C’era una volta… O per meglio dire, c’erano una volta tre contadini. Una sera i tre amici, decisero che sarebbe stato meglio iniziare a coltivare un orticello tutto loro, piuttosto che accattonare in giro, per meglio fuggire dalla Strega cattiva. Questi tre erano a tutti apparsi Brutti,sporchi e cattivi e fu così che l’orticello venne, da allora in poi, chiamato . Radunarono quindi i loro amici più cari e li condussero nell’orticello, dove passarono tanto tempo felici. Non c’erano gelosie, né erbacce da estirpare, ciascuno faceva la propria parte affinché in quel luogo regnasse l’armonia. Tant’è, che chi si trovasse a passare di lì per caso, ne restava talmente affascinato da voler anch’egli restare. Certo, esistevano delle piccole regole, nulla di assurdo. Spesso uscivano tutti dall’orticello per vedersi poco più in la della Jawa, ed era bello, divertente. Fu così che gli anni passarono e uno dei tre contadini a malincuore si allontanò. Fu per sorte che anche gli amici più cari condussero le loro vite altrove, ma ecco che subito altri ne arrivavano. Una gioiosa e triste altalena di contadini che andavano e venivano, seminando e raccogliendo. Andò a crearsi una sorta di "Circolo per pochi aperto a tutti". Un delicato ossimoro che, a dispetto di alcuni, continuò a perdurare nel tempo. E in quest’andare e venire d’anime, una cosa restò a testimonianza di cos’era stato un tempo: la voglia di divertirsi tra lazzi e mazzi, storie di vita e facezie, senza mai prendersi troppo sul serio. A volte dando, a volte prendendo. Mai rubando. Nonostante ci sia chi pensi che stiamo grattando il fondo, non pago del silenzio che lo accarezza da troppo tempo. Nonostante chi cerchi di recintare l’orticello, dimenticando che fu anch’egli ramengo, al pari di chi cerca di osteggiare. Nonostante chi riesca ad esprimere se stesso soltanto infilando le dita in una buca privata. Nonostante noi, con le nostre vite, l’orticello è ancora qua…basta un tacco dodici per entrare e un po’ d’empatia per restare. Il Sindaco
Il nostro orticello
C’era una volta… O per meglio dire, c’erano una volta tre contadini. Una sera i tre amici, decisero che sarebbe stato meglio iniziare a coltivare un orticello tutto loro, piuttosto che accattonare in giro, per meglio fuggire dalla Strega cattiva. Questi tre erano a tutti apparsi Brutti,sporchi e cattivi e fu così che l’orticello venne, da allora in poi, chiamato . Radunarono quindi i loro amici più cari e li condussero nell’orticello, dove passarono tanto tempo felici. Non c’erano gelosie, né erbacce da estirpare, ciascuno faceva la propria parte affinché in quel luogo regnasse l’armonia. Tant’è, che chi si trovasse a passare di lì per caso, ne restava talmente affascinato da voler anch’egli restare. Certo, esistevano delle piccole regole, nulla di assurdo. Spesso uscivano tutti dall’orticello per vedersi poco più in la della Jawa, ed era bello, divertente. Fu così che gli anni passarono e uno dei tre contadini a malincuore si allontanò. Fu per sorte che anche gli amici più cari condussero le loro vite altrove, ma ecco che subito altri ne arrivavano. Una gioiosa e triste altalena di contadini che andavano e venivano, seminando e raccogliendo. Andò a crearsi una sorta di "Circolo per pochi aperto a tutti". Un delicato ossimoro che, a dispetto di alcuni, continuò a perdurare nel tempo. E in quest’andare e venire d’anime, una cosa restò a testimonianza di cos’era stato un tempo: la voglia di divertirsi tra lazzi e mazzi, storie di vita e facezie, senza mai prendersi troppo sul serio. A volte dando, a volte prendendo. Mai rubando. Nonostante ci sia chi pensi che stiamo grattando il fondo, non pago del silenzio che lo accarezza da troppo tempo. Nonostante chi cerchi di recintare l’orticello, dimenticando che fu anch’egli ramengo, al pari di chi cerca di osteggiare. Nonostante chi riesca ad esprimere se stesso soltanto infilando le dita in una buca privata. Nonostante noi, con le nostre vite, l’orticello è ancora qua…basta un tacco dodici per entrare e un po’ d’empatia per restare. Il Sindaco