero sul pullman, tornando a casa, e guardavo dal finestrino: adoro osservare le finestre accese ed immaginare la vita dentro quelle stanze, suoni e colori dalle TV, vocine di bimbi che giocano, mamme che cucinano. Ed intanto riflettevo sulla giornata: oggi e' andata bene. E' sempre piu' "automatico" raccontare le piccole grandi lotte quotidiane, le fatiche di un giorno al lavoro, mentre le giornate positive sembra quasi che passino via in sordina, senza essere altrettanto sottolineate.Forse e' perche' non mi piace dar l'impressione di esagerare in "autocompiacimento", pero' credo sia giusto, ogni tanto, riconoscere qualcosa di bello, di "scorrevole".Per cui dedico queste righe alla mia giornata lavorativa che e' filata via liscia; le mille cose da fare sono state fatte con la giusta e piacevole collaborazione fra colleghi, che non e' cosi' scontata, e addirittura i "capi" hanno mostrato apprezzamento per i lavori fatti. Non solo, ma uno di loro, di ritorno dopo qualche settimana di ferie, ha avuto il piacere di fermarmi, ad un certo punto, e con sincero interesse ha voluto sapere di me, di come stavo, di come procedevano le mie giornate "di attesa"; mi ha chiesto se avevo gia' iniziato a comprare vestiti nuovi o se fossi ancora in grado di usare i miei soliti abiti (risposta: ebbene si', sono COSTRETTA a fare tanto shopping, una vera tortura...).Piccole cose, piccole attenzioni, ma che fanno bene. E che ti fanno sentire che stai facendo le cose giuste.