Il mio Cervello.....

IO SE FOSSI DIO


piccola premessa....generalmente l'idea di mettere il testo di una canzone nel mio blog nn mi piace affatto. Ma qui è differente, per questa canzone faccio volentieri un'eccezione...suppongo sia l'unica.Io se fossi DioE io potrei anche esserloSe no non vedo chi.Io se fossi Dio non mi farei fregare dai modi furbetti della genteNon sarei mica un dilettanteSarei sempre presenteSarei davvero in ogni luogo a spiareO meglio ancora a criticare, appuntoCosa fa la gente.Per esempio il cosiddetto uomo comuneCom’è noiosoNon commette mai peccati grossiNon è mai intensamente peccaminoso.Del resto poverino è troppo misero e meschinoE pur sapendo che Dio è il computer più perfettoLui pensa che l’errore piccolinoNon lo veda o non lo conti affatto.Per questo io se fossi DioPreferirei il secolo passatoSe fossi Dio rimpiangerei il furore anticoDove si amava, e poi si odiavaE si ammazzava il nemico.Ma io non sono ancora nel regno dei cieliSono troppo invischiato nei vostri sfaceli. Io se fossi DioNon sarei mica stato a risparmiareAvrei fatto un uomo migliore.Si, vabbè, lo ammettonon mi è venuto tanto beneed è per questo, per predicare il giustoche io ogni tanto mando giù qualcunoma poi alla gente piace interpretare e fa ancora più casino.Io se fossi DioNon avrei fatto gli errori di mio figlioE specialmente sull’amoreMi sarei spiegato un po’ meglio.Infatti voi uomini mortali per le cose banaliPer le cazzate tipo compassione e finti aiutiCi avete proprio una bontà Da vecchi un po’ rincoglioniti.Ma come siete buoni voi che il mondo lo abbracciateE tutti che ostentate la vostra carità.Per le foreste, per i delfini e i caniPer le piantine e per i canariniUn uomo oggi ha tanto amore di riservaChe neanche se lo sognaChe vien da direMa poi coi suoi simili come fa ad essere così carogna.Io se fossi DioDirei che la mia rabbia più bestialeChe mi fa male e che mi porta alla pazziaÈ il vostro finto impegnoÈ la vostra ipocrisia.Ce l’ho che per salvare la facciaPer darsi un tono da cittadini giusti e umaniFanno passaggi pedonali e poi servizi straniE tante altre attenzioniPer handicappati sordomuti e nani.E in queste grandi città Che scoppiano nel caos e nella merdaFa molto effetto un pezzettino d’erbaE tanto spazio per tutti i figli degli dèi minori.Cari assessori, cari furbastri subdoli altruistiChe usate gli infelici con gran prosopopea Ma io so che dentro il vostro cuore li vorreste buttare Dalla rupe Tarpea.Ma io non sono ancora nel regno dei cieliSono troppo invischiato nei vostri sfaceli. Io se fossi Dio maledirei per primi i giornalisti e specialmente tuttiChe certamente non sono brave personeE dove cogli, cogli sempre bene.Signori giornalisti, avete troppa seteE non sapete approfittare della libertà che aveteAvete ancora la libertà di pensare, ma quello non lo fateE in cambio pretendete La libertà di scrivereE di fotografare.Immagini geniali e interessantiDi presidenti solidali e di mamme piangentiE in questo mondo pieno di sgomentoCome siete coraggiosi, voi che vi buttate senza tremare un momento:Cannibali, necrofili, deamicisiani, astutiE si direbbe proprio compiaciutiVoi vi buttate sul disastro umano Col gusto della lacrimaIn primo piano.Si, vabbè, lo ammettoLa scomparsa totale della stampa sarebbe forse una folliaMa io se fossi Dio di fronte a tanta deficienzaNon avrei certo la superstizione Della democrazia.Ma io non sono ancora nel regno dei cieliSono troppo invischiato nei vostri sfaceli. Io se fossi DioNaturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente.Nel regno dei cieli non vorrei ministriNé gente di partito tra le pallePerché la politica è schifosa e fa male alla pelle.E tutti quelli che fanno questo giocoChe poi è un gioco di forze ributtante e contagiosoCome la febbre e il tifoE tutti quelli che fanno questo giocoC’ hanno certe facceChe a vederle fanno schifo.Io se fossi Dio dall’alto del mio tronoDirei che la politica è un mestiere oscenoE vorrei dire, mi pare a PlatoneChe il politico è sempre meno filosofoE sempre più coglione.È un uomo a tutto tondo Che senza mai guardarci dentro scivola sul mondoChe scivola sulle paroleE poi se le rigira come lui vuole.Signori dei partitiO altri gregari imparentatiNon ho nessuna voglia di parlarviCon toni risentiti.Ormai le indignazioni son cose da tromboniDa guitti un po’ stonati.Quello che dite e fateQuello che veramente sieteNon merita commenti, non se ne può parlareNon riesce più nemmeno a farmi incazzare.Sarebbe come fare inutili duelli con gli imbecilliSarebbe come scendere ai vostri livelliUn gioco così basso, così atrocePer cui il silenzio sarebbe la risposta più efficace.Ma io sono un Dio emotivo, un Dio imperfettoE mi dispiace ma non son proprio capaceDi tacere del tutto.Ci son delle coseCosì tremende, luride e schifoseChe non è affatto stranoChe anche un DioSi lasci prendere la mano.Io se fossi Dio preferirei essere truffatoE derubato, e poi deriso e poi sodomizzatoPreferirei la più tragica disgraziaPiuttosto che cadere nelle mani della giustizia.Signori magistratiUn tempo così schivi e riservatiEd ora con la smania di essere popolariCome cantanti come calciatori.Vi vedo così audaci che siete anche capaciDi metter persino la mamma in galera Per la vostra carriera.Io se fossi DioDirei che è anche abbastanza normaleChe la giustizia si amministri maleMa non si tratta soloDi corruzioni vecchie e nuoveÈ proprio un elefante che non si muoveChe giustamente nasceSotto un segno zodiacale un po’ pesanteE la bilancia non l’ha neanche come ascendente.Io se fossi DioDirei che la giustizia è una macchina infernaleÈ la follia, la perversione più totaleA meno che non si tratti di poveri ma bruttiAllora si che la giustizia è proprio uguale per tutti.[…]Io se fossi DioIo direi come si fa a non essere incazzatiChe in ospedale si fa morir la genteAccatastata tra gli sputi.E intanto nel palazzo comunale C’è una bella mostra sui costumi dei sannitiIn modo tale che in questa messa in scenaTutto si addolcisca, tutto si confondaIn modo tale che se io fossi Dio direi che il socialeÈ una schifosa facciata immonda.Ma io non sono ancora nel regno dei cieliSono troppo invischiato nei vostri sfaceli. […]Io se fossi DioVedrei dall’alto come una macchia neraUna specie di paura che forse è peggio della guerraSono i soprusi, le estorsioni i rapimentiÈ la camorra.È l’impero degli invisibili avvoltoiDei pescecani che non si sazian maiSempre presenti, sempre più potenti, sempre più schifosiÈ l’impero dei mafiosi.Io se fossi DioIo griderei che in questo momento Son proprio loro il nostro sgomento.Uomini seri e rispettatiCos’ì normali e al tempo stesso spudoratiCosì sicuri dentro i loro imperiUna carezza ai figli, una carezza al caneChe se non guardi bene ti sembrano personePersone buone che quotidianamenteAmmazzano la gente con una tal freddezza Che Hitler al confronto mi fa tenerezza.Io se fossi DioUrlerei che questi terribili bubboniOrmai son dentro le nostre istituzioni E anzi, il marciume che ho citatoÈ maturato tra i consiglieri, i magistrati, i ministeriAlla Camera e allo Senato.Io se fossi DioDirei che siamo complici oppure deficientiChe questi delinquenti, queste ignobili carogneNon nascondono neanche le loro vergogneE sono tutti i giorni sui nostri teleschermiE mostrano sorridenti le maschere di ceraE sembrano tutti contro la sporca macchia nera.Non ce n’è neanche uno che non ci sia invischiatoPerché la macchia nera È lo Stato.E allora io se fossi DioDirei che ci son tutte le premessePer anticipare il giorno dell’Apocalisse.Con una deliziosa indifferenzaE la mia solita distanzaVorrei vedere il mondo e tutta la sua genteSprofondare lentamente nel niente.Forse io come Dio, come CreatoreQueste cose non le dovrei nemmeno direIo come Padreterno non mi dovrei occupareNé di violenza né di orrori né di guerraNé di tutta l’idiozia di questa TerraE cose simili.Peccato che anche DioHa il proprio infernoChe è questo amore eternoPer gli uomini.