Creato da: giancla56 il 27/11/2004
Una bacheca, appunto. Un posto dove attaccare foglietti, post-it, annotazioni. Dove appendere pensieri, foto, emozioni, immagini, riflessioni, sfoghi, sentimenti,sorrisi, incazzature e pianti. Ma non una bacheca privata, solo mia. Anche di quelli che, se vorranno, potranno usarla.

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

dbemanuelezhuguihuasteve.20avv.italodimarconuovaitalmarmisimo.maurilemiemanicaldegiacomocavuotiGiuseppebruno0Raider32gheglawilaria.micarialexander.40annastormstopmonetaunica
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« buon compleanno, cazzo!ieri, prima serata del Festival. »

le parole di Luca.

Post n°843 pubblicato il 26 Febbraio 2006 da giancla56
 



Invettiva agli ipocriti

Voglio affrontare un argomento che credo sia di un certo interesse, almeno lo è, per me. Mi sono spesso domandato quale potesse essere il significato della mia esistenza, e il contributo che avrei potuto dare a me, e ai radicali italiani. La risposta, è al tempo stesso semplice e complessa, così come, semplici e complessi, sono tutti i fatti della vita di una persona. Dopo questo lungo pippone, ho optato per un taglio conclusivo comico, in modo tale da non essere mandato a fare in culo, prima della fine, di questo mio, non breve, intervento.

In primo luogo, il significato della mia esistenza è quello di viverla, così come mi è consentito, punto e basta. Nella mia avventura radicale, la cosa più importante, che penso di essere riuscito a realizzare, è quella di aver fatto di una malattia, una occasione di rinascita, e di lotta politica. Di avere avuto la forza e il coraggio, di trasformare il mio privato in pubblico. Di avere ribadito che la persona malata è, innanzitutto persona, e come tale, ha diritto a vivere una esistenza piena, e libera, contro il senso comune e le ipocrisie quotidiane, che vorrebbero, invece, relegarci in una terra di nessuno.

Che cosa può succedere quando ci si ritrova su una sedia a rotelle e senza voce? Succede di tutto. Il silenzio si fa, però, parola, anche se, parola interiore.

Così, uscendo dall'albergo, per andare a piazza del Pantheon, mi si avvicina una signora, che, guardandomi le gambe, e non negli occhi, mi domanda se sono sordo. Non posso parlare, ma la mia voce interiore le dice, Brutta imbecille, se mi guardassi negli occhi, e non le gambe, non ti ci vorrebbe molto, a capire che ci sento benissimo, anche se non ho nessuna voglia di ascoltare le tue cazzate. Tornando in albergo, il portiere domanda a Maria Antonietta, se posso salire da solo i tre gradini, sui quali non è stata predisposta la pedana di accesso per i disabili. Ma, brutto testa di cazzo, replica la mia voce interiore, ti sembra che se potessi farlo, me ne starei seduto su una sedia a rotelle? A Milano, Vincenzo Silani, un neurologo squallido, che sta facendo di tutto, per opporsi al protocollo di studio, nel quale sono stato arruolato, incontrandomi un anno e mezzo fa, nonostante fossi il paziente più grave, mi ha ricevuto per ultimo, facendomi passare davanti, anche quei pazienti, che avevano un appuntamento successivo al mio. Una volta entrato, non sapendo ancora, chi fossi, mi ha messo nelle mani del suo assistente. Con aria scocciata mi ha poi, spiegato che non c'era niente da fare, che si trattava di una malattia incurabile, come se non lo sapessi già, e mi ha consigliato di tornarmene a casa, dal momento che, di lì a poco, non mi sarei nemmeno potuto più muovere. La mia voce interiore, gli ha risposto: grandissimo pezzo di merda, ho già sepolto uno dei medici che mi ha fatto la diagnosi infausta, e non è detto, che non riesca a sopravvivere anche a te, che con le tue parole false, stai distruggendo la speranza di migliaia di malati, che confidano nella ricerca sulle cellule staminali. La ragione per la quale, tu macellaio, ti opponi a questa sperimentazione è tremenda, non vuoi perdere le parcelle dei tuoi pazienti che, uno dopo l'altro, ti stanno abbandonando.

Ancora, questa volta a Roma, non direttamente a me, ma a Maria Antonietta, c'è qualcuno, che le chiede se posso o no, scopare. La mia voce interiore, risponde, nuovamente: la sclerosi laterale amiotrofica colpisce la muscolatura volontaria, e non le funzioni sessuali. Certo, non posso fare tutte le posizioni del Kamasutra, ma un po' me la cavo anche io, brutto imbecille! La scorsa settimana, mi sono recato in una sanitaria per ordinare la mia nuova sedia a rotelle, quella con il supporto per la testa. Lì, ho incontrato il marito di una malata di sclerosi laterale amiotrofica, che rivolgendosi, chiaramente, sempre a Maria Antonietta, mi ha detto: poverino, non è che al partito ti fanno strapazzare troppo? E quando sei stanco, come fai? La mia voce interiore gli ha risposto: primo, poverino un pezzo di cazzo! Secondo, sono io ad avere deciso di strapazzarmi , non gli altri per me. Terzo, siccome, sono sempre molto stanco, tanto vale dare un senso politico a questa stanchezza. Quarto, nonostante tua moglie sia malata come me, non hai capito minimamente, che tutto quello che sto facendo è anche per lei, e non solo per me. Ma va a fan culo! C'è però, una cosa, che non mi è stata mai detta direttamente: povero andicappato, sei stato strumentalizzato. Il motivo è semplice. La mia voce interiore avrebbe chiamato il mio avvocato, trasformandosi in un messaggio di posta elettronica, per far partire una denuncia per diffamazione. Si sa, il 99 per cento delle persone è senza coglioni, e quando si tratta di affrontarsi a viso aperto, gli occhi puntati negli occhi, non ce la fa proprio, e allora abbassa lo sguardo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
72rosalux72
72rosalux72 il 27/02/06 alle 11:58 via WEB
caro luca, mi piace un sacco questo tuo modo di dire le cose, e ti assicuro che non sono le parolacce a farmelo piacere, anche se penso che quando si è indignati ci stiano a meraviglia. mi piglio la libertà di copiare questo messaggio nel mio blog, in nome dei diritti civili e della dignità delle persone. come te e come me. grazie gian.
(Rispondi)
 
streghella16
streghella16 il 27/02/06 alle 15:18 via WEB
Difficili da commentare, queste parole.Infatti,non lo farò. Scopro una persona vivacetta e, in qualche modo, me lo immagino ancora tra noi.:-)
(Rispondi)
 
fiammettaalbivio
fiammettaalbivio il 28/02/06 alle 00:12 via WEB
Luca, nel suo stato particolare, ha percepito nel comportamento della varia umanità il rifiuto della sofferenza e dei problemi che ne derivano da lui stesso incarnata, rifiuto quasi scaramantico della serie 'a me non tocca' 'io non c'entro' . Ma negare l'evidenza è sopravvivere? reagiremmo esattamente come Luca solo se fossimo nelle condizioni in cui lui è stato. Chi è sazio non capisce chi ha fame. f.
(Rispondi)
 
medea0530
medea0530 il 28/02/06 alle 10:22 via WEB
ho letto...
(Rispondi)
 
 
sartana40
sartana40 il 19/03/06 alle 14:57 via WEB
Giancla56 Non credi che di politica in questo Stato ne siamo sommersi...... Chi vuol intendere...
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963