osservatorio su P.A.

riscatto anni di laurea


La riforma delle pensioni ha uno o più tasti dolenti, oggi voglio parlarvi  del riscatto degli anni di laurea e delle future pensioni degli insegnanti, oggi  in età diciamo giovanile.Bene, tutti loro sanno che quando hanno deciso di fare domanda del riscatto degli anni di laurea, fu loro , a illo tempore,detto che la pratica sarebbe rimasta “dormiente” in Provveditorato agli studi  (o come via via sono andati nel tempo chiamati, con spirito di rinnovamento) finché non fosse stata richiamata all’atto del pensionamento, con relativo calcolo del pagamento per riscattare ai fini pensionistici ecc. quegli anni universitari utili al raggiungimento della laurea.Fin qui niente di male, purtroppo i tempi sono cambiati e se l’allungamento dell’età pensionabile ha avuto ripercussioni,  queste sono molto negative e sono  peggiorate alquanto con la creazione di una “super” INPS, che ha accorpato l’ INPDAP e molti altri enti previdenziali, poiché questo comporta la necessità del cumulo dei contributi, e sarebbe stata cosa troppo facile l’unificazione immediata di essi.Invece, chi mastica poco di burocrazia come il tipico insegnante è gravato da un compito di scelta, che implicherà molto della precarietà del suo futuro da pensionato.Circoscrivendo per ora  il problema al riscatto degli anni di laurea, si accorgerà di doverli riscattare sì in base ai parametri economici del momento in cui ha presentato domanda di riscatto messa a dormire, ma dopo aver pagato il riscatto dovrà anche  scegliere - tra totalizzazione gratuita, che comporterà un 30% in meno del suo valore ai fini pensionistici, al momento dell’erogazione della pensione e per tutti gli altri periodi precedenti, se sono stati  versati contributi in varie casse previdenziali,- oppure la  ricongiunzione che per effetto della legge 122/2010 è diventata onerosa dal 1° luglio 2010, in questo caso, quindi riscatterà,pagando, gli anni del corso di studi della laurea, poi li ricongiungerà, pagando ancora in base alla determinazione di un onere che varia in rapporto al periodo da ricongiungere e alla valutazione ai fini pensionistici e questo vale anche per gli altri periodi da ricongiungere, il versamento può essere effettuato in soluzione unica o rateale.Inutile dire che si sta rivelando un modo fortemente oneroso e perciò molto umiliante per una classe sociale già molto poco considerata ed economicamente poco gratificata da una società che urge rieducare ai valori positivi.Barresi Angela