Stamattina ho fatto la visita dalla mia ginecologa e sono tornata a casa con le idee un po' confuse per quello che riguarda il parto. All'inizio della gravidanza mi aveva prospettato l'ipotesi del cesareo, visto il precedente, visto che non avrebbero potuto più aiutarmi con l'induzione (rischio rottura utero per l'eccessiva sollecitazione) e visto che comunque esiste il rischio di emorragia durante il parto di prova. Alla luce di tutto ciò avevo ormai optato per il cesareo. Da tener presente anche la possibilità di una crescita eccessiva del bimbo per il diabete, per questo stesso motivo all'ospedale mi avevano detto che in genere in questi casi anticipano il parto con un cesareo alla 38esima settimana. Oggi, invece, mi ha proposto di valutare l'idea di poter tentare il parto di prova, in tal caso se non partorisco spontaneamente entro il 6 di giugno mi faranno comunque un cesareo.Qui viene il bello! Che fare? Avrei preferito che mi avessero detto loro cosa fare, la scelta è davvero difficile. Come al solito ci sono pro e contro in entrambi i casi. Con il cesareo anticiperei il parto di 2 o 3 settimane, quindi niente più insulina e niente ulteriore attesa, in compenso è sempre un'operazione e la ripresa non è affatto immediata! Il parto di prova, cioè quello naturale, è senza dubbio più emozionante e soddisfacente per me, la ripresa dovrebbe essere più rapida, salvo complicazioni, ma l'attesa si prolunga e in ogni caso penso ci siano più incognite, quindi se qualcosa dovesse andare storto dovrebbero comunque fare un cesareo. Inoltre non possono praticare induzioni, nè epidurale.Non so che fare, magari aspetto di parlare lunedì con la diabetologa e mercoledì con la dottoressa che mi farà il monitoraggio per vedere se mi chiariscono qualche dubbio. Dovrò decidere quanto prima, intanto lunedì andrò in ginecologia con la proposta della ginecologa per il parto di prova con cesareo intorno al 6 di giugno, giusto per prenotarmi, se poi cambio idea ritorno all'ospedale con la nuova proposta per il cesareo anticipato.
Parto di prova o no?!!
Stamattina ho fatto la visita dalla mia ginecologa e sono tornata a casa con le idee un po' confuse per quello che riguarda il parto. All'inizio della gravidanza mi aveva prospettato l'ipotesi del cesareo, visto il precedente, visto che non avrebbero potuto più aiutarmi con l'induzione (rischio rottura utero per l'eccessiva sollecitazione) e visto che comunque esiste il rischio di emorragia durante il parto di prova. Alla luce di tutto ciò avevo ormai optato per il cesareo. Da tener presente anche la possibilità di una crescita eccessiva del bimbo per il diabete, per questo stesso motivo all'ospedale mi avevano detto che in genere in questi casi anticipano il parto con un cesareo alla 38esima settimana. Oggi, invece, mi ha proposto di valutare l'idea di poter tentare il parto di prova, in tal caso se non partorisco spontaneamente entro il 6 di giugno mi faranno comunque un cesareo.Qui viene il bello! Che fare? Avrei preferito che mi avessero detto loro cosa fare, la scelta è davvero difficile. Come al solito ci sono pro e contro in entrambi i casi. Con il cesareo anticiperei il parto di 2 o 3 settimane, quindi niente più insulina e niente ulteriore attesa, in compenso è sempre un'operazione e la ripresa non è affatto immediata! Il parto di prova, cioè quello naturale, è senza dubbio più emozionante e soddisfacente per me, la ripresa dovrebbe essere più rapida, salvo complicazioni, ma l'attesa si prolunga e in ogni caso penso ci siano più incognite, quindi se qualcosa dovesse andare storto dovrebbero comunque fare un cesareo. Inoltre non possono praticare induzioni, nè epidurale.Non so che fare, magari aspetto di parlare lunedì con la diabetologa e mercoledì con la dottoressa che mi farà il monitoraggio per vedere se mi chiariscono qualche dubbio. Dovrò decidere quanto prima, intanto lunedì andrò in ginecologia con la proposta della ginecologa per il parto di prova con cesareo intorno al 6 di giugno, giusto per prenotarmi, se poi cambio idea ritorno all'ospedale con la nuova proposta per il cesareo anticipato.