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OPTISSIMO OCCHIALI – PUBBLICITA’ INGANNEVOLE


 OPTISSIMO OCCHIALI – PUBBLICITA’ INGANNEVOLEE biasimo ironico avverso la credulità ingenua dell’aspirante cliente.Se vi trovate a passare da uno di questi negozi di ottica diffidate dalla pubblicità che offre  montature a Euro 9,90 e 29,90, perché non si tratta di una piccola offerta pubblicitaria, come può sembrare a prima vista, di qualche campione in offerta, ma avrete una vasta gamma di scelta. Tuttavia non potrai ottenere la montatura al prezzo lancio pubblicitario se non compri anche le lenti. Ma, siccome questa pubblicità non lo dice, magari l’avevi intuito, alla fine tutto si risolve in un patetico gioco delle parti, scabroso in un momento economico come il nostro, in cui non è lecito infierire moralmente su chi ha poca disponibilità economica e frustrarlo ancora di più, spiazzandolo con l’ironia che si riserva all’ingenuo ottimista.E’ una questione di etica pubblicitaria.La pubblicità suddetta non solo è ingannevole, ma è moralmente abbietta e miseramente sadica nei  confronti di chi, con aria dimessa e per motivi che possono essere legati a un reale bisogno contingente ha sperato di risparmiare sull’aspetto estetico degli occhiali,  ossia sulla spesa della montatura.Ci si chiederà a cosa serva una montatura senza lenti, si può rispondere con un’altra domanda: le lenti stanno sul naso senza una montatura?Questa pubblicità ingannevole in realtà ha un peso psicologico di una gravità morale elevatissima, perché nei fatti,  non nasconde il disprezzo sociale verso chi non può affrontare la spesa totale della montatura più le lenti da vista e ricorda quell’altra pubblicità, degli anni scorsi, in cui Sofia Loren diceva  “vi piace…..accattativilla! “, almeno il tono della battuta era di dolce ironico incitamento all’acquisto, in fondo puoi farlo economicamente (sottintendeva) scegli il prodotto che ti offro, è per tutti.Invece queste montature di  occhiali sono tante, hai il piacere della scelta, ma non sono per tutti, perché il peso dell’umiliazione di essere presi in giro, non tutti, in questo periodo di rinunce, sono meritevoli di portarlo.“Il creativo”  avrebbe  fatto  assai meglio a proporre una decina di offerte reali in ogni negozio e non avrebbe mostrato il dente avvelenato dell’arrivista privo di scrupoli, che in tempo di recessione offende i deboli con atteggiamento di sfrontato disprezzo della difficoltà economica di molti, la proprietà avrebbe dovuto riflettere e vigilare.Noi “non” –“volevamo spendere di più” , ma risparmiare.Guai, la storia insegna che gli umili e i creduloni sono quelli che hanno meno da perdere, sempre!!!Se l’idea sottesa a questa pubblicità prendesse piede ancora di più su altri prodotti, crescerebbe a  dismisura la rabbia repressa.Diffidate gente. Controllate addetti.Anche noi possiamo dire di no e specialmente quando non possiamo dire di sì. Almeno questo è un modo civile di rapportarsi in società.Il garante della pubblicità prenda nota.                                                                                ANGELA BARRESI