osservatorio su P.A.

Lode a Laura Boldrini

Lode a chi ha eletto  Presidente della Camera dei deputati  la Sig.ra Laura Boldrini, finalmente una donna di cui possiamo sentirci onorati, che rappresenta una importante carica istituzionale agli occhi del Paese.

Il suo discorso appassionato, pacato, letto con voce a tratti vibrante di emozione, ha avuto la suggestione di un utopistico ideale, che pone le basi al miglioramento del presente istituzionale, morale, materiale.

Senza utopia non c’è cambiamento, solo le menti più aperte possono condurci al di là degli ostacoli con minor sforzo collettivo possibile.

Certo l’ex rappresentante dell’ Alto Commissariato ONU per i rifugiati, Laura Boldrini, non è l’ochetta giuliva che immagina sia tutto facile e semplice e sicuramente le sfide - che ha affrontato per difendere i diritti civili dei rifugiati – hanno forgiato il suo carattere alla lotta, sotto la sferza delle più cocenti delusioni, che ovviamente non è difficile immaginare Ella abbia sofferto, anche in un Paese come il nostro, che quando vive distante dai drammi è moralmente sonnecchiante, salvo a risvegliare i suoi migliori istinti di solidarietà quando l’umidità dell’acqua marina, su cui hanno fluttuato i sogni di molti migranti, e l’umido delle loro lacrime e il puzzo della fame e del freddo non raggiunge direttamente le persone e i loro sensi e li risveglia.

E’ bello credere, e glielo auguriamo, che questa donna, -vitale nel dramma, - possa- fra dopo-barba leziosi e profumi ricercati- trovare in sé e comunicarla agli altri la forza di imprimere la rotta verso quel cambiamento che gli italiani richiedono,  e non credo di essere distante nell’interpretarlo come una richiesta di costruzione di uno stato sociale solidale e giusto, dove si dia al lavoro il senso del rapporto corretto del dare e avere; un Paese in cui l’economia sia un mezzo e non un fine; un Paese  nel  quale la schiavitù moderna non possa trovare luogo, ma anzi venga strenuamente combattuta, garantendo a tutti  giustizia, libertà ed eguaglianza.

Angela Barresi