Bacheca.

ma benedetta donna!


insomma, mettiamo il caso che il medico mi dica che devo operarmi al cuore (o al fegato, o ad un rene, o magari ad una cornea...facendo corna).e io escluda di andare in un ospedale, o una clinica (per non parlare di Houston). e decida di rivolgermi ad un centro di cuoreterapėa sotto casa, nel vicolo accanto, tra il tabaccaio e il parrucchiere.un centro alloggiato (come un qualsiasi comune mortale) in un appartamento. dove si suona un citofono (che c'č scritto Centro di Cuoreterapėa), si prende l'ascensore e si bussa ad una porta.un appartamento di duecamerecucinaebagno (pių balcone e cantina) dove vengo accolto dal Direttore Sanitario (laureato in giurisprudenza ma col diploma da infermiera) che mi fissa l'appuntamento col cardiochirurgo per l'intervento.ecco. mettiamo che accada (sempre facendo corna, anzi: toccandomi i coglioni).e mettiamo che la mia operazione a cuore aperto non vada un granchč bene. chessō, un calo di pressione, un'infezione postoperatoria, l'asportazione totale dell'organo invece di una semplice manutenzione. cose cosė.se dovessi sopravvivere a tutto questo, sarebbe legittimo che qualcuno mi dicesse:"Ma tu, dove cazzo vivi? Che cazzo c'hai, nella testa, segatura?"ipotesi, si dirā. fantascienza.e invece, no.č esattamente quel che č successo a Nola.Nola, provincia di Paperopoli.:)