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era ora!


torna la rosa nel pugno.per chi, come me, ha conosciuto il Partito Radicale nei primi anni '70, e non ha mai mandato gių il passaggio al transnazionale (da un punto di vista pratico-organizzativo, non teorico) e il susseguirsi di simboli (dal viso - malriuscėto - di Gandhi, all' "onda" delle Liste Pannella) č un'ottima notizia.e non si tratta, solo, di una questione affettiva, ma anche di tornare a far Politica in questo Paese con strategėe non unicamente referendarie.e di tornare a farla in quell' area che, bene o male, volenti o nolenti, con qualche mal di pancia, probabilmente con molte rinuncie, č purtuttavėa quella dove posso ritrovare le mie "radici".l'area laica, nonviolenta, liberalsocialista, riformatrice. blairiana, in sintesi.un'area che, ad oggi, č piuttosto limitata, e deve convivere col subcomandante Fausto, il neo-teo Rutelli e il vecchio arnese Mastella (che, naturalmente, ha gia posto il suo véto: e come poteva essere altrimenti?): pių che una rosa, dunque, un bulbo.ma il bulbo ha in sé, in potenza, la crescita ed il rigoglio. bisogna piantarlo ed annaffiarlo. ce lo consentiranno? staremo a vedere.io credo che a parecchi Cittadini farebbe piacere trovare, a primavera 2006, questa piccola area sulla quale investire le proprie speranze.la cosa, in ogni caso, si fa interessante:)la dichiarazione di Turco, Beltrandi e Cappato.