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immagineGli strumenti più presenti nei gruppi di Blues sono sicuramente quelli a corda e, tra questi, soprattutto la chitarra. Non si sa per quale ragione ma la chitarra è arrivata a simboleggiare una qualità semplice e onesta della musica Blues.
La chitarra può cantare, piangere, parlare, ridere, grugnire, urlare, fluttuare, gridare, sciogliere, rabbrividire. Forse è la natura semplice e allo stesso tempo complessa della chitarra che l'ha resa lo strumento preferito tra gli artisti Blues.

Per quanto concerne l'uso della chitarra nel blues diversi sono i motivi, la semplicità di trasporto,il basso costo ovvero uno strumento popolare, strumento solista e di accompagnamento, ma sopratutto la possibilità di esprimere le "blues notes" affiancando la voce umana. Utilizzando al scala pentatonica minore con la terza e la settima della scala maggiore calanti di un mezzo tono, sfruttanto il "bending" overo il "tirare le corde" per ottenere "sfumature" tra le note, si ha una possibilità espressiva pari solamente alla voce umana. (R. Pareschi)

Le chitarre sono divise in:

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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da Moses75

Robert Johnson 

Luogo di nascita: Hazlehurst, MS
Data di nascita: 8 Maggio 1911
Data di morte: 16 Agosto 1938
Strumento: Chitarra, Voce                                                   

immagineRobert Johnson è senza dubbio il più celebrato dei bluesmen del Mississipi che negli anni 30 sintetizzarono e svilupparono ciò che era stato creato fin allora da un punto di vista chitarristico e vocale. Figlio illegittimo di Julia Dodds e Noah Johnson, nacque nel 1911 a Hazlehurst, nella parte meridionale dello Stato del Mississipi, ma si trasferì presto con la madre nella parte nord, nella piccola città di Robinsonville attorno 1920. Un’infanzia ai margini che segnò il carattere di Johnson, sempre più introverso e rissoso con il passare degli anni e che contribuì ad avvicinare il giovane Robert alla musica ed in particolare al Blues ed alla chitarra. Cresciuto musicalmente sotto l’influenza di Son House, Charlie Patton e Willie Brown, i quali nel 1930 si esibivano in feste, locali e pic nic dalle parti di Robinsonville, il piccolo Robert prima di assorbire i rudimenti della chitarra, la maggior parte dei quali guardando il fratello più grande Charles, imparò autodidatta a suonare l’armonica.
Non si conosce molto della vita personale di Johnson se non che verso il 1930, dopo aver trascorso alcuni anni a Memphis, si sposò e si trasferì con sua moglie Virginia Travis a Robinsville; quest'ultima morì durante il parto del primogenito, anch'esso deceduto insieme alla madre. Il diciannovenne Robert si vide sparire in pochi istanti la sua piccola famiglia di cui andava orgoglioso e se fin da allora vedeva il proprio futuro nient'altro che come mezzadro nei campi di cotone del Mississippi, da quel giorno si rifugiò nella musica per cercare sollievo dalla profonda ferita.
Il Bluesman Ike Zinnerman divenne il suo maestro e i due cominciarono presto ad esibirsi nelle strade del piccolo paese; l'anno seguente, Robert Johnson si sposò nuovamente con una certa Calletta Craft e i due decisero di trasferirsi a Copiah County, un piccolo villaggio a sud di Huzlehurst, ma il legame durò poco, anche perchè la mente di Johnson era altrove, totalmente stregato dalla chitarra che non lasciava mai, esercitandosi giorno e notte.
immagine
In un tempo incredibilmente breve, egli raggiunse livelli così straordinari nel suonare la chitarra in stile Blues che presto la fama di grande Blues player si diffuse nell'intero Mississippi, così decise di intraprendere la carriera di musicista itinerante, viaggiando per tutte le principali città del Sud: Clarksdale, Rosedale, Itta Bena, Greenville, Shaw, Gunnison, Hollandale, Tunica, Marvell, Yazoo City.
Tornando un giorno nel vecchio paese di Robinsville, Son House e Willie Brown rimasero a bocca aperta nel vedere che dannato chitarrista era diventato il piccolo e gracile Robert. Nelle registrazioni del '36 e del '37, si può percepire le radici di Robert Johnson provenienti non solo da Son House e Willie Brown, bensì anche da altri come Skip James, Johnny Temple e Hambone Willie Newbern, con i quali Johnson ebbe la possibilità di venir a contatto nelle sue scorribande lungo il Grande Fiume del Sud. Realizzò anche alcune registrazioni con Bluesmen del calibro di Leroy Carr, Peetie Wheatstraw e Lonnie Johnson.
Era molto geloso del suo stile di suonare e non rivelava mai a nessuno i segreti della sua tecnica, dopotutto era la sua unica fonte di vita. Trascorse la maggior parte del tempo a viaggiare e spostarsi nelle varie città del Delta, cercando di assorbire qualsiasi tipo di influenza musicale, ogni ora del giorno o della notte era buona per mettersi in partenza, spostarsi era una necessità irrinunciabile.
L’inconfondibile voce, soffocata dall’appassionata e agonizzante tensione, insieme alla brillante tecnica chitarristica che svaria dall’energetico percussivo fraseggio slide ad efficaci pattern di basso ereditati dai primi pianisti di Boogie Woogie fa sì che Robert Johnson sia considerato la personificazione del Delta-Blues; tale celebrazione deriva non solo dall’influenza, il talento e il fascino musicale che egli ha esercitato ed esercita tutt'ora sui musicisti che lo hanno succeduto, ma anche dal mistero, dalla leggenda che avvolge la vita di questo straordinario artista: il mito che circonda la sua immagine racconta di un incontro che Robert Johnson fece allo scoccare della mezzanotte ad un incrocio con un misterioso uomo vestito completamente di nero dal volto coperto, il quale in cambio di un’ ineguagliabile abilità chitarristica chiese a Johnson il sacrificio della sua anima; egli accettò l’affare proposto e l’uomo dell’incrocio improvvisamente scomparve così come era apparso, lasciando Johnson in ginocchio, improvvisamente esausto.
Al di là di questa affascinante ed inquietante storia, si sa ben poco di come Johnson abbia potuto in così breve tempo sviluppare queste irresistibili capacità di compositore e chitarrista. A testimonianza del talento del figlio del Blues coloro che hanno sia viaggiato che suonato con lui dicono che fosse capace di conversare in una stanza piena di persone senza prestare la minima attenzione alla musica di una radio che si poteva udire a malapena nella confusione, ma che il giorno dopo era capace di suonare nota per nota le canzoni che erano state trasmesse!! Il persistente tema presente in molti suoi Blues era il quasi mistico sentimento di disperazione e persecuzione che provocavano in lui gli spiriti demoniaci che egli diceva aleggiavano nella sua anima; questa battaglia interiore emerge in pezzi come “Cross Road Blues”, “Preachin’ Blues”, "If I had Possession over Judgement Day”, “Stones in my Passway”, “Hellhound on my Trail” e “Me and the Devil”.
Robert Johnson ha dipinto quadri nelle sue canzoni che riflettevano il suo stile di vita di viaggiatore, donnaiolo, uomo di strada sempre e comunque immerso nell’eccesso. Fra i suoi pezzi leggendari troviamo “ I Believe I Dust my Broom”, “Sweet Home Chicago”, “Rambling on my Mind”, “Terraplane Blues”, “They’re Red Hot”, “Walking Blues”,”Drunken Hearted Man”. Vi era anche un lato romantico nell’animo di Johnson, rintracciabile in Blues come “When you got a good Friend”, “Little Queen of Spades”, “Love in Vain”, “I’m steady Rolling Man”, “Honeymoon Blues”.
Questo genio musicale incontrò la morte improvvisamente e tragicamente all’età di 26 anni, vicino Greenwood, Mississippi, nel pieno del suo successo, avvelenato in un locale notturno da un uomo convinto che Johnson corteggiasse sua moglie.
Nella sua breve carriera registrò solamente una trentina di brani, ma lasciando una straordinaria eredità musicale per tutti i musicisti Blues, da Robert Lockwood a Johnny Shines, David Edwards, Eddie Taylor e due giganti del Blues cittadino di Chicago del dopoguerra come Muddy Waters ed Elmore James. Sua madre e suo cognato assistetterò alla sepoltura nel cimitero della vecchia Zion Church, vicino a Morgan City, Mississipi. A 50 anni dalla sua morte nel 1990 la Colombia Records ha pubblicato in formato CD una raccolta completa che è diventata in breve tempo disco d’oro ed ha vinto il premio Grammy come miglior album dell’anno negli Stati Uniti. Nessuno come Robert Johnson, forse con l’eccezione di Jimi Hendrix, è riuscito a tracciare una nuova strada nelle potenzialità espressive della chitarra e della musica in generale, indicando inesplorati sentieri da battere per le future generazioni di musicisti; Johnson e Hendrix uniti da un tragico destino, alieni provenienti da chissà quale pianeta .

Discografia

1936 Nothing But the Blues: Cross Road Blues History 1966 King of the Delta Blues Singers Columbia/Legacy 1970 King of the Delta Blues Singers, Vol. 2 Columbia/Legacy 1976 Legacy Columbia 1990 The Complete Recordings Columbia/Legacy 1990 Delta Blues: The Alternative Takes Aldabra 1997 King of the Delta Blues Columbia/Legacy 1998 Gold Collection Retro Music 1998 King of the Delta Blues Singers, Vols. 1-2 Columbia

Dal sito: www.bluesandblues.it


 
 
 

Post n°4 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da Moses75

Muddy Waters
Luogo di nascita: Rolling Fork - Mississippi
Data di nascita: 1915

Strumento: Chitarra

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immagineIl vero nome di Muddy Waters (acque fangose) è McKinley Morganfield.
Egli nasce il 4 aprile del 1915 nella regione statunitense conosciuta come "Delta del Mississippi". All'età di 3 anni rimane orfano e viene allevato dalla nonna paterna.
A 7 anni, da degno musicista blues, inizia a suonare l'armonica e a lavorare nelle piantagioni lottando ogni giorno con la povertà e il razzismo.
Durante l'epoca del proibizionismo egli emigra verso gli stati del sud vivendo da vagabondo .
Nel 1932 ha la sua prima chitarra acustica e forma una piccola band incidendo anche un singolo che sarà presto dimenticato.
Negli anni '30 incide per la CHESS una serie di successi che definiranno poi il cosiddetto "Chicago Sound".
Nel 1960 aderisce al Newport Jazz Festival e successivamente incide dei brani insieme a Berry e Diddley.
Il suo ultimo album è "King Bee" del 1981. Due anni dopo, a causa delle sue critiche condizioni di salute, è costretto a tornare a Chicago dove morì d'infarto il 30 aprile 1983.

Discografia

1941 First Recording Sessions 1941-1946 Document 1948 I can't be satisfied Chess 1950 Rolling Stone Chess 1953 Baby Please don't go Chess 1954 (I'm Your) Hoochie Coochie Man Chess 1955 Mannish Boy Chess 1956 Got My Mojo Working Chess 1956 Louisiana Blues Chess 1956 Mississippi Blues London 1960 At Newport Chess 1960 Muddy Watersy sings Big Bill Broonzy MCA/Chess 1963 Folk Festival of the Blues MCA 1964 The best of Muddy Waters London 1964 Folk Singer Chess 1964 Muddy Waters Chess 1965 Live Recordings 1965-1973 Wolf 1965 Muddy Waters with Little Walter Vogue 1965 The Real Folk Blues MCA/Chess 1966 Down on Stovall's Plantation Bounty 1966 Muddy Waters: The Blues Man Polvdor 1966 Muddy, Brass and Blues Chess 1967 Blues from Big Bill's Copacabana MCA/Chess 1967 Muddy Brass & the Blues Chess 1967 More Real Folk Blues MCA/Chess 1968 Super Blues Chess 1968 Super Super Blues Band Chess 1968 Electric Mud Chess 1969 After the Rain Chess 1969 Fathers and Sons Vogue 1969 Sail on Chess 1970 Vintage Mud Sunnyland 1970 Back in the Good Old Days Syndicate 1970 Good News Syndicate 1970 Goin'Home: Live in Paris 1970 New Rose 1970 They call me Muddy Waters [I] MCA/Chess 1971 They call me Muddy Waters [II] Chess 1971 Live at Mister Kelly's Chess

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

DOWNHOME (session).

Post n°5 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da Moses75

Questo è il bello del blues.

Basta veramente poco...anima,

cuore e sentimento!


 

 http://www.bluesguitar.it

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da Moses75

Texas Alexander
Luogo di nascita: Texas

Data di nascita: 1880 or 1900
Strumento: voce

immagineDiverso della maggior parte degli altri blues-men della sua era, Alexander non ha mai imparato come suonare il piano o qualunque altro strumento. In primo luogo ha registrato in 1927 per l' etichetta di Okeh; e in tutto ha registrato più di sessanta titoli, la maggior parte di cui sono stati ascoltati prima di 1930. Alcune sessioni sono state fatte con gli sceicchi del Mississippi, altri con il re celebre Oliver del trumpeter di jazz ed il pianista Clarence Williams. Un cantante orientale di prima generazione , ' il Texas " Alexander ha sviluppato uno stile vocale collegato molto attentamente ai grandi del genere blues, sin da piccolo ha lavorato nei campi del cotone e sui gruppi della ferrovia, Alexander era un ragazzo indeciso che ha vissuto per un istante nella sezione profonda di Ellum di Dallas, e si presume che abbia passato il tempo in prigione per un omicidio. Ha continuato ad andare alla deriva e cantare gli azzurri durante i 1940s. In 1947, ha registrato con Lightnin ' Hopkins per Aladdin. Alexander muore a Huston nel 1955

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Discografia 

1999 98 Degrees Blues Catfish 1999 Texas Troublesome Blues Agram Blues 1995 Texas Alexander, Vol. 1 (1927) /

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da Moses75

Kokomo Arnold
Luogo di nascita: Lovejoy (Georgea)

Data di nascita: 15 febbraio 1901
Strumento: /

immagine"….delivers la cosa reale. Shouter di Soulful e solista Scorching, effettua componimenti blues profondi e duri come se la sua vita stesse pendendo da un filo. GIOCATORE DI CHITARRA Chitarrista moralista LUTHER ALLISON non è una tipica leggenda blues con il suono potente della sua chitarra e paragonabile agli artisti blues tradizionali CHESTRING-BENDING e CHEWALL-SHAKING é abbinato all'energia dei vocal profondi. I suoi concerti (che durano circa 3 ore). Dopo aver debuttato presso la sua casa discografica ALLIGATOR con SOUL FIXIN' MAN E BLUE STREAK, Allison ha vissuto il suo più grande successo a Parigi nel 1979. Il feroce chitarrista ricollega le righe del blues. Durante il suo giro americano compreso di radiodiffusione nazionale e di jaw-dropping, al Chicago Blues Festival del 1995, Allison non solo annuncia al mondo di essere tornato ma si afferma. Ora ha i trofei per dimostrarlo ,in quanto ha ricevuto ogni premio che il mondo del blues ha offerto. Luther Allison ha composto il capitolo seguente alla sua storia con RECKLESS. Ha guadagnato il posto di superstar in Europa, mentre in America la sua presenza si è abbassata.

Discografia

1961 Aretha Columbia Records 1962 The Electrifying Aretha Franklin Columbia Records 1962 The Tender, The Moving, The Swinging Aretha Franklin Columbia Records 1963 Laughing on the Outside Columbia Records 1964 Unforgettable, A Tribute to Dinah Washington Columbia Records 1964 Running Out of Fools Columbia Records 1965 Yeah!! Columbia Records 1965 Soul Sister Columbia Records 1967 Take It Like You Give It Columbia Records 1967 Take A Look Columbia Records 1967 Aretha Franklin's Greatest Hits Columbia Records 1967 Aretha Franklin's Greatest Hits Volume II Columbia Records 1967 I Never Loved A Man the Way I Love You Atlantic Records 1967 Aretha Arrives Atlantic Records 1968 Queen of Soul Columbia Records 1968 Lady Soul Atlantic Records 1968 Aretha Now Atlantic Records 1968 Aretha in Paris Atlantic Records 1969 Once In A Lifetime Columbia Records 1969 Soft and Beautiful Columbia Records 1969 Soul '69 Atlantic Records 1969 Aretha's Gold Atlantic Records 1970 Two Sides of Love Columbia Records 1970 The Girl's in Love with You Atlantic Records 1970 Spirit in the Dark Atlantic Records 1971 Aretha Live at Fillmore West Atlantic Records 1971 Aretha's Greatest Hits Atlantic Records 1972 In The Beginning - The World of A.F. 1960-1967 Columbia Records 1972 Young, Gifted and Black Atlantic Records 1972 Amazing Grace Atlantic Records 1973 Today I Sing the Blues Columbia Records 1973 Hey Now Hey Atlantic Records 1974 Let Me in Your Life Atlantic Records 1974 With Everything I Feel in Me Atlantic Records 1981 Aretha Franklin-Legendary Queen of Soul Columbia Records 1975 You Atlantic Records 1976 Sparkle Atlantic Records 1976 Ten Years of Gold Atlantic Records 1977 Sweet Passion Atlantic Records 1968 Aretha in Paris Atlantic Records 1978 Almighty Fire Atlantic Records 1979 La Diva Atlantic Records 1980 Aretha Arista Records 1981 Love All the Hurt Away Arista Records 1982 Sweet Bitter Love Columbia Records 1982 Songs of Faith Chess Records 1982 Jump to it Arista Records 1983 Get it Right Arista Records 1984 Aretha's Jazz Atlantic Records 1984 The Best of Aretha Franklin Atlantic Records 1985 Aretha Sings the Blues Columbia Records 1985 Who's Zoomin' Who? Arista Records 1986 Aretha Franklin - 30 Greatest Hits Atlantic Records 1986 Aretha Arista Records 1987 After Hours Columbia Records 1987 One Lord, One Faith, One Baptism Arista Records 1988 Through the Storm Arista Records 1991 What You See is What You Sweat Arista Records 1992 Jazz to Soul Columbia Records 1994 Aretha Franklin Greatest Hits 1980-1994 Arista Records 1998 A Rose Is Still A Rose Arista Records

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

J.Joplin

Post n°9 pubblicato il 30 Gennaio 2007 da Moses75

L'URLO DI JANIS immagine

Ragazzi! Come avete notato nella "Video Gallery Blues"  ci sono inseriti dei video di una strepitosa artista che con la sua carica dirompente ha contribuito ha dare forza e carisma al blues di quei tempi. Il suo nome è: Janis Joplin. Molti la ricordano per la sua fantasica partecipazione a Woodstock 69. Seguitemi nella "Video Gallery Blues"  e capirete!

                                               C.D.G.

Janis Joplin

Sepolta viva nel blues

di Claudio Fabretti

Nel 1970 si spegneva la più grande voce "blues" della storia del rock, Janis Joplin. Ecco la storia dei suoi successi, delle sue cadute, fino alla tragica notte di Hollywood. E nel suo ultimo disco, uscito postumo, la macabra profezia del suo destino: "Buried alive in the blues"

 

Il mondo del rock era ancora sotto shock per la morte di Jimi Hendrix, quel 4 ottobre del 1970, quando arrivò la notizia che al Landmark Motor Hotel di Hollywood, California, era stato trovato il corpo senza vita di Janis Joplin. Quindici giorni dopo la scomparsa del grande chitarrista, si spegneva anche la voce femminile più "blues" della storia del rock. Il referto del dottor Noguchi, capo coroner della contea di Los Angeles, non lasciò spazio a dubbi: la cantante americana era morta il giorno prima, stroncata da un'overdose di eroina. Il suo corpo fu cremato e le sue ceneri disperse nell'Oceano, lungo la costa di Maryn County, in faccia all'Oceano.
Finiva così, a soli 27 anni, l'esistenza inquieta di Janis Joplin. Una vita vissuta pericolosamente, tra droghe e alcol, da quando, appena ventenne, era fuggita dalla sua "prigione natale", come chiamava Porth Arthur (Texas), la città dove era nata il 19 gennaio 1943. Il padre lavorava in una fabbrica di lattine, la madre era impiegata in un college. Sovrappeso e con la pelle rovinata dall'acne, Janis era una ragazzina piena di complessi, che cercava rifugio nella musica. Così, a 17 anni, mollò il college e fuggì di casa. Per seguire le orme delle sue stelle musicali preferite: Odetta, Leadbelly e Bessie Smith.

Cominciò esibendosi nei club country&western di Houston e di altre città del Texas. Appena ebbe abbastanza denaro, prese un bus per la California. Era l'era hippy, e Janis entrò a far parte di diverse comuni, stabilendosi a San Francisco per alcuni anni. Per un caso, tornò in Texas all'inizio del 1966, poco prima che un suo amico, Chet Helms, diventasse il manager di un nuovo gruppo rock, "Big Brother and the Holding Company". 
La band aveva bisogno di una vocalist femminile e Helm pensò a Janis. La contattò e la convinse a tornare a San Francisco. La fusione tra la voce abrasiva di Joplin e il ruvido acid-blues della band si rivelò un successo. Il gruppo divenne subito popolare in tutta l'area di San Francisco e fu chiamato a partecipare al rock festival di Monterey nel 1967. Una performance trionfale, bissata due anni dopo da Janis Joplin, questa volta come solista, a Woodstock.
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Arrivò così il loro album d'esordio, intitolato semplicemente con il loro nome, Big Brother and the Holding Company. Seguì una serie di concerti in tutti gli Stati Uniti. L'esibizione di Janis Joplin a New York, in particolare, entusiasmò la critica. Il successo la convinse così a lasciare la band, per intraprendere la carriera solista, nel 1968, subito dopo la pubblicazione del secondo album, Cheap Thrills, impreziosito da una cover "acida" di "Summertime" di George Gershwin, resa memorabile dall'interpretazione straziante di Joplin. Nel frattempo, la cantante texana era diventata uno dei simboli del rock al femminile, e, a dispetto di un fisico non proprio da top-model, perfino un sex-symbol. La sua sensualità selvaggia la rendeva infatti l'alter ego femminile di ciò che erano, in quegli anni, Jim Morrison o Mick Jagger. Lo confermava un articolo apparso su "The Village Voice": "Pur non essendo bella secondo il senso comune, si può affermare che Janis è un sex symbol in una brutta confezione".

Il gruppo di musicisti con cui Janis intraprese la carriera di solista si chiamava "Kozmic Blues Band". Con questa band realizzò il suo primo album per la Columbia: I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama. La sua vita era a una svolta. Stanca di storie sentimentali senza futuro, aveva trovato un uomo che finalmente amava. E dopo le critiche alle sue ultime performance, sembrava aver deciso di dare un taglio agli eccessi di un'esistenza inebriante ma illusoria. All'inizio del 1970, così, formò un nuovo gruppo, la "Full-Tilt Boogie Band", con cui diede vita a un album-prodigio come Pearl (il soprannome con cui la chiamavano gli amici). Oltre a una versione di "Me and Bobby McGee" di Kris Kristofferson, il disco includeva hit come la trascinante "Get it while you can", la struggente "Cry baby" e l'umoristica "Mercedes Benz", composta da lei stessa.
Ma prima che l'album fosse pubblicato, arrivò la tragica notte di Hollywood. Forse quel "buco" doveva essere l'ultimo. Forse anche con l'eroina aveva deciso di farla finita. Ma quella notte spense per sempre la sua voce. Una voce appassionata e straziante, che era insieme ruggine e miele, furore e tenerezza, malinconia blues e fuoco psichedelico. Un canto unico e inimitabile in tutta la storia del rock. "Era una musa inquietante - scrive il critico rock Riccardo Bertoncelli - una strega capace di incantare il pubblico, la sacerdotessa di un rock estremo senza distinzione tra fantasia scenica e realtà". Uno stile che diventerà un riferimento preciso per intere generazioni di vocalist, da Patti Smith a PJ Harvey, da Annie Lennox degli Eurythmics a Skin degli Skunk Anansie. 

Discografia-
Big Brother and the Holding Company (Columbia, 1967) / Cheap Thrills (Columbia, 1968) / I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again (Columbia, 1969) / Pearl (Columbia, 1971) / Joplin In Concert (Columbia, 1972) / Greatest Hits (Columbia, 1973) / Janis Soundtrack (Columbia, 1974) / Farewell Songs (Columbia, 1981) / Janis (anthology, Columbia, 1993) / 18 Essential Songs (Columbia, 1995)

Testo dal sito: www.ondarock.it

 
 
 
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Info su "GUN CLUB/Fire Of Love (Slash) 1980 blues-rock":


Il disco racchiude quindi un ampio catalogo di linguaggi musicali, ma riesce nell'intento di miscelare tutte queste forme sonore ricavandone un esplosivo concentrato di punk-rock rurale, che si rifà ampiamente alla macabra iconografia tipica delle regioni del profondo sud degli Stati Uniti. Il basso di Rob Ritter e la batteria di Ted Graham forniscono una base che sa essere sia veemente che morbida, a seconda che Pierce si produca in accelerazioni mozzafiato verso l'ignoto o in ipnotiche cantilene blues. La chitarra di Dotson è sempre perfetta, nel suo geniale accoppiamento di stili diversi e apparentemente contrastanti, swamp blues e frenesia punk in primis. Rifacendosi al lato più oscuro e demoniaco del rock, i Gun Club riescono ad appianare divergenze apparentemente insormontabili, a unire la violenza e la velocità dei punk urbani alle lente e inesorabili cadenze del sud degli States, regalandoci un adrenalinico e grandioso capolavoro del male.
Dal sito: www.ondarock.it

 
 

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- Buddy Guy - Crawlin Kingsnake
- Buddy Guy: At Home and Acoustic
- Buddy Guy-Cerdanyola Blues
- Buddy Guy - First Time I Met The Blues
- Buddy Guy&Junior Wells
- Rock Me Baby-BB King, Eric Clapton, Buddy Guy & Jim Vaughan
- Skip James-Crow Jane
- Skip James-All Night Long
- Muddy Waters & Sonny Boy Williamson II
- Sonny Boy Williamson:Your Funeral and my trial
- Sonny Boy Williamson II - Bye Bye Bird (1963)
- Sonny Boy Williamson - Nine Below Zero
- American Folk Blues Festival 1983 feat. Carey Bell
- CAREY BELL & KING BEES
- Carey Bell Playing Harmonica
- James Cotton - Slow Blues
- James Cotton - The Creeper
- James Cotton - Rocket 88
- Jimi Hendrix-Woodoo Chile
 

MUSICA E OLTRE...


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Dischi in vinile pregiati dal 1993

Earth Wave Records è nel commercio via posta di dischi in vinile di qualità fino dal 1993. Il nostro sito è dedicato to a chi è veramente entusiasta del vinile, specialmente nelle stampe orginali americane e giapponesi of R&B, Rock, Jazz, Blues, Soul e ANCORA... dal 1950 al 1990. I nostri uffici principali sono a Rohnert Park, California e abbiamo un ufficio a Tokyo, Giappone.

Dal sito www.earthwaverecords.com

 

RIVISTE E SITI

Riviste

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BluesGuitar.it
Nazionalità: Italia

 

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Elettroacustico
Nazionalità: Italia

immagineAccordo
Nazionalità: Italia

 

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La Pagina della Chitarra
Nazionalità: Italia

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SoundMe
Nazionalità: Italia

 

immagineAXE
Nazionalità: Italia

Dal sito: www.bluesandblues.it

 

NOVITA'

AMANDA SHAW

Da casa Rounder, novità al femminile sull’onda del successo di personaggi come Allison Krauss. La formula del mix tra bluegrass, rock, country e pop-music esalta personaggi come la cantante violinista Amanda Shaw e l’avvenente cantante-mandolinista Rhonda Vincent. 

- Amanda Shaw – Pretty Runs Out  (Violinista di New Orleans con un originale blend di roots-based Louisiana music con accenti country e rock) Feat. Cute Boys.

 

Dal sito www.ird.it

 

DA CONOSCERE...

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Info su "GUN CLUB/Fire Of Love (Slash) 1980 blues-rock":


Il disco racchiude quindi un ampio catalogo di linguaggi musicali, ma riesce nell'intento di miscelare tutte queste forme sonore ricavandone un esplosivo concentrato di punk-rock rurale, che si rifà ampiamente alla macabra iconografia tipica delle regioni del profondo sud degli Stati Uniti. Il basso di Rob Ritter e la batteria di Ted Graham forniscono una base che sa essere sia veemente che morbida, a seconda che Pierce si produca in accelerazioni mozzafiato verso l'ignoto o in ipnotiche cantilene blues. La chitarra di Dotson è sempre perfetta, nel suo geniale accoppiamento di stili diversi e apparentemente contrastanti, swamp blues e frenesia punk in primis. Rifacendosi al lato più oscuro e demoniaco del rock, i Gun Club riescono ad appianare divergenze apparentemente insormontabili, a unire la violenza e la velocità dei punk urbani alle lente e inesorabili cadenze del sud degli States, regalandoci un adrenalinico e grandioso capolavoro del male.
Dal sito: www.ondarock.it

 

LUCA GIORDANO


Bio - ITA
Luca Giordano, nato a Teramo nel 1980, inizia a suonare la chitarra all’ età di vent’anni da subito colpito da una grande passione per il Blues. E’ all’ Aquila che conosce i musicisti con i quali formerà l’affermata band Jumpin’Eye Blues Quintet, e si esibisce nei più importanti circoli blues Abruzzesi, e in numerosi festival di livello nazionale come Campli nel Blues, Vicenza Blues, Subiaco Rock and Blues Festival, Aventino Blues Festival aprendo i concerti di Lurrie Bell, Big Jack Johnson, Nathaniel Peterson ed altri. La Band riceve riconoscimenti come migliore gruppo alla rassegna ADSU 2003 l’Aquila e band vincitrice al Tornimparte Rock Festival 2004 e viene sempre più spesso coinvolta in manifestazioni che vedono la presenza di artisti come Joe Galullo, Nick Becattini, Vince Vallicelli, Pippo Guarnera, James Thompson. Con questi bluesmen nasce subito un rapporto di amicizia, e Luca viene spesso invitato a partecipare come chitarrista ai loro concerti. Nel 2005 partecipa al National Guitar Workshop di Chicago per un Blues Summit dove ha modo di seguire un seminario con il grande Chris Cain. In questo periodo di permanenza a Chicago suona in alcuni dei più famosi locali Blues della Windy City come il Buddy Guy’s Legends,il Rosa’s Lounge, la House of Blues, Andy’s Jazz Club, Kingston Mines. Nel 2006 collabora a Chicago con diversi artisti di fama nei circuiti locali come la cantante Blues Soul Sharon Lewis, il chitarrista di vecchia scuola James Wheeler, il cantante Charlie Love e diversi altri fino ad esibirsi al Chicago Blues Festival 2006 insieme alla leggendaria band di Muddy Waters composta da Willy “Big eyes” Smith alla batteria, Calvin “Fuzz” Jones al basso, Bobby Dixon, figlio di Willie Dixon, al piano e Terry Harmonica Bee per tre pomeriggi consecutivi al Mississippi Juke Joint Stage. Tornato per un breve periodo in Italia è in tour con Shirley King, figlia del Re del Blues BB King, poi con la cantante Nelle Tiger Travis, 2006 Chicago Blues Diva, ed infine con uno dei suoi più grandi idoli e maestri, icona per tutti i chitarristi Blues, Mr. Chris Cain, e in ultimo con il grande sassofonista Sax Gordon Beadle. Attualmente viaggia tra gli States e l’Italia collaborando con numerosi musicisti nostrani e d’oltreoceano. Sul palco con Big Jack Johnson, Billy Branch, Bob Stroger, Bonnie Lee, Carlos Johnson, Les Getrex, Linsey Alexander, Peaches Staten, Matthew Skoller, Junior Watson, Enrico Crivellaro ed altri.
DA:
http://www.myspace.com/lucagiordanoblues

 

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