Bacheca.

radicali a congresso/1


da venerdì, a Riccione, Radicali Italiani a congresso. per discutere non il se del nuovo soggetto politico, che è già nelle cose, ma il come e il perchè.a spiegarlo, ci pensa Daniele Capezzone (si sta facendo, il ragazzo, si sta facendo...) nella sua relazione.bella, completa, convincente.parte dalla situazione del Paese.trent'anni di illegalità istituzionale (vecchio pallino radicale), più la credibilità del ceto politico ridotta ai minimi termini, più l'assenza totale di riforme promesse e non attuate.una situazione sconfortante, che provoca enorme distanza tra i Cittadini e tutto ciò che è Politica. un vuoto che, come accade in fisica, viene a poco a poco (ma inesorabilmente) riempito da altro. dal populismo del sistema RAISET con le sue fiction e i suoi telepredicatori, e dall'Istituzione altra: la Chiesa.in fondo, dice, è questo che ci ha insegnato l'esito referendario: quel 25% di Cittadini che sono andati a votare sono, appunto, la quota residuale di vicini, di interessati alla Politica.da qui discendono alcune considerazioni.il CDX ha fallìto (o ha voluto fallìre) la promessa di riforme. non sarebbero dunque eco-sostenibili altri cinque anni di governo Berlusconi.contemporaneamente, dall'altra parte si notano molti riformisti, ma non molti riformatori. ecco, allora, la necessità di più Blair, più Zapatero, più Fortuna.del programma si dovrà discutere con i compagni socialisti, sulla base dei 31 punti di Fiuggi, ma, da subito, propone come punti-manifesto:- PACS, per por fine a discriminazioni insopportabili.- antiproibizionismo sulle droghe, per dare finalmente un senso concreto e realista alla lotta a mafie, camorre e 'ndranghete. e, insieme, evitare la stupida violenza del carcere ad un ragazzo preso con pochi spinelli.- abolizione degli ordini professionali, per riaprire un Paese chiuso, sbloccare un Paese bloccato, per sconfiggere l'Italia dei monopoli, delle corporazioni, dei privilegi.- superamento del Concordato, per riportare l'Italia nell'àmbito dei Paesi occidentali, in nessuno dei quali esiste un sistema del genere, e per restituire alla Chiesa Cattolica la legittimità dell'esporre e sostenere le proprie opinioni.infine, il simbolo del nuovo soggetto politico: ci piacerebbe che fosse la  rosa nel pugno.quella rosa che in Italia è inutilizzata da 19 anni, ma che è purtuttavìa un simbolo socialista per antonomasia. il simbolo dell' Internazionale Socialista, del socialismo francese, spagnolo, tedesco.applausi.:)PS: Prodi, assente. ma ha inviato un messaggio, bontà sua. Fassino, pure assente. ma c'erano tre compagni con i quali abbiamo condotto una battaglia bellissima, seppur perdente (per il momento): Lanfranco Turci, Barbara Pollastrini e Katia Zanotti.