Bacheca.

il funerale della Bolkestein.


Emma Bonino: dichiarazione di voto sulla direttiva riguardante la liberalizzazione dei servizi (Bolkestein)Strasburgo, 16 febbraio 2006“Ho votato NO al compromesso raggiunto sulla direttiva Bolkestein.Ho votato NO per ragioni opposte a quelle di coloro che alla sinistra di questo emiciclo hanno mantenuto un NO ideologico, che in definitiva è un NO all’Europa.La proposta della Commissione Prodi non era frutto di un’invenzione del Dottor Stranamore, ma del Trattato e degli orientamenti emersi da Lisbona.Cos’è rimasto in piedi?La libera circolazione non si applica ai servizi d’interesse generale e fuori uno. Idem per i servizi finanziari, ci mancherebbe. Non ai servizi giuridici, non a quelli medico-sanitari, né agli audiovisivi per carità, per quelli fiscali non se ne parla nemmeno, né alle professioni, dovessero offendersi notai e avvocati, e anche per il gioco d’azzardo la pallina della roulette deve essere nazionale. Infine, fuori anche i trasporti, anche se è rimasta, ed è forse simbolico, la liberalizzazione delle pompe funebri.Quanto alla tanto vituperata clausola del paese d’origine, il testo ne fa fuori il principio e la forza innovatrice che, pure in condizioni diverse, si applica, nei fatti, a tanti altri settori economici.Oggi vincono gli intereressi corporativi, vince la paura dell’idraulico polacco, vince l’ipocrisia di chi dice che tanto c’è sempre il lavoro nero degli immigrati. Chi perde è l’Europa.”