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ci mancava pure Panebianco...


rieccoci alle polemiche astruse, ai polveroni lessicali, alla demagogìa da tre palle un soldo, alla lingua italiana reinventata per spazzare il mare.dopo la nota, e altrettanto infondata, querelle su laicità e laicismo, ecco farsi largo il Prof. Panebianco dalle colonne del Corriere della Sera di domenica 22 gennaio (prima pagina, ohibò!).il quale, con meritoria fatica, si dedica ai radicali e alla RNP, apprezzando il passato e consigliando per il futuro, denigrando il presente:“Recuperando dal proprio repertorio storico, come Pannella ha fatto, l’anticlericalismo più intransigente e scegliendo una linea «zapaterista» si possono prendere voti ma ci si condanna, rispetto a eventuali processi di aggregazione a sinistra, alla marginalità. Se non altro, perché si antagonizzano i cattolici”'sta storia del laicismo e dell'anticlericalismo comincia a diventare stucchevole. ed appare anche capziosetta, se artefatta da chi dovrebbe conoscere, come un Professore (o quantomeno come chi scrive articoli di fondo per il primo quotidiano italiano), la lingua nazionale.e infatti, un altro Professore risponde al Panebianco con parole semplici ed efficaci, come sempre:"Caro direttore, fa piacere constatare che il professor Angelo Panebianco legga la posta del Riformista, bravo, very trendy! Ne approfitterei, allora, per riportare la definizione di "clericalismo" da un dizionario della lingua italiana: "Tendenza ad appoggiare la partecipazione concreta del clero e del laicato cattolico al governo dello stato, sostenendo l'applicazione delle direttive della Chiesa nella vita pubblica". Se questo è il "clericalismo", cribbio, dov'è il crimine, la follia, la scostumatezza, l'inopportunità, la meschinità del dirsi "anticlericali"? Più ancora: se con l'anticlericalismo "ci si condanna alla marginalità", "sostenendo l'applicazione delle direttive della Chiesa nella vita pubblica" che tipo di centralità si guadagna? E' il tipo di centralità che guida Via Solferino? Grazie, diverse volte Luigi Castaldi"(lettera al Riformista)http://malvino.ilcannocchiale.it/ di mio aggiungo: ma anche sullo zapaterismo, qual'è il problema? cos'è? una malattìa venerea? :) PS: il dizionario citato da L.C. è il De Mauro, mica pizza e fichi.