ArteDanza e Spettaco

Spettacolo di fine anno 12 Agosto 2007 "Dracula"


DRACULA nelle Grotte di Castelcivita Ass. "Arte Danza e Spettacolo" del Maestro Vincenzo Ruggia Spettacolo Arte Danza e Spettacolo
"Il Conte Dracula", nello scenario arcano delle Grotte di CastelcivitaIl Maestro Vincenzo Ruggia ha una Scuola di "Arte-Danza-Spettacolo a Campagna  Nella "cinque giorni" di "Cultura, Arte e Teatro" di Castelcivita, Eboli e Serre (si è iniziato con "Memento Domine" di Dora Liguori, presentato a Castelcivita il 14 Agosto, a Serre il 17 Agosto e ad Eboli il 18 Agosto e con una Mostra d'Arte del Maestro Gerardo Marzullo, inaugurata Sabato 11 Agosto e che chiuderà i battenti Martedì 28, cioè quasi alla fine del mese) era inserito anche lo Spettacolo di Arte-Danza "Dracula".  Domani, Lunedì 27 Agosto 2007, alle ore 20.00, nell'Auditorium delle Grotte di Castelcivita, ovvero in uno scenario di rara e coinvolgente attrazione, l'Associazione "Arte-Danza" del Maestro Vincenzo Ruggia presenterà "Dracula" (Coreografie di Vincenzo Ruggia; Scenografie e Testi di Aurora Cubicciotti; Presentatrice Anna Falivene). Castelcivita è una ridente cittadina con circa 2200 abitanti, è situata alle pendici meridionali degli Alburni e si presenta situata su uno sperone naturale, con case a cascata, a 587 m sul livello del mare. L'ingresso delle Grotte si apre su un ampio piazzale, alle pendici occidentali dei Monti Alburni, sulla destra del fiume Calore e a 94 metri sul livello del mare. La Grotta, riveste particolare interesse per gli enormi saloni, duomi, corridoi e ampie gallerie, tutti meravigliosamente addobbati dalle forme più svariate che la natura ha saputo creare.  E veniamo al tema della rappresentazione artistica, proposta mediante il linguaggio universale della musica e della danza. Correva l'anno 1462, Costantinopoli era caduta...i musulmani-turchi dilagarono in Europa con un fortissimo esercito, attaccando la Romania e minacciando tutto il mondo cristiano. Dalla Transilvania si levò un cavaliere Rumeno dal sacro ordine del Dragone....conosciuto col nome di "Draculia.". Alla vigilia della battaglia, la sua sposa Elisabetta, la cosa più cara che aveva sulla terra, sapeva bene che egli avrebbe dovuto affrontare una forza insormontabile...per la quale...avrebbe potuto non tornare mai più!!. La guerra fu vinta dall'esercito del suo sposo e lui era già di ritorno verso casa...ma i Turchi, vendicativi, lanciarono una freccia dentro il Castello, che recava la falsa notizia della morte di Dracula. Credendolo morto, si lanciò in un fiume pur di non tradirlo mai!. E allora Dracula, quando rientrò a casa...e vide il povero corpo senza vita della sua donna, si sentì ingannato dalla Chiesa per la quale aveva sempre combattuto e creduto. Tutto il creato sentì le sue urla inferocite, le sue urla gridavano vendetta alla Chiesa, che lo aveva tradito...gli aveva fatto perdere il suo unico amore. Giurò, così, alleanza alle tenebre, voleva sangue umano per vivere, Ma che vita sarà la sua da ora in avanti?. Una vita maledetta, una vita fatta di dannazione. Lui, per la sua donna, non rivedrà mai più l'alba, sarà condannato e additato come mostro.  Così Elisabetta nello spettacolo: "Oh Dio non ascoltare la sua voce, dovrà nutrirsi di sangue umano per restare in vita, lui sarà niente, senza anima, odiato e temuto da tutta l'umanità, lui sarà morto...morto!!. Oh Dio, perdonalo!". Vincenzo Ruggia nasce a Eboli (SA) il 25 Dicembre 1968. Ha studiato in diverse scuole del salernitano, si è diplomato al Centro Nazionale di Danza Musica e Teatro di Roma, ha danzato in diversi teatri di Napoli, come il Teatro Diana e Teatro Cilea, al Teatro Delle Rose a Sorrento ed altri. Attualmente insegna in diverse scuole di Napoli ed ha una frequentatissima Scuola di Danza (Arte, Danza e Spettacolo) a Campagna (Sa), diretta da lui stesso. Inoltre, ha diretto spettacoli come La Boheme, L'Odissea, Il Fantasma dell'Opera e Dracula, appunto, riscuotendo ovunque un notevole successo.Mario Onesti ("Il Salernitano" - Domenica 26 Agosto 2007, pag. 27) N.B.- La parte iniziale e quella finale, riportate con i Caratteri "Bodoni MT", oltre che sottolineate, non sono state  inserite, evidentemente per motivi di spazio, nell'Articolo pubblicato su "Il Salernitano" di Domenica 26 Agosto 2007, pag. 27, ed inviato al Quotidiano dal Sottoscritto, con la sua firma (che non appare nel Servizio!) in data 25 Agosto (ore 10.20 ed ore 10.27). Ce ne scusiamo. Monesti